7. TEMPTATION

106 7 0
                                    

Il mattino seguente mi svegliai presto perchè avevo lezione. Arrivai al campus e andai subito alla lezione di economia aziendale della prof Busby. Durante la lezione mi concentrai ben poco, non solo per il lungo e noiosissimo monologo sulle teorie di quella vecchia megera, ma anche perchè i fastidiosi mormorii delle barbie sedute dietro non appoggiavano la mia concentrazione al massimo. Feci per alzarmi stanca di sentirle, fino a che mi accorsi che quelle risatine e quei mormorii fastidiosi erano rivolti a me, così mi voltai verso di loro.
"Che cazzo avete da ridere?" -dissi irritata, e in risposta si limitarono a scambiarsi sguardi d'intesa. Decisi di ignorarle, e andai a controllarmi in bagno poichè quella mattina ero andata tanto di fretta da non riuscire nemmeno a controllarmi allo specchio. Mi specchiai e mi diedi una sistemata, mentre dalle porte dei bagni sentii il mio nome.
"Hai sentito? Dicono che Kyla Ross è stata vista uscire dal Local con Chris Meyers!" -sussurrò una voce e rimasi sbigottita, mentre stavo per sfondare la porta e prendere di soppiatto chiunque fosse quella stronzetta, sentii una seconda voce.
"Io ho sentito invece che lui l'ha scopata nel bagno. Sai che novità poi, quella lì si fa sbattere da chiunque." -lì, esplosi. Aprii la porta violentemente e scorsi le due ragazze che blateravano di me. Ne presi una scaraventandola a terra con uno schiaffo, mentre l'altra la sbattei al muro.
"Allora? Avete ancora il coraggio di spiattellare merda su di me?" -ero sul punto di picchiarle sul serio, ma qualcuno chiamò un collaboratore scolastico che mi portò dritta in presidenza sotto gli occhi degli studenti pettegoli che ridevano o si bisbigliavano chissà cosa. Cercai di calmarmi, ma fu invano. Non solo sparavano merda su di me, ma menzionavano pure quel cretino di Meyers. Com'era possibile che in ogni situazione spiacevole ci fosse il suo nome di mezzo? Quanto lo odiavo, sicuramente era stato lui a sparare qualche cazzata in giro per sentirsi più forte, ma non l'avrebbe passata liscia. Entrata in presidenza, subii quella noiosa ramanzina che però non ebbe nessun'altra conseguenza. Facendo gli occhioni e scoprendo un po' le tette, il preside mi disse che per questa volta me la faceva passare. Stessa identica frase da due anni ormai, maiale. Uscii dalla presidenza, e da lontano come prima cosa vidi quella faccia di merda di Meyers, che rideva e si divertiva con una bionda tinta. Faccia tosta e pure privo di buon gusto. Presa dalla rabbia mi avventai su di lui, lo presi per la maglietta e lo trascinai in uno sgabuzzino.
"Hey piccola, ti capisco se non riesci a resistermi, ma non mi sembra erotico farlo qui." -sorrise alla sua stessa battuta idiota.
"Credi si essere spiritoso? A me non fai ridere Meyers!"
"Non riesci a resistermi nemmeno qui, smettila di negarlo, tu sei pazza di me, piccola."
"Piuttosto mi faccio inculare da un lama. Ora basta con le stronzate, perchè diavolo vai a dire in giro che mi hai portata a letto? Non ho bisogno di te per avere una reputazione, e non voglio nemmeno stare in bocca a delle puttanelle che si scopano anche i padri!"
"Ma perchè ogni volta mi ritrovo ad essere rinfacciato da te cose che non ho fatto?"
"Vorresti negarlo? Hanno fatto il tuo nome." -dissi spingendolo ancora contro la parete. Poi, la situazione si capovolse. Con uno scatto veloce, mi afferrò i polsi e mi bloccò al muro tenendomi ferma.
"Sì, lo nego. Non ho detto nulla di questa cosa di cui mi stai accusando, ti assicuro che non ne so niente. Ammettilo, è solo una scusa per vedermi."
"Ti piacerebbe, coglione!"
"Stronza." -si avvicinò un po'.
"Illuso." -dissi riducendo ancora la distanza fra noi.
"Non riesco proprio a capire come fa una come te a farmelo alzare."
"E io non riesco a capire il perchè permetta a uno stupido come te di starmi così vicino." -in quel momento eravamo pericolosamente vicini, potevo sentire il suo fiato sulle mie labbra, e una forte attrazione verso di lui incontrollabile. Così gli presi il viso fra le mani e lo baciai, senza pensarci troppo. In quel momento, non riuscii più a controllarmi. Lo volevo, volevo lui, volevo quelle labbra sulle mie e quelle mani su di me. Passò la lingua sulle mie labbra per chiedere di entrare, e lo lasciai fare. Aprii la bocca, e feci combaciare perfettamente la nostre lingue perdendoci in un bacio per niente casto. A quel punto mise una mano sotto la mia maglietta e cominciò a salire, ma uno squillo di un cellulare fece sobbalzare entrambi costringendoci a staccarci. Mi risistemai velocemente mentre lui rispose al telefono. Approfittai di quel momento per scappare via da quello sgabuzzino, e solo una volta fuori dal campus realizzai quello che avevo fatto. Ero una cogliona totale, prima dicevo a Chris di odiarlo a morte, e poi lo baciavo di mia iniziativa. Non riuscivo a spiegarmi quella sensazione, ero sempre riuscita a controllarmi con chiunque, e facevo le cose secondo i miei piani, ma con lui, non ci riuscivo. Con lui non c'erano giochetti, o piani. L'attrazione nei suoi confronti quando eravamo vicini era troppo forte, più della mia stessa volontà, era inspiegabile. Quell'irritante e sexy biondo per quanto mi sforzassi di odiarlo, era come la mia kryptonite , mi rendeva debole, e non potevo fare a meno di odiare il fatto che lo desiderassi ogni volta di più. Corsi fino alla fine del lungo corridoio arrivando finalmente fuori al campus, dove una mano mi prese il braccio costringendomi a voltarmi.
"Perchè scappi da me continuamente?" -incrociai immediatamente quei due meravigliosi occhi verde smeraldo appartenenti ad una persona sola.
"Lasciami Chris!" -mi strattonai, ma non mollò la presa.
"No, no che non ti lascio. Che è successo? Perchè sei scappata così? Un secondo fa eravamo..."
"Cosa? Eravamo cosa Chris? Noi non siamo e non saremo mai niente, ficcatelo in quella testa dura!"
"E che cazzo significava quel bacio? Sei stata tu a darmelo, cazzo! Perciò non dire che non hai provato niente standomi vicina."
"Infatti non era niente. Volevo solo divertirmi un po' con te." -mentii spudoratamente.
"Ah si?" -mi strattonò avvicinandomi a lui il più possibile. "Abbi il coraggio di dirlo ora. Dimmi che non provi niente ora che siamo così vicini, e sparirò per sempre." -disse guardandomi negli occhi. Non potevo permettermi di affezionarmi a qualcuno, lui, come tutti, mi avrebbe abbandonata, e quella che ci sarebbe stata male sarei stata solo io. Avevo troppa paura di lui, dovevo continuare a soffocare quello che stavo provando, perchè purtroppo non mi era indifferente, anzi, con lui era...diverso.
"Dimenticami Chris, dimentica il bacio, dimentica tutto. Che io l'ho già fatto." -dissi con un'inumana freddezza per poi staccarmi dalla sua presa e andare via, facendo fuoriuscire qualche lacrima senza volerlo quando ormai ero abbastanza lontana per essere vista.

