-12- ᵗHʳ𝓸ʷᗷᵃ𝔠ᵏ

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"JEAN, MARCO! DAI, VENITE!!"

Era un caldo pomeriggio di metà Luglio. L'aria secca ed afosa.

Urli, schiamazzi e tanta acqua.

Le reclute del 104esimo stavano passando quella giornata facendo a gavettoni e, di volta in volta, colpivano in pieno anche Shadis.

Jean e Marco, invece, si trovavano seduti all'ombra di un albero ridendo ad ogni volta che Sasha e Connie si fradiciavano a vicenda.

"No, te lo scordi" Rispose Jean trattenendo una risata "col cazzo che mi lascio fare il bagno" aggiunse poi.

Marco ridacchiò notando il broncio che si era andato a formare sui volti degli altri 2 ragazzi.

"Dai, Jean" disse Connie ancora imbronciato.

"Marco, diglielo anche tu!" aggiunse Sasha continuando a tenere l'espressione stampata in faccia.

"No ehy! Non tiratemi in mezzo a tutto questo" Marco alzò le mani in segno di resa, lasciandosi scappare un'altra dolcissima risatina delle sue.

"Marco tu dovresti stare dalla MIA parte!" Disse Jean girando il busto verso il moro, cercando di implicare che avrebbe dovuto dar torto al duo.

"Ma Jean, io SONO dalla tua parte. Lo sono sempre" rispose il diretto interessato sbattendo, con fare ruffiano, le sue lunghe ciglia nere.

Sasha sbuffò rumorosamente per poi tirare via a Connie un po' più in là.

Il caldo ormai da qualche giorno era insopportabile, quindi non c'erano dubbi che anche gli addestratori avrebbero preferito rinfrescarsi.

Il trio proveniente da Marley, inizialmente non sapeva come comportarsi. Vedere tutte quelle persone, (che per loro erano demoni) comportarsi con così tanta spensieratezza, inizialmente li aveva confusi.

Fuori da quelle mura c'erano dei giganti, ed allora perché loro erano qui a lanciarsi acqua l'un l'altro come se non ci fosse alcun problema?

Tuttavia, vedendo i loro volti sorridenti e spensierati, non poterono far a meno di lasciarsi trasportare; così prima che potessero rendersene conto, Reiner stava già rincorrendo Eren con un tubo dell'acqua, Bertholdt si stava rinfrescando in una piscina-fai da te insieme ad Armin e, Annie era intenta a cercare di schivare il getto d'acqua del tubo che Connie stava tenendo in mano minacciosamente.

Finalmente dopo 2 anni e mezzo di guerra, nonostante le perdite, avevano un momento per essere loro stessi spensieratamente.
Molti di loro erano solamente dei ragazzi, infondo avevano solamente dai 15 ai 17 anni.

La vita era ingiusta e loro non avevano alcun potere sull'andamento della storia. Certo, potevano modificare il fato, ma chissà quali altre disgrazie sarebbero potute accadere una volta sventatane una prescritta dal destino.

Tuttavia, ora come ora, nessuno di loro voleva pensarci. Erano felici e si stavano divertendo insieme.

Quello che é successo ormai é irremovibile, ora non resta altro che andare avanti a testa alta

Ymir si avvicinò a Jean e Marco sedendosi tra loro con un tonfo, dando una culata al tronco dell'albero.

"Come mai siete seduti qui in disparte? Volete stare soli soletti~?" Disse lei per istigarli.

Sapeva che quei due erano degli imbecilli. Sapeva anche che a Marco l'amicizia con Jean iniziava a stare un po stretta.

Infatti, come predetto, le guance costellate del moro iniziarono ad acquisire un colorito rossastro.

Jean dal canto suo assunse una smorfia offesa "Fatti i cazzi tuoi Ymir, non siamo gay come te"

Ymir lo guardò male per qualche secondo. " Per tua informazione Kirschtein, sono lesbica non gay" rispose. 

In another life || JeanMarco itaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora