A causa del lavoro di mio padre mi ero dovuta trasferire in una nuova città completamente diversa da quella in cui vivevo, non ero spaventata poiché sapevo che tanto peggio di così non poteva andare, non ho mai avuto amici o comunque qualcuno che volesse passare del tempo con me perciò non sarei stata male nel caso fossi rimasta sola. Il primo giorno di scuola era stato un inferno, c’erano molte ragazze che mi deridevano a causa del mio modo di vestire, solamente perché a me piace indossare vestiti larghi poiché mi fanno sentire più a mio agio. Una ragazza, forse l’unica che aveva avuto modo di parlarmi mi sembrava molto simpatica e timida, se non ricordo bene il suo nome, credo si chiami Rosé o almeno così mi ricordo.
Purtroppo i giorni passavano con una lentezza che non avevo mai visto in tutta la mia vita, sembrava che fossi entrata in uno stupidissimo loop infernale: mi sveglio, vado a prendere il pullman per andare a scuola, entro in classe, vengo presa in giro dalle mie compagne, torno a casa, pranzo, studio, vengo presa in giro sulla chat di classe, piango, vado a dire a mia madre che non ho fame e vado a letto. Tutti giorni la stessa routine, nessun cambiamento, una dannatissima vita monotona.
Anche oggi era un comune giorno settimanale durante il quale andai a scuola. Mi ero svegliata come sempre alla stessa ora per evitare di perdere il pullman, però nonostante tutto ero in ritardo. Ma cercai di fare il più veloce possibile però era tutto inutile poiché camminando continuavo a perdere tempo ammirando il paesaggio che mi circondava. Arrivai alla fermata e notai che il pullman era già passato, così decisi di aspettare quello successivo. Mi misi le cuffiette ed iniziai ad ascoltare la mia playlist preferita senza accorgermene iniziai a cantare a squarciagola la mia canzone preferita. Mi girai e vidi che c'era una ragazza bellissima sorridere, mi tolsi gli auricolari e le chiesi scusa per il mio "concerto" fatto alla fermata. Lei mi sorrise e disse: «io amo quella canzone» il ché mi fece sorridere.
Arrivò il pullman e decisi come sempre di sedermi vicino al finestrino per continuare ad ammirare quel meraviglioso paesaggio che caratterizzava il mio paese: amavo osservare come il grigiore delle campagne venisse quasi coperto da quel colorito azzurrino di cui era tinto il cielo dopo il sorgere del sole.
Il pullman era pieno, c'era molta gente in piedi, notai però una ragazza, il suo viso mi sembrava familiare e la riconobbi subito: era la ragazza che prima parlava con me alla fermata era una di quelli. Decisi allora di farle segno di sedersi vicino a me e lei mi sorrise. Il suo sorriso era bellissimo, quando sorrideva i suoi occhi iniziavano a brillare.
Durante il viaggio guardavo fuori dal finestrino, era febbraio perciò le campagne avevano gli alberi spogli, era tutto così triste, il viaggio però non durò molto poiché arrivammo a scuola molto velocemente rispetto al solito.
Come vi avevo detto prima l’unica ragazza con cui avevo avuto modo di parlare fu Rosé e con il passare dei giorni diventammo ottime amiche, infatti, come ogni giorno, incontrai Rosé all’entrata di scuola: «Lisa !!!» sentii gridare e subito dopo mi ritrovai letteralmente Rosie addosso. «buongiorno anche a te» le dissi ridendo. Ci mettemmo a parlare e tra una cosa e l’altra suonò la campanella e ci avviammo verso la nostra classe. Da cosa avevo dedotto che era una comune mattinata? Beh dal fatto che neanche il tempo di entrare a scuola che il solito gruppetto di ragazze iniziò a prendermi in giro e ad insultarmi. Dopo tutto ciò io e Rosie entrammo in classe e iniziò di nuovo quella tortura. Il tempo sembrava non passare mai, la lezione era già iniziata da mezz'ora ma era come se stessimo là da ore, per fortuna ad un certo punto qualcuno bussò alla porta. La professoressa la aprì e fece entrare la preside, in quel momento tutti i miei compagni si spaventarono, poi subito dopo entrò con lei anche una ragazza. Era lei, la ragazza che avevo incontrato alla fermata. Questa mattina non avevo notato quanto fosse bella, non era molto alta, aveva i capelli castano scuro, tendenti al nero e gli occhi dello stesso identico colore. Era bellissima, non indossava la divisa però aveva una felpa oversize nera ed un paio di jeans che nascondevano il suo fisico che anche se nascosto sembrava perfetto.
«Allora ragazzi da oggi avrete una nuova compagna» tutta la classe la salutò in coro.
Lei si presentò: «Ciao, mi chiamo Jennie Kim»
Era imbarazzatissima e la capivo, anche io come lei mi dovetti presentare alla classe qualche giorno fa e anche io come lei ero molto imbarazzata.
«Allora Jennie puoi sederti lì vicino a Lisa» disse la professoressa, io la guardai con un'aria confusa poiché in questi giorni non avevo neanche notato di avere un banco vuoto accanto che però con Jennie stava per essere occupato. Lei si sedette vicino a me e mi sorrise, quel sorriso, quel dannatissimo sorriso mi scaldava il cuore, nessuno mi aveva mai sorriso in quel modo, in quel modo così spontaneo, così dolce.
«Ciao, allora il tuo nome è Lisa vero?»
«Già, mi dispiace ancora per stamattina, credo che non sia stato gradevole sentirmi cantare a squarciagola stamattina» ed ecco che mi sorrise di nuovo. Penso che non mi abituerò mai al suo bellissimo e dolce sorriso.
«Non ti preoccupare» mi disse dolcemente.
Purtroppo le lezioni dovettero proseguire però la giornata sembrava essere meno noiosa grazie a lei, durante le ore di lezione parlammo un po’ e alla fine della mattinata lei mi diede il suo numero chiedendomi di scriverle quel pomeriggio.
Come al solito tornai a casa, mangiai e mi misi a fare i compiti, verso sera decisi di scriverle però esitai molte volte perché non sapevo come iniziare la conversazione, ad un certo punto presi coraggio e le scrissi. Aspettai la sua risposta finché non vidi che era ormai tardi perciò lasciai perdere ed andai a dormire.
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Her smile lights up my life// Jenlisa
RomanceLisa è una ragazza thailandese che a causa del lavoro di suo padre si è dovuta trasferire in una nuova città completamente diversa dalla sua: Seoul. Ma sarà proprio grazie a questo cambiamento la sua vita cambierà poiché incontrerà una persona che r...