CHRIS'S POV

Sbattei la porta di casa con violenza e presi a calci il divano. Che stupido che ero stato, per un attimo avevo creduto che lei, nonostante tutto, provasse qualcosa sul serio. E io che mi ci stavo affezionando. Mi faceva impazzire, prima mi trattava una merda, poi ci baciavamo e lei acconsentiva, poi mi evitava, poi era lei a baciarmi per poi dire che non era niente. Avevo sempre amato le cose impossibili, ma non ero mai stato male per nessuna, e lei mi stava letteralmente distruggendo. Non potevo permetterlo, nessuna lo aveva mai fatto e di certo non l'avrei permesso ad una stronzetta di turno come Kyla Ross. Decisi che dovevo scordarla assolutamente, così, chiamai Jeremy e mia sorella per invitarli a cena. Almeno mi sarei distratto. Andai al supermercato a fare la spesa e tornai un'ora prima che arrivassero i ragazzi, giusto in tempo per preparare la cena e sistemare un po'. Arrivarono con dei dolci e un film d'azione, la serata sarebbe stata ottima.
"Allora, che si dice di bello amico?" -disse Jeremy addentando gli spaghetti.
"Niente di nuovo. Voi che dite piccioncini?"
"Chris." -mi ammonì Stacey.
"Che c'è?"
"Conosco quell'espressione. Hai qualcosa da dirmi?"
"Proprio no, bimba."
"Chris!" -disse irritata.
"Che c'è!"
"Non mentirmi. Che è successo?" -Di una cosa ero certo, che Stacey fosse una maledetta strega. Alla fine sospirai, e decisi di raccontarle tutto. Il nostro primo bacio, tutti quei giorni trascorsi, il bacio di oggi e le parole di Kyla.
"Questa qui è una stronza immonda!" -disse Jeremy ricevendo una gomitata da Stacey.
"Chris, Kyla è una ragazza che ha paura, si vede benissimo. Non lasciarla perdere, sta soffocando i suoi sentimenti perchè le piaci anche più di quanto credesse, ed è una cosa nuova per lei."
"Tu non la conosci. È solo una stronza che ama prendersi gioco delle persone. Ma stavolta ha sbagliato persona bimba, se pensa di giocare con me ha sbagliato di grosso. La dimenticherò e amen, non sarà difficile. Il mondo è pieno di belle ragazze."
"È vero, non ho mai avuto niente a che fare con lei, ma l'ho osservata. E sentendo tutto quello che mi hai detto ho concluso che lei è esattamente uguale a te. Conosco bene te, e lei si sta comportando esattamente come fai tu con tutte, solo che stavolta si trova in difficoltà perchè tu le piaci davvero. Non mollare, fai in modo che possa fidarsi di te, e credimi, a quel punto non si staccherà più."
"Ho detto che me la dimenticherò, e così sarà. Fine del discorso."

Steel [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora