secrets // draco malfoy

𝖼𝖺𝗉𝗂𝗍𝗈𝗅𝗈 𝗊𝗎𝖺𝗍𝗍𝗋𝗈

𝗘𝗱𝗲𝗻'𝘀 𝗽𝗼𝘃
Il tempo passò e i due erano
costantemente attaccati
per baciarsi.

Li osservavo e non sapevo
se mi andasse bene o meno.
Ogni giorno me lo chiedevo,
provavo rabbia o forse solo
disagio.
Per Pansy no, ma Draco sì.
Eppure sembrava così 'perduto'
di lei.

Era appena l'alba e io
mi trovavo sulle rive del lago
nero a pensare come al solito.

Pansy mi raccontava di come
era felice stare con Draco, e io
più o meno cercavo di essere
felice per lei.

Sarei stata una stronza se le
avessi proibito quella relazione
con Draco?

Al cuore non si comanda, per
cui a me andava bene.
Il problema era Draco.
Con lui il conflitto c'era ancora.

Rientrai a Hogwarts e andai
in sala grande per fare colazione.
Appena vidi Astoria che sorseggiava
il suo caffè, mi affrettai a sedermi
accanto a lei.

"Ed, ti stavo aspettando."
Sorrise posando la tazza fumante.

"Stasera ci sarà una festa nella
nostra sala comune e
di certo non mancherai."

Sospirai.
Dopotutto avevo
bisogno di rilassarmi per una
sera abbandonandomi al
bruciore in gola del whisky.

"Va bene, verrò."

In un attimo sorrise entusiasta
e finimmo la colazione con
tutti i nostri amici.

La prima lezione che avrei avuto
era quella di pozioni.
Amavo particolarmente quella
materia. Mi affascinavano le
pozioni e tutto ciò che riuscissero
a fare.

Lumacorno ci parlò della
Felix Felicis, una pozione
difficile da preparare e
disastrosa se uno si sbaglia.

"Bene. Adesso formiamo le coppie."

"Signorina Greengrass lei
farà coppia col signorino Zabini,
E lei signorino Malfoy con la
signorina Hallow."

Disse il suo nome e io sbuffai
alzando gli occhi al cielo.

Gli studenti presero a sistemarsi
davanti ai calderoni e Draco si
avvicinò a me.

"Ci divertiremo."
Mi guardò con un sorriso sul volto.

"Cosa vuoi? Prendi gli ingredienti
che ti dico e non parlarmi."

"Altrimenti?"
Mi guardò divertito.

Seppur stesse con Pansy, non era
cambiato affatto.

"Oh mamma."
Dissi irritata.

Dovevo fargliela pagare,
non impedivo la sua relazione
con la mia amica, ma dovevo
vendicarmi con lui, farlo
arrabbiare, provocarlo.
Proprio come ha sempre fatto lui
con me.

Vidi che davanti a lui c'era
del liquido, lo presi e glielo versai
sui vestiti.

Risi per il disastro che
aveva addosso, si guardò il maglione
con la bocca spalancata
e prese una boccetta piena d'acqua e svitò il tappo.

Subito dopo me la versò sulla
camicia e lasciò uscire una risata mentre guardava la grande macchia che si era creata su essa.

Non dovevo dargliela vinta.

Questa volta presi della terra
in un pugno e gliela tirai addosso.

Lasciai uscire una risata guardando ancora
una volta il suo maglione sporco.

Mi guardò con aria di sfida e ne
prese anche lui un po' e me la lanciò
addosso.
Scoppiò a ridere indicandomi.

"Ma..."
Sussurrai guardandomi la camicia
sudicia.