La cena

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Una donna le si avvicinò, mise due dita sotto al mento della giovane e la fissò intensamente negli occhi, e Anna non poteva fare a meno di cercare di non piangere di nuovo davanti a quelle arpie assetate del suo sangue.
X:"Dayana, quindi lei è la puttanella che ti ha dato Elinore eh? Beh è molto magra però tu sei un'ottima cuoca e potresti farla tornare a normo peso nel giro di poco. Come ti chiami?"
Anna:"M m mi chiamo Anna signora..."
Dayana le palpò il sedere in segno di approvazione.
Dayana disse a quelle donne di togliere i vestiti ai loro sottomessi (quindi compresa Anna che voleva sotterrarsi viva) e di prenderli in braccio.
Dayana tolse i vestiti alla giovane e la prese in braccio lasciandola solo con il pannolino.
La cena prevedeva:
-zuppa di pomodoro
-roast beef con patate
-torta di mirtilli con gelato( chi riconosce da dove ho preso questo menù è mitic*)
Anna non aveva per niente fame, ma non voleva essere punita davanti a tutte quelle "donne", quindi era costretta a mangiare controvoglia tutto quel cibo che ancora faceva fatica a mangiare. Era vero che era uscita dell'anoressia ma certe volte faceva fatica a mangiare alcuni alimenti in grandi quantità; a lei bastava un piatto di pasta per essere piena ed era già un traguardo se aveva mangiato tutto quel cibo davanti ai parenti che aveva conosciuto pochi giorni fa.
Il suo pensiero andò alle mamme: chissà quanto dovevano essere preoccupate, e chissà se si erano già messe a cercarle con l'aiuto della polizia.
Anna si sentiva la nausea salire ma si sforzò comunque di mangiare qualcosa per evitare qualunque tipo di punizione da parte di Dayana.
Dayana:"Piccina dai che ti imbocco io e gnam! Bravissima piccolina, adesso bevi l'acqua dal biberon che te lo tengo io, mangiamo adesso un pochino di carne e patate e una fettina di torta senza gelato, che non mi diventi un mirtillo gigante."
La sensazione del vomito era fastidiosa e insopportabile, e Anna sentiva che da un momento all'altro avrebbe vomitato tutto ciò che aveva ingerito.
Dayana:"Piccolina ho capito che stai per vomitare, e non voglio che tu lo faccia, quindi per oggi basta mangiare. Magari prima di andare a nanna ti do un pochino di latte, va bene amore?"
3,2,1... Anna ebbe un attacco di panico mentre era in braccio a Dayana, la quale senza scomporsi le fece appoggiare la testa sul petto, si alzò dalla tavola con la ragazza in braccio che stava facendo fatica a respirare e iniziò a cullarla dolcemente mentre faceva avanti e indietro per la stanza.
Che situazione imbarazzante!
Dayana:"Shhhh Anna respira profondamente dentro e fuori, dentro e fuori, bravissima cucciola. Noi abbiamo finito la cena, vuoi andare di là assieme ai tuoi nuovi amici? O preferisci restare in braccio a me mentre chiacchiero con le mie amiche? Dai amore non mordo mica. Vuoi che andiamo a nanna?"
《Pur di non avere gli occhi di tutti addosso sì》pensò Anna.
Anna implorava con lo sguardo Dayana di portarla il più lontano possibile da quelle donne, ma la donna disse che gli ospiti sarebbero andati via di lì a poco e che quindi lei avrebbe dovuto conoscere i suoi nuovi amici.
Dayana:"Su amore adesso ti porto di là, ti lego solo il ciuccio al bavero del body così lo puoi ciucciare quando sei nervosa. Ci vediamo tra poco piccina."
X:"Non è un amore? È molto timida ma vedrai che presto si abituerà a questo stile di vita. Noi andiamo perché si vede lontano un miglio che la tua piccola ha sonno, e credo che sia meglio se la porti a dormire. Buonanotte bimba bella."
Dayana:"Saluta con la manina Anna. Buonanotte care. Ci vediamo domattina, così vi racconto la sua prima notte con me."
Dopo che le donne uscirono dal portone Dayana la portò in bagno dove le tirò una sculacciata sul culo perché il pannolino era asciutto; Anna provò a dire che non ce la faceva a farla lì dentro ma Dayana non voleva sentire scuse e quindi le disse che se entro domani mattina il pannolino non fosse pieno, l'avrebbe punita.
Dayana:"Amore ora andiamo a dormire nel letto matrimoniale perché effettivamente sei stanca."
Mentre la donna si metteva una camicia da notte Anna si era già messa sotto alla coperta.
Dayana:"Cucciola ora vieni qua da me che ti do un pochino di latte nutriente. Siccome tu sei una piccolina adorabile devi prendere il latte da me. Lascia che io ti guidi."
La situazione non era delle migliori difatti Anna aveva la faccia bordeaux e sperava che tutto questo fosse solo un incubo orrendo, ma era la cruda realtà.
Dayana le mise il capezzolo in bocca e le disse di succhiare finché non si fosse addormentata per bene.
Anna succhiava e intanto sperava di non vomitare.
Dayana:"Piccola mia ora prova a chiudere gli occhi e cerca di dormire. Vedrai che adesso dormirai bene."
Per facilitare il suo sonno la donna intonò una ninnananna; aveva la voce dolce, che ben presto fece chiudere gli occhi alla ragazza.
Dayana:"Buonanotte piccina, ci vediamo domani mattina."
Dopo che la donna si addormentò, Anna aprì gli occhi, cercava di far in modo che la donna lasciasse la presa che stava esercitando sul suo fianco, ma era tutto inutile perché Dayana aveva una presa salda.
La giovane non aveva sonno nonostante l'orario e non se la sentiva di girarsi dalla parte di Dayana perché temeva che potesse abusare di lei ad esempio.
Erano ormai le 6 del mattino e Anna era ancora sveglia, quando sentì che Dayana fece un movimento con un braccio per stringerla a sé e nel mentre metteva una mano nel pannolino per controllare che fosse bagnato.
Dayana mormorava nel sonno frasi sconnesse del tipo "Ti punisco oggi" "Mhhh preparati ad avere il culetto rosso."
Merda! Anna stava tremando dalla paura perché non ce la faceva a svuotarsi nel pannolino, soprattutto se obbligata.
Si rannicchiò verso la fine del letto matrimoniale, ma una mano l'afferrò per una caviglia e Dayana la strinse a sé rischiando di togliere il respiro.
Dayana:"Piccolina ma dove vai?? Tu non puoi scappare da me, perché tu se provi a fuggire poi ti ritrovi con il culetto rosso, cosa che dovresti già avere perché hai il pannolino completamente asciutto, ma mi sento buona e ti lascio tempo fino a dopo pranzo per riempirlo altrimenti ti faccio un clisterino, ti sculaccio e poi ti faccio tenere il pannolino pieno fino a domani prima di andare a letto. Adesso dormi piccola che è presto."
Cazzarola, Anna doveva assolutamente trovare il modo di fare almeno la pipì in quel coso ma non sarebbe stata una cosa facile.
*skip time di 3 ore*
Dayana:"Amore sveglia che è mattina. Buongiorno cucciola. Andiamo giù in cucina che prima mangio uno yogurt e poi ti do il latte. Stanotte hai fatto un pochino la monella e sappi che questa cosa non mi è piaciuta affatto, ma te la faccio passare solo perché era la prima notte. Ora ti do il latte perché oggi vengono le mie amiche a discutere di lavoro e poi pranzano qua con noi."
Anna pensò che era meglio tentare la fuga il più presto possibile; iniziò a cercare con lo sguardo se ci potevano essere delle telecamere che potessero riprenderla mentre avrebbe tentato di evadere da una delle finestre del piano terra visto che il portone della porta d'ingresso si trovava esattamente di fronte alla sala da pranzo.
Dayana:"Amore perché ti guardi attorno?? Se stai cercando di tentare di scappare devi sapere che io ho molte amiche qui, che sorvegliano casa tua."
Ma quella donna aveva il superpotere di leggere nella mentre degli altri?!
Dayana mangiò uno yogurt al pistacchio, prese la ragazza in braccio, si sganciò il gancetto del reggiseno e diede il latte ad Anna.
Suonarono al campanello, e Dayana disse che era aperto.
Carmen:"Buongiorno piccolina, hai dormito bene stanotte? La mamma è stata brava a farti dormire con lei?"
Dayana:"Questa dolce cucciola stanotte è stata brava, e adesso finisco solo di darle il latte perché ha bevuto già abbastanza. Anna amore ti lascio un momento in braccio a Carmen che vado a farmi una doccia. Carmen se fa la monella, basta che le tiri una sculacciata che poi il resto gliele do io. A dopo piccolina."
Dayana mise Anna in braccio a Carmen, la quale appena la appoggiò sul divano mentre con una mano la teneva ferma e con l'altra le passava una mano in mezzo ai capelli cercando di calmare la ragazza perché era in preda al panico e si sentiva a disagio per essere in mezzo a quelle donne che osservavano attentamente ogni suo minimo movimento.
Tornò Dayana che si era vestita con un maglione di lana azzurro, dei pantaloni di tuta e delle pantofole nere.
Dayana:"Piccolina che cosa succede? Perché stai piangendo? Dai vieni qui dalla mamma che ti coccola un po' e poi ti tiene in braccio mentre lavora."
Anna si dimenava perché non voleva stare in braccio a quella donna ma una sculacciata non tardò ad arrivare. Dayana la afferrò per un polso e se la sistemò tra le braccia mentre faceva avanti e indietro, tenendo la testa di Anna appoggiata sul petto per farla sentire al sicuro.
Anna:"T t ti prego.. voglio tornare a casa mia.."
Dayana:"Amore di mamma ma tu sei di mia proprietà! Tu mi appartieni! Elinore ti ha data a me! Io sono buona e morbida ma se mi fai perdere la pazienza non ci metto nulla a diventare cattiva!! Tu sei mia!"
Anna tremava e piangeva cercando di farsi sentire il meno possibile.
Dayana tornò ad usare un tono di voce dolce, stampò un bacio sulla fronte della ragazza e assieme alle sue amiche si diressero verso uno studio.
Carmen:"Guardate ha le guanciotte rosse, non è un amore?"
X:"È bellissima quando arrossisce. Vorrei averla io in braccio a me. Dayana
posso tenerla in braccio?"
Dayana annuì.
Dayana:"Eccola Amelia ora devi solo passarle la mano in mezzo ai capelli; ho notato che questa cosa la rilassa molto. Piccina noi adesso dobbiamo parlare di affari, perché tu intanto non vai nel box in camera a giocare un pochino con le costruzioni? Amelia ti va di portarla e stare un po' con lei?"
Amelia annuì, si alzò in piedi con la ragazza tra le braccia, e la adagiò dentro al box.
Anna:"Ti prego Amelia, fammi uscire di qui..."
Amelia:"No! La tua mamma si arrabbia! Anzi. Adesso la chiamo. Dayana! La piccola mi ha chiesto di farla uscire!"
In meno di tre secondi e Dayana era nella stanza con il fiato corto e la faccia incazzata.
Dayana:"Piccola puttanella lo sai che non devi uscire dal lì?! Ora dobbiamo pranzare, quindi vedi di fare la brava bimba altrimenti ti sculaccio. Ehi amore non sono arrabbiata con te, voglio solo che tu capisca il tuo errore. Capito cucciola?"
Anna:"Sì padrona.."
Dayana:"Per pranzo ti ho preparato della pastina con l'omogeneizzato al pollo e l'acqua è nel biberon, quindi devi succhiare la tettarella."
Se l'aspetto della pastina non era dei migliori il sapore era quasi vomitevole; Dayana dopo essersi sistemata la ragazza sulle gambe iniziò ad imboccarla con un cucchiaino facendo delle porzioni piccole in modo che Anna non soffocasse.
Carmen:"Piccola lo sai che ho un regalo per te? È un ciuccio nuovo, rosa, con la faccia di Aurora disegnata. E per tua mamma ho preso delle tutine e dei body graziosi perché ti vesta con questi."
Dopo pranzo Dayana portò la ragazza in bagno, la adagiò sul fasciatoio e Anna fece appena in tempo a fare la pipì per paura di un clistere.
Dayana:"E la popò perché non l'hai fatta? Ho capito che con te ti devo stimolare la sotto per farti liberare. Ehi Anna ti prometto che non farà male, darà solo un po' fastidio."
La donna si oleò l'indice e inserì il dito nel buco della ragazza, che cacciò un grido di dolore misto al fastidio e alla vergogna.
Dayana:"Coraggio amore falla uscire,così, bravissima piccolina! Era così difficile? Adesso ti cambio, poi ti porto a letto, perché essendo tu una bambina piccola devi fare la nanna pomeridiana."
Dopo averle messo un pannolino pulito per la ragazza era l'ora di andare a letto.
Dayana:"Buon riposo BabyGirl. Ci vediamo tra un'oretta."
Anna anziché dormire appena la donna uscì dalla stanza si mise a pensare ad un modo per scappare senza farsi vedere così si ricordò che nello zaino che aveva sempre con sé conteneva al suo interno una corda che utilizzava con Sara per scappare dall'orfanotrofio; così la annodò con precisione alla finestra e cominciò a scendere per tentare la fuga.
Appena toccò terra si mise a correre verso il cancello della casa, lo scavalcò senza fatica e si diresse verso casa.
Stava però andando tutto troppo bene perché dopo qualche minuto che correva veloce, sentì urlare il suo nome da Dayana! Cazzo l'avevano scoperta!
Dayana:"Fermati!! Appena ti prendo ti faccio il culetto rosso!!"
La giovane aveva il cuore in gola e cercava di correre più veloce che poteva, ma andò a sbattere contro una figura abbastanza formosa che la afferrò per i capelli tenendola ferma!
Amelia:"Piccola ma perché sei scappata?!?! Ora la mamma ti punisce per bene!"
Dayana appena arrivò le diede una sberla forte e Anna si mise a piangere.
Dayana:"Preparati alla punizione che sarà lunga!!"
Anna:"M m mi dispiace padrona..."
Dayana:"Dispiace a me doverti mostrare il mio lato più brutto. Ma non mi lasci altra scelta. Io vorrei solo coccolarti e spupazzarti ma tu fai la monella. Se fai la brava bimba durante la punizione ti coccolo per il resto della giornata."
La prese in braccio e la portò dentro casa, le tolse il pannolino e i vestiti lasciandola nuda.
Dayana andò al piano di sopra e tornò al piano di sotto con un frustino da cavallo, lo fece strisciare sulle gambe della giovane che stava per piangere dalla vergogna e iniziò a colpirla su tutto il corpo tirando i colpi alla cieca.
Dopo quasi un'ora Anna aveva le braccia e le gambe bordeaux.
Dayana:"La punizione sta per finire. Vieni qua sulle mie ginocchia. Dimmi Anna perché ti sto punendo?"
Anna:"Ho cercato di scappare, p p padrona."
Dayana:"Quante sculacciate pensi che ti debba dare??"
Anna:"20 padrona."
Dayana:"Facciamo 25! Ritengo che 20 siano poche vista la gravità della tua azione."
SPANK!
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Dayana:"Le ultime 10 te le do con il paddle."
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Anna era in un fiume di lacrime, singhiozzava e piangeva per la vergogna più che per il dolore.
Dayana le mise della crema per far passare il dolore, la rivestì e iniziò a spupazzarla come un peluche, dandole dei bacini sulle braccia che pizzicavano, e le disse che era stata brava durante la punizione quindi l'avrebbe coccolata per il resto della giornata.
Dayana:"Cucciola adesso facciamo le coccole per tranquillizzarti, poi prepariamo la pappa, guardiamo un cartone mentre mangiamo, facciamo il bagnetto e poi andiamo a nanna. Le mie punizioni sono sempre pesanti fisicamente quindi non devi preoccuparti a dirmelo. Stanotte ti volevo far dormire nella culla ma dato che ti ho punita dormi con me nel lettone."
Anna:"M m mi dispiace p p padrona... non cercherò mai più di scappare.."
Dayana:"Quindi dovevo arrivare alle sculacciate per fartelo capire? Ora che lo so, gradualmente inserirò dei bellissimi oggetti come la spazzola, il paddle che hai conosciuto oggi, la bacchetta e tante altre cose."
Il resto del pomeriggio trascorse tra piccoli puzzle, giochi con le bambole e Karaoke con canzoni dei cartoni animati.
Erano le 19 e Dayana aveva in braccio Anna che aveva in bocca il ciuccio mentre la donna preparava la cena per entrambe.
Spazioooooooo!
Sono sempre viva e questo capitolo è stato difficile da scrivere perché appena lo rileggevo cambiavo idea quindi ci ho messo di più.
Prossimo aggiornamento a 5 voti e 8 commenti.
Ciaooooo

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