ricordo doloroso

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Kageyamas pov:

L'uscita con oikawa fu meglio di come me l'aspettassi. Abbiamo mangiato del cibo a un bar e poi abbiamo chiacchierato fino a tardi, cosa che non é da me però qualche volta fa bene cambiare no?

Stavo andando a casa. La mia abitazione é vicina alla scuola e quindi non ci misi tanto ad arrivare.

Accesi le luci, mi tolsi le scarpe e come al solito nessuno era a casa per accogliermi. É normale per uno che vive da solo, però io non mi ci abituerò  mai.

La mia famiglia era molto particolare. Mio padre mi abbandonò all'età di 5 anni e mia madre morì durante il mio primo anno alle medie. Tenevo molto a lei e ci tengo tutt'ora, per me é stata molto dura da superare la sua perdita. Però ora me ne sono fatto una ragione. D'altronde non posso tornare indietro nel tempo per evitare che avvenisse l'incidente....

Flashback

....

Oggi é un giorno come tanti, sono a scuola e mi sto allenando con la mia squadra. Oikawa-San, un mio senpai dell'ultimo anno, sta parlando animatamente con iwazumi il suo migliore amico. Non faccio in tempo a distogliere lo sguardo dai due che iwazumi tira un pugno in testa a oikawa che si butta a terra dolorante in senso di resa.

Avvolte quei due non li capisco, sono amici eppure la violenza fisica e psicologica non manca mai tra i due, sarebbe preoccupante se uno dei due fosse troppo gentile con l'altro. La loro amicizia è strana, ci sono volte in cui vanno d'accordo su tutto mentre altre invece sembrano cane e gatto.
Non riuscirò mai a capirli.

" potete riposarvi per un po, avete fatto un buon lavoro" disse il coach facendoci girare verso di lui per far capire che lo stavamo ascoltando.
Così andai nello spogliatoio per prendere la mia borraccia d'acqua.
Era così rinfrescante bere che mi fece ritornare le energie in un baleno.
Ma proprio quando avevo già sistemato la borraccia nello zaino e stavo per uscire dallo spogliatoio il mio cellulare squillò.

Di solito nessuno mi chiama mai a quest'ora, che strano....

Senza badare al mio sesto senso, riaprii lo zaino e cercai il telefono nella tasca in cui lo metto sempre.
Così lo presi in mano e notai che chi mi stava chiamando era un numero d'emergenza. Allarmato, risposi subito alla chiamata.

" Lei é kageyama tobio?" Chiese una voce maschile e sconosciuta dall'altro capo del telefono.

" s-si, chi é lei?" Chiesi titubante.

" sono un medico del reparto ricoveri, e devo informarla di una cosa che riguarda sua madre..."

La mamma? Le é successo qualcosa?!?

" le é successo qualcosa?!?" Chiesi allarmato dalla sua affermazione

" beh... direi proprio di si, mi dispiace dovergielo dire ma....... sua madre ha avuto un'incidente stradale e purtoppo siamo arrivati troppo tardi.... mi dispiace tantissimo.... le faccio le mie condoglianze"

M-morta?
I-i-incidente?!?

" é u-uno scherzo spero...." chiesi senza pensare con chi stessi parlando

" Mi dispiace molto...."

N-non é possibile.... NO NON É POSSIBILE
COME PUO ESSERE?!? LEI NON PUO ESSERE MORTA!!!
É TUTTA COLPA MIA NON AVREI MAI DOVUTO LASCIARLA DA SOLA A QUEST'ORA FORSE LEI-

" Mi dispiace kageyama, e ancora condoglianze.." Furono le uniche cose che quel medico riuscì a dirmi, dopo aver fermato il mio fiume di pensieri. Sentii poi dopo che aveva riattaccato la chiamata.

" NOOOOOOOO!!! CAZZO NON É POSSIBILE!!" diedi un pugno al muro, e sentii un dolore atroce alle nocche.

Ma non era nulla in confronto a quello che stavo provando dentro in quel momento.

i love you....? // KagehinaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora