kenma? pt 2

20 1 0
                                    

Hinata's pov:

Driin driin

La sveglia. Un'oggetto comune che tutti gli esseri umani hanno decretano sia la cosa più odiosa al mondo. Quel rumore assordante deve averlo inventato satana perché é inconcepibile e qualcuno possa creare un'aggeggio così malvagio. Però forse l'unico suo aspetto positivo penso sia il fatto che ti eviti di arrivare in ritardo, quindi penso sia per questo che non l'ho ancora distrutta.

Tralasciando questo dettaglio, mi siedo sul letto e quando mi sto per alzare mi ritorna in mente un'immagine...

Quell'immagine mentale mi opprime da giorni ormai.
Lei e kageyama, che si limonano dopo gli allenamenti.

COME SI É PERMESSA DI TOCCARE IL MIO KAGEYAMA?!?! COME SI ERA PERMESSA?!? E POI A SCUOLA OLTRETUTTO!!!!
NON AVEVA IL DIRITTO!! NO NON LO AVEVA!!!

Appena compresi cosa avevo appena pensato, iniziai ad arrossire.
Avevo veramente pensato di dire il mio
Kageyama?

C-cosa significa tutto questo? Io e lui siamo amici e io dovrei essere felice per lui, e invece non lo sono. No. Non lo sono per niente. E allora perché mi vengono certe cose in mente?

Dopo svariati tentativi in cui cercavo di dare una risposta alle mie domande, suonó di nuovo la sveglia e così mi ritrovai a fare le corse per vestirmi e uscire di casa. Non avevo neanche fatto colazione, però non potevo permettermi ritardi se volevo partecipare al campionato primaverile con il club. Essendo comunque un club scolastico anche la mia media valeva è quindi se non avevo almeno una media sufficiente il prof Takeda sarebbe costretto a sospendere i miei allenamenti fino ad un miglioramento a livello scolastico.

Dopo le lezioni

Visto che oggi gli allenamenti non ci sono, posso andare tranquillamente a casa. Si a me piaceva giocare a pallavvolo, ma avvolte é anche bello passare un pomeriggio fuori città con un'amico.

Arrivo a casa mia e quando varco la soglia di casa Natsu, la mia sorellina minore, mi salta addosso senza darmi neanche il tempo di togliermi le scarpe.

" CHE BELLO ONII-CHAN, SEI A CASA!!! SIGNIFICA CHE PUOI PASSARE IL POMERIGGIO A GIOCARE CON ME VERO??" Urló entusiasta abbracciandomi forte.

Mia sorella Natsu é una bambina allegra solare e rumorosa. Ha 5 anni compiuti da poco. I suoi hobby sono la cucina, la moda e da poco ho iniziato a fargli un"allenamento per insegnargli a giocare a pallavvolo.
Mi aveva pregato e sfinito un mucchio di volte dicendo che voleva giocare anche lei a pallavvolo. E così un giorno la portai al parco e accontentai il suo desiderio. Essendo il suo fratello maggiore era mio compito renderla felice e così ogni pomeriggio che ho libero lo passo con lei a giocare a pallavvolo.

Era così felice di vedermi. Non aspettava altro che io passassi del tempo con lei, mi dispiace un po rovinargli le speranze. Purtroppo io non sono molto a casa e quindi per lei ogni attimo potrebbe essere del tempo in più ad allenarsi con me.

" mi dispiace Natsu ma oggi non posso, devo vedermi con un'amico" gli dissi dispiaciuto accarezzandogli la chioma arancione, un po come la mia solo che lei li tiene legati con una piccola codina dietro la testa.

" uffiii, onii-chan sei sempre fuori casa!!! La prossima volta però resterai qui con me a giocare e ci guarderemo un film insieme!!"

" Ok ok, però ora lasciami alzare, va bene?"

Mi lascio andare e mentre io mi toglievo le scarpe lei corse in cucina. Riuscivo a sentire l'odore del cibo che mia madre e Natsu avevano cucinato. Sentivo l'odore del riso e del pollo. Avevano sicuramente cucinato il pollo al kurry con uovo. Sorrisi all'idea della brelibatezza che stavo per mangiare ma poi mi ricordai che era il piatto preferito di una persona. Si. Quella persona era kageyama. Questo mi creò un senso di malinconia e mi afflosció come un girasole che non vede più il suo sole ad illuminarlo.

Cercando di ignorare quel sentimento, andai in cucina a salutare mia madre e iniziare a mangiare il pasto da lei cucinato.

Stazione centrale di Tokyo

Stavo aspettando kenma alla stazione da 5 minuti.
Avevo perso le speranze e sinceramente mi metteva a disagio stare da solo su una panchina nel centro di Tokyo affollato come al solito. Finalmente mi girai e lo vidi avvicinarsi in mezzo alla folla.
Aveva le mani in tasca e portava dei jeans neri e una felpa larga nera e rossa. Appena mi raggiunse mi alzai per salutarlo e lui ricambió.

" heyla shoyo, come va?"

" bene, da te?"

" benissimo gli allenamenti stanno dando i loro frutti al nostro prossimo incontro dubito arriverete al primo set integri" disse con un ghigno in volto. Non lo facevo così sicuro di sé.

" anche noi siamo migliorati, la prossima volta vi batteremo stanne certo"

" lo spero. Che ne dici di andarci a mangiare un gelato? Conosco una gelateria qui vicino, la migliore di tutta Tokyo!" Disse euforico.

" certo!"

Camminando verso la gelateria parlammo del più e del meno. E appena arrivati in gelateria io presi un cono al gusto fragola e limone, mentre lui lo prese alla menta e cioccolato. Poi ci andammo a sedere ad un tavolo libero della gelateria.

i love you....? // KagehinaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora