Ero veramente incantato. Come poteva un programma fatto a computer ricopiare perfettamente tanta bellezza? Era tecnicamente impossibile. Lei era li davanti all'ingresso della stanza d'allenamento dei Guerrieri della Neve. Indossa un semplice maglioncino giallo con alcune strisce rosse, un paio di jeans blu e i capelli erano sempre raccolti nelle varie treccine. Era veramente bella senza armatura. Il programma della serata era di andare fuori a cena e poi fare un giro li vicino. Ero troppo distratto dal suo viso candido e morbido per pensare a cosa avremmo fatto dopo. Mi avvicinai e dissi -Wow, sei incantevole-. Siuky si girò e mi guardò un po imbarazzata. -Grazie anche tu non sei male. Il nero ti dona- disse dopo qualche secondo di timidezza. La informai che conoscevo un locale carino li in città dove si poteva mangiare dell'ottima carne. Il locale si trovava vicino al centro ed era in mezzo a una palazzina abitata sia a destra che a sinistra. Tre grandi vetrate permettevano ai clienti di sedersi e guardare sulla strada. L'intera sala da pranzo aveva i muri gialli ocra e molti quadri su di essi. Ci sedemmo in un posto libero e la cameriera venne e prese le nostre ordinazioni. Dopo qualche minuti di imbarazzante e apparentemente incessante silenzio, mi decisi a parlarle. -Grazie per avermi aiutato l'altro giorno. Quel mostro era enorme- dissi. Avevo appena finito di fare la figura del fifone davanti a una ragazza carina. Fantastico. -Non preoccuparti è stato un piacere. Tu avresti fatto lo stesso. - disse lei. Rimasimo li ancora in silenzio per alcuni secondi ancora e poi gli chiesi -Ma da quando sei entrata a far parte dei Guerrieri della Neve?- chiesi. Lei prima mi guardò, poi un po afflitta si volto verso la strada e disse -Non mi piace parlarne molto. Ero venuta qua dentro perché al mio ragazzo piacciono i giochi MMO e allora speravo di capire perche ma poi sono rimasta qua dentro. Probabilmente lui ora è la fuori e si è sicuramente trovato un altra. Sono entrato a far parte di quella gilda perche in giochi come questo ho imparato sulla mia pelle che non si sopravvive senza una guida o un aiuto. Ho abitato fin da subito una stanza alla Cattedrale al piano iniziale e poi da quando sono diventata il vice comandante dei Guerrieri della Neve mi sono potuta conprare una casa qui in città. Ho continuato a combattere per riuscire a sconfiggere il maggio numero di boss ma sembra veramente un impresa impossibile. E tu invece da quanto sei qui?- chiese lei quando ebbe finito la sua storia. Io la guardai un po e vidi che era molto triste. Probabilmente non era facile per lei parlare del mondo reale. -Io sono entrato a natale, ormai quasi due anni fa, ma mi sembra che sia passato ancora più tempo. I miei mi hanno regalato il gioco e allora ho provato a giocare e sono rimasto fregato. Io sono una persona solitaria ma vivo insieme ai miei. C'è anche un mio amico qui che mi aiuta sempre e andiamo a caccia insieme. Siamo una grande famiglia- dissi. Vedevo che ci stava male a parlare della realtà e della sua famiglia quindi cambiai discorso. -Comunque ho visto che te la cavi bene con lo Stocco. Da quanto hai imparato?- chiesi gentilmente. La sua espressione sembrò farsi più tranquilla e rispose -ho sempre utilizzato uno stocco come arma perche rispecchia al meglio la mia personalità: forte e precisa ma allo stesso tempo decisa e semplice-. La serata prosegui tranquillamente, parlammo di molte altre cose, scherzammo,ci divertimmo entrambi e lei sembrava non pensare più al mondo reale. Decidemmo quindi di pagare e di fare un giro. La città era deserta se non per qualche personaggio del gioco che camminava qua e la. Ci sedemmo sul prato in un parco abbandonato a guardare le stelle. Amche se eravamo in una realtà visrtuale sembrava quasi di essere nel mondo reale perche il numero di informazioni scambiate era quasi all'altezza di quelle del mondo reale. Parlammo ancora molto e scherzammo ancora tanto. Lei era sempre bellissima con quella frangia e le treccine nei capelli. Ad un certo punto si alzò un vento leggero e lei senti freddo e rabbrividì. Per fare il galantuomo mi tolsi la giacca e gliela misi attorno alle spalle. Dopo qualche secondo una secondo brezza leggera soffio nella nostra direzione e lei ebbe ancora più freddo. Dovevo proteggerla meglio quindi provai con una mossa azzardata, mi avvicinai e la abbraccia per farle un po caldo. Si era appoggiata sul mio petto, probabilmente sentiva il mio cuore battere, e per poco non si addormentò così. Quando alzò il viso, però, mi guardò con i suoi occhioni dolci e grandi e senza fare tanta resistenza mi avvicinai per centimetro alla volta. Mi avvicinai sempre di più finché non mi trovai a premere le mie labbra sulle sue. Erano morbide e delicate, propio come lei. Alla fine questo mondo non era poi così male. Rimanemmo li anvora un po ma dopo qualche minuto decidemmo di tornare a casa. Mi rialzai, aiutai Siuky e ci incamminammo mano nella mano verso casa sua.
Ormai eravamo arrivati e dovevo salutarla. Ci fermammo di fronte all'uscio di casa e prima che lei rientrò in casa mi baciò di nuovo. Anche io, dopo averla salutata, tornai a casa e quando entrai vidi Sato che mi aspettava sul divano. -Allora com'è andato l'appuntamento?- chiese lui. Risposi prontamente -bene dai.... senti... che ne dici se entriamo a far parte dei Guerrieei della Neve?-