Capitolo 6

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Mi lasciai trascinare dal suo tocco inaspettatamente dolce ma pur sempre sicuro, ancora una volta sapevo di star facendo una stupidaggine e ancora una volta sapevo che me ne sarei pentita quando avrei riacquistato lucidità mentale. Ma ora sentendolo muoversi dentro di me, accarezzarmi e stringermi tutto il resto non contava più.
Venimmo entrambi ed esattamente come la prima volta io mi stesi stremata mentre al contrario dell'altra volta lui invece si stese con me mentre ansiamava riprendendo fiato.

-Senti un po'. - iniziò a parlarmi dopo pochi secondi mentre ancora ansiamava. - Che ne pensi di entrare nei lottatori e stare con me? Potresti essere la nuova numero 4 -

Mi voltai verso di lui incredula coprendomi il corpo nudo con la coperta mentre lui restò nudo disteso accanto a me.

- Non credo di essere adatta al ruolo- risposi

Lui ghignò - Ma no, sei decisa, sei atletica saresti una ottima lottatrice inoltre... Potremmo scopare senza intoppi - concluse ammiccando. Io lo guardai per l'ennesima volta schifata.

-Ma come fai? - gli chiedo alla fine e lui mi rispose con un espressione interrogativa. -Come puoi pensare sempre al sesso? -

-Ahaha io non penso sempre al sesso solo che se c'è l'occasione di farlo ovviamente non mi tiro indietro - ammicca di nuovo. -Dai Usagi-chan entra nei lottatori, hai tutti i requisiti giusti - aggiunse.

- Mi dispiace ma non li ho tutti - risposi.

-Ah si? Ahah e cosa ti mancherebbe scusa? - disse mettendosi su di un lato e con la testa appoggiata sulla mano.

- La crudeltà - gli rispondo diretta e qui lo vidi esitare per la prima volta da quando lo conoscevo.

-Crudeltà... Secondo te, noi siamo crudeli? -

-Di certo non riesco ad uccidere la gente con la stessa disinvoltura che hai tu - gli dico seria e vedo che anche il suo sguardo è cambiato.

-La crudeltà è questione di punti di vista mia cara Usagi...per te il fatto che io uccida è crudele per me è solo questione di seguire gli ordini -

-Sciocchezze sei liberissimo di non farlo visto che sei il capo -

-Io non sono il capo, Aguni è il capo ed io mi limito ad eseguire i suoi ordini -

- Hai capito benissimo cosa voglio dire, tutti ti seguono appena accenni una parola, allora perché non opporsi alla crudeltà di Aguni e vivere in pace? -

-Perché se non sei temuto in questo mondo non vieni rispettato. - disse deciso, sembrava si stesse arrabbiando, avrò toccato un nervo scoperto?

-O sei temuto o sei una nullità esattamente come il tuo ragazzo -

- Non ti permetto di parlar male di Arisu! Non lo conosci come me! -

- Tse! Ho visto anche troppo per sapere com'è -

- Invece no! Perché nella vita non esiste solo la violenza Niragi! Esistono anche la gentilezza, l'amicizia e... Ah -

Mi interruppe avvicinandosi all'improvviso afferrandomi dalla nuca e avvicinando il mio viso al suo facendomi sussultare e lo ammetto anche arrossire:

- Mi ritieni davvero un ragazzo così terribile? - mi sussurra a pochi centimetri dalle labbra

- Non credi che magari io abbia ancora un cuore qui? - mi dice afferrandomi la mano e posandola sul suo caldo e tonico torace. Si stava avvicinando ancora, era chiaro, voleva baciarmi. Mi guardava con un espressione un po' malinconica e appena arrivò a pochissimi centimetri dalle mie labbra parlò di nuovo:

- Sai che la violenza è solo la conseguenza di altra violenza? Ho i miei buoni motivi per essere come sono, dopotutto tutti noi abbiamo un passato -

Lo guardo un po' rattristata, guardandolo con quell'espressione triste e quel tono serio ma malinconico mi fece provare una strana sensazione.

-Aspetta -  dissi posando la mia mano sulle sue labbra fermandolo prima che potesse baciarmi.

-Che vuoi dire con questo? - gli chiesi sinceramente curiosa ma lui mi sorrise accarezzandomi la guancia:

-Ormai non ha più alcuna importanza chi ero, conta solo chi sono -

- E se invece fosse importante? Perché non mi parli un po' di te potresti sentirti meglio. -

- Ahaha lascia stare, ho detto che non ha importanza e ora...- mi salta di nuovo addosso spingendomi sotto di lui.

-Secondo round - mi dice senza darmi il tempo di reagire iniziando a baciarmi il collo...

Nel frattempo....

Arisu..

Camminavo nervosamente per i corridoi cercando Usagi.

-Hey Arisu! -

Mi sentii chiamare e mi voltai trovando Chishiya che mi sorrideva. Ero ancora abbastanza arrabbiato con lui per tutto e così lo ignorai continuando per la mia strada.

-Cerchi Usagi? - mi dice lui facendomi voltare.

- Perché non provi a vedere nella stanza di Niragi? -

Lo guardai malissimo dopo questa sua ultima uscita e ancora ripresi a camminare.

-Voglio aiutarti a trovarla -

-Hai già fatto abbastanza! tutto questo è colpa tua! Hai sacrificato me e Usagi per le tue stupidissime carte e come se non bastasse ce ne manca ancora una e quel pazzo di Niragi tiene con sé Usagi come fosse il suo animaletto -

Gli dissi tutto quello che mi stava frullando nella mente e lui restò serio a fissarmi, potrebbe almeno dire "mi dispiace "

-Okay si ho fatto un casino ma a maggior ragione permettimi di aiutarti -

-Lascia perdere Chishiya - conclusi il discorso e ripresi la mia ricerca, se pensa che mi fiderò ancora di lui si sbaglia! 
Assorto nei miei pensieri alla fine mi ritrovai nell'ala dei lottatori e per mia fortuna non c'era nessuno nei corridoi finché delle urla di donna attirarono la mia attenzione

-Usagi! - dissi correndo seguendo la voce e finalmente raggiunsi la stanza giusta, vidi una porta socchiusa ed era proprio da lì che si sentivano quei versi. Mi avvicinai con cautela continuando a sentire gemiti e urla.

Mi affacciai al piccolo spiraglio della porta e con mia orribile sorpresa li vidi:  Usagi distesa a pancia in giù sul tavolo ansimante e Niragi alle sue spalle che se la stava facendo ansimando anche lui e dandole anche qualche schiaffo sul sedere mentre lei ad ogni sua spinta gemeva e urlava sempre di più.

-Hey tu! -

Una voce cupa attirò la mia attenzione e mi scostai appena vidi Niragi voltarsi verso la porta sperando non mi avesse visto. Mi voltai trovando Last boss al mio fianco.

-Questa non è la tua zona - disse mentre sentivamo al di là della porta ancora socchiusa le urla e gemiti di Usagi e Niragi.

- Vattene - mi disse serio Last boss. Ad ogni urlo di Usagi mi sentivo sempre peggio morivo dalla voglia di spalancare la porta e picchiare a sangue Niragi ma con questo qui a guardia posso fare ben poco.

-Che ci fai ancora qua, sei un pervertito per caso? - mi dice ancora Last boss io lo guardai malissimo e lui mi afferrò dalla maglia: - Ti ho detto di andartene - mi dice poco prima che sentissimo Usagi urlare ancora di più seguita dai gemiti di Niragi e poco dopo ci fu silenzio.

Last boss continuava a fissare me mentre io fissavo la porta che poi vidi aprirsi trovando Niragi in boxer che iniziò a sogghignare perfidamente appena mi vide.

Continua ...


Pericolosa attrazione // NiragiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora