Come avessero saputo o sentito qualcosa, Silvia e Francesca erano arrivate nell'esatto momento, in cui Ciro cercava di togliersi il sangue dalle dita. mentre Lisa è caduta in un silenzio assordante e si limita solo a stringere Nico fra le sue braccia, senza lasciarlo un secondo.
Il corpo di suo padre, ormai privo di vita, rimane ancora sul pavimento, mentre mille pensieri, le passano per la testa. Tutto quello che, in dodici anni, aveva rigorosamente rinnegato, le si era presentato peggio, tutto ad un tratto e incontrollato.
Non riusciva a pronunciare parola, da quando aveva visto il petto di suo padre fermarsi, per via di Ciro, Nico ha appena visto suo padre uccidere qualcuno, ma a guardarlo, sembra più che tranquillo e Lisa allora pensa, che dalla tua vita, non puoi scappare. Ha fatto di tutto, per non far pesare sul suo futuro, la mano pesante della camorra, nonostante si fosse innamorata, poi, di uno come loro. ma il suo lasciarla, le era sembrato un segno del destino: lei non doveva più vedere e provare tutto quel dolore. e pensa, anche, che per poco, ha creduto che fosse eterna e reale.
- ti andrebbe un bagno?- una mano smaltata di nero, le si posa sul ginocchio con fare premuroso: Francesca la guarda con mezzo sorriso, ma riesce a leggere nei suoi occhi la paura. Lisa finalmente ritorna alla realtà, percorsa da un brivido lungo la schiena, simile ad un'eternità. qualcosa simile a un vuoto le si squarcia in petto, mentre guarda i presenti nella cucina, che la guardano, sparando e aspettando, che dica o faccia qualcosa.
- no, non mi va - la sua voce risulta più bassa e gelida del normale, mentre neanche gli occhi di Ciro, che la guardano, mentre si regge con le mani sul tavolino, riescono a farla smuovere. Francesca rilascia un sospiro, guardando Silvia.
- Nico - Silvia si fa avanti, facendo scattare il bambino con la testa in aria, verso lei. - che dici? Andiamo a dormire?- propone, fingendo un sorriso. - domani si va a scuola - continua Ciro, parlando a bassa voce e calmo. Nico guarda sua madre e Lisa ricambia, accarezzandogli i capelli.
- va a dormire - continua, sentendo ancora più dolore, nel fingere tranquillità, ma per Nico, avrebbe fatto questo e altro.
- Buonanotte - mormora quasi, Ciro gli sorride, scompigliandogli i capelli e lui afferra la mano di Silvia, andando in corridoio, fino a sparire dal loro campo visivo.Francesca si lascia andare in un'altro sospiro, guardando il corpo di suo padre, doveva sparire immediatamente.
- cosa facciamo adesso?- parla piano verso Ciro, che sposta lo sguardo da Lisa a lei, cambiando espressione.
- per il corpo c penz ij - risponde, ritornando su Lisa, che adesso guarda un punto indefinito della stanza. la cosa lo fa preoccupare terribilmente: ha bisogno di toccarla, deve sapere che sta bene. Deve farla stare bene.
Tutto quello da cui aveva sempre cercato di difenderla, si era presentato quando meno se lo aspettava, trafiggendolo in pieno petto. - mó chiamm chi addà chiamà - continua, distogliendo piano lo sguardo. si allontana verso la finestra e compone il numero di Don Salvatore, suo padre.
Pochi squilli ma poi la sua voce risuona subito al suo orecchio.
- Cí - risponde subito - che succiess?- domanda subito.
- m serv na man, pà - spera che suo padre abbia recepito il messaggio, mentre rimane in silenzio.
- aró staj?-
- Forcella, il palazzo dopo la curva, numero dieci - spiega le indicazioni a suo padre, pensando già a quante gliene dirà appena lo vedrà qui, con Lisa.Quando si volta, si trova davanti Francesca, che lo guarda con uno sguardo misto al severo e al " spero tu capisca".
- cre?- domanda, riposando il telefono nei jeans.
- domani sostituirò io Lisa - lo informa subito - inventerò qualche scusa a Massimo, le dirò che ha la febbre - continua, parlando piano.
- si, ha fatt buon - le risponde, catturando di nuovo Lisa sotto il suo mirino. vuole avvicinarsi eppure ha così tanta paura che possa respingerlo.
- rimani tu con lei?- continua ancora a bassa voce, costringendolo a guardala. - intendo qui, con noi - continua.
- non credo sia una buona idea -
- senti - inizia seria - non ho mai sopportato come tratti Lisa. Tu non hai neanche la più pallida idea di quanto lei sia speciale, ma so anche che se adesso è qui, è perché sei arrivato tu. - continua ancora a bassa voce, voltandosi per controllare che non abbia sentito, ma lei è ricaduta nel silenzio assordante di prima. quel silenzio che aumenta la preoccupazione in lui.
- vediamo - risponde subito, vago, superandola.
Si avvicina a lei, mettendosi di fronte, ma senza toccarla.
- Lí - la richiama, costringendola a guardarlo: si sente quasi ghiaccio, sotto i suoi occhi. - parlami..- mormora, allungando la mano, ma lei si scansa subito.
- voglio solo andare a dormire - pronuncia, prima di alzarsi e sparire in corridoio.
Ciro la guarda andare via col cuore a pezzi, convinto che adesso, il suo si sia completamente spento.

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Un'altra volta / Sequel
Hayran Kurgu- E quann stong for m manc semp e chiu' O saj t vogj ben abbraccm na vot ancor - - Rocco Hunt //si consiglia di leggere prima " Catena"