Lyra Cassiopea Black, Harry Potter e i suoi amici dovranno affrontare un viaggio nel passato di nuovo.
Dovranno far vedere ai studenti, professori e famiglie del 1975 i film della loro vita.
Lyra, conosciuta per la ragazza che non era sopravvissuta...
La scena cambia di nuovo. Harry entra in casa, non fa in tempo ad entrare nella sua 'stanza' che viene afferrato per i capelli e sbattuto contro il muro.
"TOGLI LE MANI DA MIO/NOSTRO FIGLIO!" Urlarono in contemporanea James e Lily. "Nostro figlio, James. È anche il mio" Lily si girò, guardando male James.
"Che cos'è successo?" Urla Vernon riferendosi all'incidente successo un memento prima con Dudley. "Ah! Lo giuro, non lo so! Un minuto prima c'era il vetro, e poi è sparito, come per magia!" "Non esiste quella robaccia! La magia." Disse allontanandosi, dirigendosi verso la cucina.
"ROBACCIA?!" Urlò Bellatrix, facendo girare tutti in allerta "La magia è una benedizione, che nessun stupido magonò può comprendere! Robaccia, che insolenza!"
Un giorno passa, Zio Vernon aprì come al solito il giornale e Dudley picchiò il tavolo con il bastone di Snobkin, che ormai portava dappertutto. Si udì uno scatto, quello della cassetta delle lettere, e il lieve tonfo della posta che cadeva sullo zerbino. "Vai a prendere la posta, Dudley" disse Vernon da dietro il giornale.
"S-sto sognando?" Chiese Sirius al suo gruppo "vi prego datemi un pizzicotto". In risposta Lyra gli diede il pizzicotto richiesto, facendo saltare sul posto Sirius, preso dal dolore. "AH" urlò voltandosi verso sua figlia "perchè lo hai fatto?!" "Lo hai chiesto tu" rispose la ragazza alzando le spalle, con un sorrisetto tra le labbra.
"Mandaci Harry" "Vai a prendere la posta, Harry"
"Ok, non stavo sognando"
Harry andò a prendere la posta. Sullo zerbino c'erano tre cose: una cartolina della sorella di Vernon, Marge, che era andata in vacanza nell'isola di Wight, una busta marrone che sembrava una fattura e... una lettera per lui. Harry la fissò incredulo, nessuno nella vita gli aveva mai scritto, non aveva amici, non aveva parenti, non aveva nessuno con cui scrivere. Eppure, eccola lì, una lettera dall'indirizzo così inequivocabile da non poter essere frainteso:
Signor Harry Potter Ripostigliodel sottoscala 4, Privet Drive Little Whinging Surrey
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"Ohhh ragazzi vedremo quando aprirà la lettera!" Disse James, facendo i salti di gioia.
Harry tornò in cucina continuando a fissare la lettera. Consegnò a Zio Vernon la fattura e la cartolina, si sedette lentamente e cominciò ad aprire la busta giallastra. Vernon strappò la busta della fattura, sbuffò disgustato e voltò la cartolina. "Marge sta male" informò Petunia "ha mangiato uno strano frutto di mare..." "Papà" disse Dudley d'un tratto, "papà, Harry ha ricevuto qualcosa!" Harry stava per aprire la lettera, quando questa gli venne strappata di mano da Zio Vernon. "È mia!" Disse Harry cercando di riprendersela.
