Chapter Ten

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21 dicembre 2007, Venerdì

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21 dicembre 2007, Venerdì

Hermione non si sentiva così nervosa da un po' di tempo. Questa era la loro ultima mattina insieme prima dell'inizio delle vacanze di Natale e molto probabilmente non si sarebbero visti fino al nuovo anno. Ora o mai più. Ma forse dovrebbe solo aspettare e inviarlo tramite Gufo. In questo modo, avrebbe potuto aprirlo in privato e lei non avrebbe avuto bisogno di assistere alla sua reazione. Considerò le sue opzioni mentre batteva ritmicamente la penna contro il taccuino e spostava il peso per incrociare e poi sciogliere le gambe. Forse avrebbe potuto darglielo quando si sarebbero separati per andare al lavoro e...

«Hai di nuovo ordinato per sbaglio un caffè espresso?» Il suo accento annoiato lacerò i suoi pensieri ansiosi.

«Scusa?»

«Ti stai agitando sulla sedia come una del primo anno che ha appena scoperto i rospi alla menta piperita e la tua faccia è tutta a macchie e rossa. Cosa succede?»

I suoi occhi si sgranarono mortificati per essere stata richiamata per il suo strano comportamento e per il suo aspetto, inoltre il suo nervosismo aumentò di dieci volte. La discrezione non era chiaramente nelle sue capacità.

«Granger, sul serio, c'è qualcosa che non va? Sembra che tu voglia-»

«Ho qualcosa per te!» sbottò a voce alta e poco elegante, mentre guardava le sopracciglia di lui alzarsi per la sorpresa.

Attese con il fiato sospeso, mentre la bocca di Draco si apriva e poi si chiudeva sotto shock, sembrava confuso da ciò che lei aveva praticamente gridato. Incapace di sopportare ancora quel silenzio imbarazzante, Hermione sbuffò e frugò nella sua borsa.

Tirando fuori due piccoli regali incartati, li posò entrambi sul tavolo accanto alle sue mani, mordendosi il labbro mentre lui li fissava.

«Mi hai fatto un regalo?» chiese con cautela, senza incontrare i suoi occhi.

«Due a dire il vero.» scherzò lei, cercando coraggiosamente di fare dell'umorismo.

Lo sguardo di Draco era impassibile mentre allungava una mano pallida verso il primo e Hermione si sentiva come se stesse aspettando che cadesse la ghigliottina. Ci stava mettendo una vita a scartarlo e Hermione si trattenne appena dallo strapparsi i capelli. Oh dolce Merlino, perché aveva pensato che fosse una buona idea? Di tutte le cose sconsiderate, idiote e presuntuose che avrebbe potuto fare, comprare un regalo di Natale a Draco Malfoy doveva essere in cima alla lista. Lui poteva permettersi di comprarsi letteralmente tutto quello che voleva, per non parlare del fatto che probabilmente riceveva ogni sorta di oggetti stravaganti da sua madre, quindi perché mai avrebbe pensato che il suo misero regalo sarebbe stato apprezzato?

Una risatina calda e genuina interruppe i suoi pensieri insicuri «Oh, ben fatto Granger. Questo è dannatamente brillante. Non pensare nemmeno di prenderne in prestito una, tutte queste penne mi appartengono!»

Hermione rilasciò un'enorme sospiro di sollievo per la sua reazione gioiosa al pacchetto di penne a sfera. Doveva essere cieca per non notare come lui guardava gelosamente il suo strumento di scrittura ogni mattina, ammirando la facilità d'uso rispetto alle penne d'oca. E ora non avrebbe dovuto interrompere il suo lavoro ogni mattina chiedendole di prenderne una in prestito.

«Dovrò insegnarti a tenerne una in mano correttamente, la tua calligrafia è atroce.» scherzò lei e lui ricambiò il suo sguardo divertito

Mentre prendeva il secondo regalo, Hermione trattenne di nuovo il respiro. La carta si staccò per rivelare una piccola e graziosa custodia di pelle. Draco lo aprì e prese la penna d'oro massiccio che conteneva. La sollevò alla luce con dita lunghe e aggraziate, guardandola con curiosità, e poi la ruotò davanti ai suoi occhi per leggere le parole che Hermione aveva fatto incidere per lui: Draco Lucius Malfoy. Girandola di nuovo, i suoi occhi osservarono il disegno del lato opposto, che aveva un motivo di stelle che formava la sua omonima costellazione.

Remain Nameless [TRADUZIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora