Capitolo 8: una questione di velocità.

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Il vero nome di quella ragazza era Siuky Nytamasu. Avevo cercato il suo profilo di gioco dopo che se n'era andata nella sezione "persone che hai incontrato" nel menù. Continuava a venirmi in mente il suo sorriso e i suoi capelli così belli però poi mi ricordavo che questo era un videogioco e quello poteva essere anche un personaggio creato così. No non poteva. Qualche giorno dopo di natale, lo specchietto aveva trasformato tutti nella copia perfetta del nostro corpo reale quindi lei doveva per forza essere così. Non riuscivo a capire, però, perché continuavo a pensare a lei. Mi aveva veramente stregato. Ormai al bordo del lago i pezzi di pesce tagliati si erano quasi tutti dissolti come quando un oggetto viene distrutto. Piccoli cristalli azzurri esplodevano nell'aria dissolvendo i pezzi macellati del mostro. Io tornai, ancora un po preoccupato per un altro attacco, a prendere la roba da pesca che avevo lasciato sul molo. La rimisi nell'inventario e ritornai a casa. Quando tornai mia madre mi vide fradicio quindi comincio a urlare tutta preoccupata chiamando mio padre e correndo per tutta casa per prendere delle coperte. Alla fine mia madre era così; sempre super protettiva e preoccupata. Purtroppo le cure amorevoli di mia madre non riuscirono a farmi evitare un raffreddore, cosa che mi venne qualche giorno dopo. Anche all'interno di quel gioco ci si poteva ammalare perche il numero di informazioni che venivano scambiate tra qui e il mobdo esterno era infinito. Infondo sono passati 20 anni e ora la tecnologia è piu avanzata di allora. Rimasi chiuso in casa per quasi una settimana e Sato veniva a trovarmi tutti i giorni. Ogni volta che veniva mi raccontava delle novità esterne e soprattutto mi raccontava di chi incontrava. Dopo l'incontro con quella ragazza, l'avevo descritta al mio amico e lui quasi tutti i giorni mi diceva che aveva trovato una ragazza che rispecchiava la descrizione. Me ne disse più o meno 4 e i posti dove trovarla.

Ci misi un po a riprendermi del tutto ma quando fui completamente guarito indossai nuovamente il mio cappotto nero, misi a tracolla le due spade, e cominciai a cercare anche io come Sato. Di ragazze, dentro a RAO, ce n'erano molte ma continuavano a essere poche rispetto ai ragazzi. Cercarne una era come cercare un ago in un pagliaio perché eri gia fortunato se ne trovavi una in mezzo a tutti i ragazzi. Avevo visitato i posti che sato mi aveva consigliato e avevo trovato tante ragazze ma non Siuky. Non so perche ma dovevo trovare quella ragazza perche ne avevo veramente bisogno. Era come un ossessione ormai per me. Dopo giorni che cercavo decisi di andare a vedere nel campo d'addestramento dei guerrieri della neve. Li c'erano un sacco di persone che si allenavano su manichini in legno, su percorsi ad ostacoli e facendo pesi. Erano tutti chiusi dentro a un enorme cortile circolare a mo di colosseo, e tutti si allenavano con forza e furia. Vicino alla parete più a nord c'era una ragazza che combatteva con uno stocco rosso e nero. Sentivo i suoi attacchi arrivare fino a li e rimasi molto stupito. Aveva una forza veramente impressionante. Mi avviai da lei attracersando il cortile, molte persone si giravano a guardarmi e sussurravano qualcosa tipo "quello è Kaito, il vincitore della battaglia contro il primo boss" oppure "wow guarda chi c'è" o anche "quasi quasi lo affronto tanto è bassino e gracile". Io continuavo ad avvicinarmi a Suiky e lei continuava ad avventarsi contro il manichino. Mi ritrovai poco dopo davanti a lei a qualche metro di distanza. Parlai io per primo dicendo -dovresti essere più veloce, in fondo una battaglia è questione di velocità-. Lei si girò e mi guardò un po infastidita e disse -tu non eri un pescatore? Cosa ne sai di battaglie?-. Ed io risposi -ne so abbastanza da sconfiggere il boss del primo piano-. A questo punto tutti si fecero un passo indietro perche prima si erano messi in cerchio per vedermi parlare con lei. -Quindi mi stai dicendo che potresti battermi?- disse lei guardandomi furiosa. -Dico solo che saprei tenerti testa- risposi io. Lei mi puntò la spada alla gola e tutti fecero un altro passo indietro -ok, scopriamolo- e mi attaccò. Come avevo detto con lei era tutta una questione di velocità in tutto. Estrassi la Elucidator e parai il suo colpo, lei rispose continuando ad attaccare a piena potenza ed io paravo ogni colpo. Piccoli movimenti che facevano molta differenza. Continuò così per alcuni minuti poi però partii al contrattacco e attaccai velocemente senza esitare, il primo lo parò ma il secondo colpo fu troppo veloce per sino per vederlo. La colpii sul fianco e lei venne scansata lateralmente. Si rialzo subito e io dissi -te l'ho detto che è tutta una questione di velocità- lei quindi ripartii all'attacco e io, dopo aver parato parecchi colpi, attaccai nuovamente e lei si ritrovò ancora per terra, riattacco per altre 2,3,4 volte e per titte le volte si ritrovò per terra. Era feroce, pronta a distruggere qualsiasi cosa. Riparti alla carica ma io ero stanco di giocare e quindi schivai il colpo e affondai ancora facendola cadere a terra, le puntai la spada alla gola e la guardai dritta negli occhi. -Ti conviene diventare più veloce- gli dissi, poi l'aiutai ad alzarsi e mi girai per andarmene. -Ei!- gridò lei. Mi rigirai verso di lei e mentre si avvicinava la preoccupazione saliva. Quando fu a portata di mano temevo che mi avrebbe schiaffeggiato invece disse -Ti va di uscire a cena questa sera?-. Sicuramente non me lo aspettavo. Che aveva in mente forse avrei dovuto rifiutare o almeno chiedere spiegazioni o... -Accetto, ci vediamo sta sera-.

Lo ammetto non ho pensato bene a quello che ho fatto ma lei era veramente molto bella e anche simpatica anche se un po presuntuosa... parecchio. Dopo essere tornato a casa mi lavai, mi vestii con abiti normali, quindi maglietta nera e pantaloni neri, e mi avvia di nuovo alla sala d'allenamento. Lei era li davanti venstita con una bellissima maglia gialla e un paio di jeans. Era ancora più bella senza l'armatura.

Sword Art Online: RakenaiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora