Capitolo 6

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Jennie pov.

Era una mattina come tutte le altre e mi trovavo nella mia classe, il mio banco non so come mai ma era abbastanza disordinato, Lisa se ne era tornata a casa perché aveva detto di non stare molto bene e quindi oggi ero sola. Mi sembrava strana però non ci diedi tanta importanza perché in fondo sapeva che con me poteva parlare di qualsiasi cosa, di qualsiasi suo problema.

Mentre stavo sistemando il mio banco trovai un foglio giallo sul quale c'era scritto "PER JENNIE", decisi di aprirlo e mi ritrovai una lettera completamente scritta a mano, il che era strano dato che ormai tutti scrivevano utilizzando un dispositivo elettronico ma ciò non mi importava poiché io amo le cose fatte a mano.

Aprii la lettera e iniziai a leggerla:

Jennie,

una parola, sei lettere, un nome, il nome della persona che mi fa battere il cuore.

Sei così bella, così vicina ma allo stesso tempo così lontana, sei una meta impossibile da raggiungere per una persona che come me non ha neanche il coraggio di ammettere ciò che prova per te.

Non smettere mai di sorridere perché il mondo con il tuo sorriso diventa migliore, io divento migliore ogni volta che ti vedo, ogni volta che le tue labbra ne formano un bellissimo sorriso, ogni volta che vedo i tuoi occhi brillare e so che non brillano per me. Nonostante questo però non posso evitare di diventare ancora più dipendente da te, dai tuoi occhi, dalla tua risata così dolce e contagiosa.

In questi anni ho sempre pensato che la mia esistenza non avesse significato, ma quando sei entrata tu nella mia vita, ha iniziato ad avere tutto più senso.

I tuoi occhi racchiudono tutto ciò di cui io ho bisogno, mi basterebbe poterli ammirare per ore e mi sentirei completa.

Leggendo quella lettera sentii il mio cuore sciogliersi parola dopo parola e senza neanche accorgermene iniziai a sorridere come una deficiente ma in quel momento non mi importava. Quelle parole, quelle dolci parole mi avevano fatta sentire speciale e questo perché avevo capito che forse nel mondo c'era qualcuno che mi trovava interessante.

Uscita da scuola mi diressi da Lisa per vedere come stava, entrai a casa sua e la vidi più sana che mai e allora le chiesi come mai aveva deciso di uscire prima ma lei iniziò a fissare il pavimento rimanendo in silenzio. Decisi allora di rimanere a casa sua per un po'e, come ogni giorno, ci divertimmo.

All'interno di quelle mura rimbombavano solamente le nostre risate ma, dopo aver passato letteralmente tutto il pomeriggio con lei, me ne tornai a casa.

Nella mia testa risuonava solamente un pensiero: QUANTO MI FACEVA STARE BENE QUELLA RAGAZZA!! 


Her smile lights up my life// JenlisaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora