Erano passati tre giorni da quando Anna era stata dimessa dall'ospedale dopo essere guarita dalla febbre e in quei tre giorni aveva ricevuto le visite di parenti e amici che non le facevano mancare nulla.
Anna si svegliò agitata perché sapeva perfettamente che il giorno dopo ci sarebbe stata la sentenza per la sua custodia e aveva paura a rivedere Elinore e le altre donne in tribunale, così per non pensarci si alzò dal letto e scese al piano di sotto per fare colazione e trovò in cucina i suoi amici.
Lola:"Ben svegliata tesoro vuoi un cappuccino per colazione?"
La ragazza fece segno di sì con la testa e sbadigliò salutando i suoi amici.
Anna:"Ragazzi va a finire che vi farete sospendere se continuate a venire qua invece che essere a scuola."
Nicole:"Tu non ti devi preoccupare per noi, al massimo verremo bocciati."
Enzo:"E poi oggi andiamo a correre al parco,vieni con noi? Sono già due giorni che tiri il pacco."
Lola:"Per me puoi andare,basta che non sudi troppo perché domani alle 9 spaccate abbiamo la sentenza per il tuo affidamento e ci devi essere anche tu per parlare."
Anna:"Va bene vengo ma sono fuori allenamento perciò non contate troppo su di me."
Jay Jay:"Nah non ti preoccupare, io è da tre giorni che non corro perché ho dovuto studiare per quella bagarospa di chimica."
Lola rise e diede il cappuccino ad Anna e dopo averlo finito decise di andare a vestirsi per andare a correre con i ragazzi.
Nicole:"Corriamo poco perché siamo tutti quanti fuori allenamento e tu Anna se ti ammali ti faccio fuori perché ormai sei dei nostri e col cazzo che torni da quelle troie. Quindi appena senti che stai sudando ti accompagniamo a casa, ti fai una doccia calda e ti cambi i vestiti intesi?"
Anna:"Sissignor capitano."
Jay Jay:"3,2,1 viaaaaaaaaaa!"
Anna si trovò quasi subito indietro rispetto al gruppo perché era da troppo che non correva ma era decisa a recuperare il ritmo così accelerò la corsa e si trovò per prima con gli altri che le tiravano dei nomi.
Dopo 10 minuti Anna sentiva il sudore che si stava asciugando e urlò"tregua casa", così con i suoi amici tornò a casa e si fece la doccia per non ammalarsi di nuovo; dopo la doccia si mise sul letto a guardare le notifiche sul cellulare leggendo i messaggi dei suoi amici che la ringraziavano per aver corso con loro.
Qualcuno bussò alla porta ed era Lola.
Lola:"Tesoro posso entrare?'
Anna acconsentì facendole spazio sul letto così la mamma si sedette e iniziò a chiederle se fosse pronta per il giorno dopo.
Anna:"Sinceramente ho paura a rivederle dopo ciò che mi hanno fatto...ma so che è una paura che dovrò sconfiggere prima o poi perciò sono determinata a parlare domattina in tribunale."
Lola la abbracciò dicendole che era una ragazza fortissima e che lei e Maurizia erano fiere di lei e di Sara.
Lola:"Vieni che è pronto il pranzo."
Scesero al piano di sotto dove trovarono Maurizia che stava per lanciare un cuscino in faccia a Sara e quest'ultima che stava per scoppiare a ridere, così Lola chiese che cosa fosse successo e Maurizia disse che era riuscita a prendere sotto il gatto dei vicini Errol che si trovava per sbaglio sotto alla macchina nel momento sbagliato.
Lola:"Cosa dice la signora Twigg?"
Maurizia:"Che volevano farlo sopprimere perché era diventato ormai cieco e sordo, ma per distruggere i nostri panni ci vedeva benissimo a quando pare!"
Tutte e quattro si misero a ridere e si sedettero a tavola per pranzare con della pasta zucca e salsiccia che da quando le due sorelle l'avevano assaggiata per la prima volta qualche giorno prima se ne erano follemente innamorate, ma Anna mangiò poco perché al pensiero della sentenza del giorno successivo le era andata via la fame e sia le mamme che Sara se ne erano accorte.
Maurizia:"Anna so che hai paura per domani ma ti prego mangia ancora due forchettate di pasta e poi vai a riposarti un po'. Stanotte ti abbiamo sentita andare diverse volte in bagno a rigettare e siamo seriamente preoccupate per te. Non te ne facciamo una colpa perché anche noi abbiamo paura per domani ma dobbiamo essere unite e forti tutte noi 4, perciò coraggio ancora due forchettate e poi vai a dormire un po' che nel pomeriggio arrivano i parenti per farti un saluto e per prendere un tè."
Sara:"Ti prego non ammalarti di nuovo....te lo chiedo con il cuore in mano..io ti voglio un mondo di bene ma non voglio perderti per sempre..."
Anna in quel momento scoppiò a piangere perché si sentiva tremendamente in colpa se stava facendo preoccupare la sua famiglia, così nonostante il pianto riuscì a finire il piatto di pasta beccandosi i complimenti delle mamme e di sua sorella.
Lola:"Coraggio vai un po' a dormire che prima sei andata a correre."
Maurizia:"Oh questa è una splendida notizia! A proposito con Enzo come va?"
Anna:"Prima che mi prendessero mi aveva detto che gli piacevo e gli avevo detto che prima avrei voluto conoscerlo meglio. Ma voi come lo conoscete?"
I volti delle mamme si fecero cupi e così presero un respiro profondo cominciando a raccontare come conoscevano Enzo.
Lola:'Noi e i genitori di Enzo eravamo molto amici quando eravamo a scuola, facevamo tutti noi parte della squadra di corsa e ogni giorno andavamo a correre per vincere quante più gare possibili; dopo aver preso il diploma abbiamo continuato a restare amici e anzi io e Maurizia all'epoca uscivamo già per conoscerci meglio finché un giorno Monica ci disse che aspettava un bambino e fu una grande festa per loro.
L'unico problema era Elinore che ogni tanto usciva con noi e già all'epoca parlava del suo sogno di diventare una Mommy ma noi la prendevamo in giro così lei smise di uscire con il nostro gruppo.
Appena nacque Enzo io e Maurizia ci eravamo messe insieme e così io gli ho fatto da madrina di battesimo mentre suo nonno il padrino, così Enzo cresceva e intanto Monica e Klaus lo portavano sempre fuori con loro quando facevamo le rimpatriate del gruppo.
Un giorno ci dovevamo incontrare al parco per fare una corsa prima che Monica e Klaus si sposassero, così ci siamo incontrati al parco e li abbiamo aspettati per ore,li abbiamo chiamati tante volte ma non rispondevano al telefono finché non ci hanno chiamato i nonni dicendo che avevano avuto un incidente ed erano morti sul colpo, così siamo corsi in ospedale e abbiamo visto le loro salme.....quel giorno una parte del nostro cuore si è spezzata perché sapevamo che Enzo aveva solamente i nonni, così ci siamo promessi che li avremmo aiutati in caso di difficoltà, per questo Enzo ci conosce e noi speriamo vivamente che vi conosciate meglio perché è un ragazzo dal cuore d'oro."
Anna senza dire nulla si diresse in camera da letto per riposarsi un po' vista la nottata passata in bianco e il racconto della vita di Enzo.
Si mise sul letto e aprì le notifiche del cellulare dove lesse un messaggio da parte di Enzo che le chiedeva quando sarebbe tornata a scuola.
Anna:"Non lo so ancora ma spero presto, intanto volevo dirti grazie per la corsa di oggi, in più volevo chiederti se ti va di uscire domani pomeriggio dopo la mia sentenza sempre che vada bene."
Enzo:"Certamente mia cara, domani ti porto in un posto che per me è speciale e ha a che fare con le tue mamme.
Adesso però riposati che oggi ti abbiamo fatta scaricare parecchio, a domani principessa e in bocca al lupo per la sentenza; appena finisci scrivi sul gruppo così facciamo festa! Perché per noi tu sei importante, ricordatelo sempre. Tu per noi sei come una sorella e se avrai bisogno di un rifugio, le nostre case saranno sempre pronte ad accoglierti."
Anna:"Grazie mille del bel messaggio, adesso vado a riposarmi perché sono ko. Ci sentiamo domani."
Dopo aver invitato il messaggio mise il telefono sul comodino, si mise sotto alle coperte e si addormentò profondamente.
Dopo qualche ora sentì la vocina di Sara che le diceva di svegliarsi che di sotto ci stavano i parenti per un tè, così Anna si alzò dal tepore delle coperte, andò in bagno per sciacquarsi la faccia e scese di sotto dove trovò i nonni che stavano facendo una sorta di pronostici per la sentenza del giorno dopo.
Laura:"Io quoto che vinciamo noi."
Carlo:"Secondo me quelle sono piene di soldi e vincono loro. Scommetto 20 €."
Carlo:"Io ne scommetto 50 che vinciamo noi."
Carla:"Io ne scommetto 10 che perdiamo la sentenza e Anna."
Nonno Beppe era in silenzio in un angolo e fumava la sua pipa, fece un segno ad Anna di avvicinarsi e prese parola quando la giovane fu abbastanza vicina a lui.
Beppe:"Io non scommetto sul destino di nostra nipote perché se dovessimo perderla per sempre saremmo rovinati. Lo so che sembro il solito rompiballe ma scommetto un caffè e basta. Detto questo Anna sembri molto denutrita, spero che mia figlia cucini a sufficienza per sfamarti."
Anna:"Sono entrambe molto brave a cucinare ma sono io che sto avendo un po' di problemi con il cibo, tornerò a mangiare solo dopo la sentenza. Mi dispiace se non sono la nipote perfetta ma ho passato 4 lunghi anni da anoressica avendo solo l'aiuto di mia sorella e lo so che sono troppo magra e sottopeso. Per il momento la mia mente e il mio corpo non vogliono ricevere cibo ma solo acqua perché a causa dei traumi che ho faccio fatica a mangiare. Detto questo lo so che facevate pronostici per domani ma nel caso torni da quelle arpie, voi perdereste me e un mucchio di soldi. Io ce la sto mettendo tutta per non ricascare nell'anoressia ma è complicato."
Dopo aver parlato fece per andare di nuovo in camera per piangere ma le nonne la trattennero per un braccio per abbracciarla tra le lacrime dicendole che avevano paura di perderla, che era una nipote molto coraggiosa e che ce l'avrebbero messa tutta per sostenerla in ogni sua scelta.
Mamma:"L'acqua per il tè è pronta, vieni Sara che ho comprato il tuo tè preferito."
Sara arrivò con una torta in mano e la appoggiò sul tavolo di fronte a sua sorella che non capiva.
Sara:"Ho fatto questa torta per te perché è la tua preferita, stavolta l'ho cotta bene e non è cruda come le altre volte. Prendine un pezzetto e dimmi com'è."
La ragazza ne prese un pezzo, lo mise in bocca e si mise a fare delle facce disgustate perché era salata!
Anna:"Solo tu potevi confondere il sale con lo zucchero! È salatissima! Ma miseriaccia ladra devo bere almeno due litri d'acqua per togliermi il sapore di sale."
Mamma:'"Era uno scherzo tesoro, abbiamo preparato dei muffin al cioccolato perché ci è venuto in mente solo dopo averla cotta che avevamo messo il sale."
Mommy:"E pensare che sto per sposare una pasticciera!"
Mamma:"Chi è che ha insistito per prendere due contenitori del sale e dello zucchero uguali? Di certo non sono stata io."
Mommy:"Io ricordo che a te andava bene. E poi lo sai che li abbiamo presi perché stanno bene con il colore della cucina."
Lola si avvicinò a Maurizia e la zittì con un bacio sulle labbra e così le due donne si misero a limonare davanti ai parenti e alle due sorelle che ridevano a crepapelle.
Sara:"Un po' di contegno no eh?"
Mamma:"Dai che era uno scherzo. Anna che tè vuoi?"
Anna:"Bergamotto grazie."
Carla:"Ho portato i miei biscotti fatti in casa, ne vuoi un po?"
Anna ne prese due, così si avvicinò anche nonna Laura che le diede tre pasticcini,Beppe le diede del tabacco ma le mamme lo sgridarono perché non volevano che Anna fumasse e Carlo le diede un sigaro di cioccolata.
Carlo:"Oggi ho iniziato a preparare il ragù per domani perché sento che vinceremo. Al massimo farò scongiuri e spergiuri affinché quelle sottospecie di donne non si presentino alla sentenza."
Mommy:"Papà direi di smetterla di tirare fuori l'argomento sentenza davanti ad Anna,perciò basta."
Beppe:"Che fiscalità signori."
Mamma:"Vorrei vedere te in questa situazione di merda,adesso l'abbiamo spaventata!"
Maurizia prese per una mano Anna e la portò in bagno a calmarsi perché la ragazza stava andando in crisi per la sentenza.
Anna:"Ho paura mommy, non voglio tornare da loro! Ti prego non lasciatele vincere!"
Mommy:"Anna respira con me,dentro e fuori,dentro e fuori bravissima. Noi non vogliamo perderti e lo sai benissimo...che ne dici se adesso torniamo di là e proviamo a goderci questi momenti con i parenti?"
Anna:"Va bene..."
Sara appena vide sua sorella le corse addosso rischiando di far cascare entrambe!
Sara:"Anna andiamo a fare gli zaini che poi dobbiamo preparare il pollo con le patate."
Anna in quel momento cascò a terra mettendosi ad urlare e a piangere per la stanchezza accumulata,era in ansia ed era spaventata per la sentenza ma soprattutto aveva paura che Elinore vincesse e che la portasse via dalla sua famiglia e dai suoi amici che erano la sua ragione di vita senza le quali lei non poteva vivere.
Maurizia la sollevò da terra con delicatezza, la aiutò a lavarsi la faccia per riprendersi e la riportò in cucina dove c'erano ancora tutti i parenti preoccupati per le urla della ragazza.
Laura:"Tesoro mi dai una mano a preparare le patate assieme a tua sorella?"
Anna:'Va bene nonna."
Carla:"Ricordati che qualunque cosa accada domani, noi saremo sempre con te."
La giovane si girò verso la nonna con le lacrime agli occhi e mormorando a bassa voce disse un timido"vi voglio bene".
Dopo aver apparecchiato la tavola le due sorelle andarono in camera a fare le cartelle per poi parlare un po'.
Sara:"Anna vedrai che domani tireremo dei calci in culo a quelle arpie! Vedrai che torneranno in prigione,ne sono sicura."
Anna:"Lo spero perché sono stanca di soffrire per colpa loro,ma sono determinata a sconfiggerle perciò adesso ho bisogno di mangiare qualcosa per poter dormire in pace stanotte."
Sara le saltò addosso facendola cadere dal letto così Anna iniziò ad imprecare come una scaricatrice di porto e arrivarono di corsa su le mamme preoccupate dal tonfo che avevano sentito.
Mamma:"Tutto a posto ragazze?"
Mommy:"Vi siete fatte male? Anna hai sbattuto? Sara che cosa è successo?"
Anna:"Sara ha la grazia di un ippopotamo così mi è saltata addosso e perciò siamo cascate a terra, e sì ho sbattuto il fondoschiena ma no non sento dolore e Sara non si è fatta niente."
Le mamme tirarono un sospiro di sollievo e dissero che ormai la cena era pronta e che dovevano scendere di sotto per mangiare, così le due sorelle corsero al piano sottostante per sedersi a tavola dove il pollo e le patate delle nonne erano imbattibili, così quando tutti furono seduti e dopo aver pregato scongiurando Dio di dar pace alla loro famiglia,si misero a mangiare.
Dopo cena Anna salutò i parenti per andare a dormire,così prima di coricarsi nel letto vide che le era arrivato un messaggio dal gruppo dei suoi amici in cui dicevano che sarebbero venuti a sostenerla in tribunale e che avevano già la giustificazione pronta nel caso la scuola chiamasse le famiglie.
Anna dopo aver letto il messaggio si addormentò cadendo nel mondo degli incubi che la tennero sveglia per ore facendola crollare verso le 5 del mattino.
Mommy:"Sveglia ragazze è ora di alzarsi... La colazione è pronta. Vestitevi con dei jeans e una felpa che più vi piace. Io torno di sotto per mettere su un po' di caffè."
Sara guardò sua sorella e vide subito le occhiaie profonde che Anna aveva sotto agli occhi ma preferì non dire nulla per non spaventarla,così prese l'unico paio di jeans che aveva nell'armadio, li indossò in fretta, si mise una felpa con la scritta I love mother e poi corse a fare colazione per lasciare il tempo a sua sorella di vestirsi.
La giovane dopo aver lasciato il tepore delle coperte andò in bagno per lavarsi la faccia,si guardò allo specchio e vide le occhiaie viola sotto agli occhi,prese del correttore e le coprì per non spaventare le mamme che già erano agitate per la sentenza; dopo essersi truccata un po' prese dall'armadio un paio di jeans a zampa di elefante e ci abbinò un maglioncino di lana grigio e così scese le scale per andare a fare colazione.
Appena arrivò in cucina sentì immediatamente l'odore di caffè bruciato ma non ci fece troppo caso e si mise su del tè che accompagnò con due fette biscottate.
Era assorta nei suoi pensieri e non si accorse che le mamme e Sara stavano pregando Dio perché avessero la forza di vincere la sentenza.
Le mamme erano omosessuali credenti, infatti alla domenica andavano in chiesa perché erano state cresciute con l'insegnamento della religione cattolica da parte delle loro famiglie.
Lola:"Ti preghiamo Signore per darci la forza di lottare affinché otteniamo la custodia totale di Anna."
Anna:"Signore ascolta la nostra preghiera."
Dopo aver pregato in silenzio,tutte e 4 si fecero il segno della croce per poi sparecchiare la colazione,lavare le tazze e correre in macchina perché erano ormai erano le 8:15 e dovevano prima conoscere l'avvocato che avrebbe difeso Anna.
Durante il tragitto nessuno parlava e il silenzio regnava sovrano, e di sottofondo si sentiva Sara che aveva in mano un rosario per continuare a pregare mentre guardava sua sorella che pregava con lei; la ragazzina dopo aver pregato per un po' decise di osservare sua sorella per rendersi conto di quanto fosse cambiata perché era dimagrita parecchio da quando era tornata a casa dopo il ricovero,sulla schiena aveva ancora i segni delle frustate che dovevano essere disinfettati due volte al giorno per ancora un po' di tempo, gli stessi jeans che aveva comprato pochi mesi prima le stavano enormi e per tenerli su aveva dovuto mettere una cintura e infine il suo sguardo era sempre triste così Sara provò a ripensare all',ultima volta che aveva visto sua sorella sorridere veramente, e l'unica volta che l' aveva vista felice per davvero era stato quando le avevano adottate, per il resto i suoi ricordi erano segnati dalle urla di Anna di quando erano in orfanotrofio la direttrice picchiava sua sorella perché era stata etichettata come ribelle.
Mommy:"Siamo arrivate davanti al tribunale...mi sta venendo il cagotto,e ti pareva che doveva arrivare proprio appena scesa dalla macchina?!"
Appena furono dentro al tribunale videro immediatamente Elinore,Amelia,Lucinda,Dayana e Carmen che scendevano dall'auto della polizia; appena le donne videro la famiglia Mirani fecero per avvicinarsi ma i poliziotti glielo impedirono.
X:"Che cosa succede qua?"
A parlare era stato un uomo che non doveva avere più di 40 anni,era alto,magro,aveva i capelli tendenti al biondo,aveva gli occhi azzurri ed era vestito in giacca e cravatta, e portava una valigetta con dentro dei documenti.
X:"Sono l'avvocato Terence Hill e devo difendere la minore Anna Mirani. Chi è di voi?"
La giovane fece un passo avanti e così appena l'avvocato la vide le disse di entrare nel suo ufficio da sola che voleva parlare un po' con lei prima della sentenza.
Appena i due furono dentro, Terence chiuse la porta e disse alla ragazza di accomodarsi nella sedia di fronte a lui.
Terence Hill:"Allora Anna, immagino che tu sappia perché sei qui oggi, e volevo scambiare due parole con te prima di entrare per la sentenza del tuo affidamento; caffè?"
Anna:"Sì grazie, con mezza bustina di zucchero."
L'avvocato prese due cialde di caffè e appena i due caffè furono pronti diede la tazzina alla ragazza.
Toc toc
Terence:"Chi è?"
Y:"Sono Bud Hill."
Terence:"Entra. Bud lei è la mia cliente. Signorina Mirani lui è mio fratello Bud Hill."
Anna fece un sorriso forzato perché stava andando nel panico visto che l'uomo che era appena entrato era più grosso dell'avvocato, e mettendoli a confronto i due erano diversissimi.
Terence avendo intuito lo stato d'animo della giovane fece per parlare ma venne interrotto immediatamente da Bud.
Bud:"Terence il giudice Miller ha detto che hanno anticipato la sentenza di mezz'ora, perciò se vuoi fare la domanda alla ragazza sbrigati."
Terence:"Come mai non ero stato informato del cambio di orario? Quel vecchio di un giudice è forse invecchiato così in fretta?"
Bud:"Non lo so io sono appena arrivato e ho visto quelle donne dare una busta al giudice che non l'ha accettata. Hanno tentato di corromperlo ma lui ha detto che non voleva i loro soldi."
Anna:"Questo è un motivo in più per temerle perché sono ricche e pensano che con i soldi possano ottenere tutto, compresa la mia custodia."
I due fratelli la guardarono, e dopo qualche minuto di silenzio, Terence prese parola.
Terence:"Ho solo una domanda da porti prima di andare in aula: con quale famiglia vorresti stare? Perché questo è importante saperlo."
Anna:"Vorrei stare con Maurizia e Lola perché con loro c'è anche la mia sorellina Sara."
Terence:"Molto bene. Tu starai vicina a me. Sei pronta?"
Anna disse di sì.
Mentre si avviavano verso l'aula della sentenza a Terence squillò il cellulare.
Terence:"Come siamo dall'altra parte del tribunale?! Ma questi cambiamenti di programma da dove saltano fuori?! Arriviamo di corsa! Ma che non succeda mai più!!
Bud hanno modificato anche il luogo della sentenza. Se quelle donne vogliono ottenere la tua custodia Anna, dovranno vedersela con me."
Si misero a correre e dopo quasi 10 minuti erano davanti all'aula della sentenza, così Bud aprì la porta per permettere a suo fratello e alla giovane di prendere posto.
Giudice Miller:"Avvocato Hill, come mai questo ritardo?"
Terence:"Perché non sono stato informato del cambiamento dell'orario e del luogo."
Anna sentì Elinore ridacchiare in sottofondo.
Giudice Miller:"Molto bene signore e signori: siamo qui per procedere a dare la custodia totale della minorenne Anna, per la quale si sono resi disponibili le signore Mirani e la signora Elinore con l'aiuto di alcune persone. Confermate questo?"
Mommy:"Sì lo confermo."
Elinore:"Sì."
Giudice Miller:"La parola all'avvocato Hill."
Terence:"Vostro Onore secondo quanto riportato dalle Signore Mirani, loro avevano adottato qualche mese fa le due sorelle Anna e Sara, dopo che erano state abbandonate in orfanotrofio dalla Signora McLaren, la quale ha dichiarato di averle adottate ma dopo sole due settimane le ha riportate in orfanotrofio lasciandole al loro destino di orfane.
Quando Anna è entrata nell'adolescenza è cascata nell'anoressia, che l'ha quasi uccisa facendola arrivare a pesare 33 chili."
Giudice Miller:"La parola all'avvocato Woods."
Woods:"Vostro Onore la mia cliente Elinore ha svolto un test genetico che ha confermato il fatto che lei è la madre biologica della ragazza,così l'ha portata a casa con sé per qualche giorno ma la ragazza è una ribelle e così è stata punita con delle frustate che poi si sono infettate, così la ragazza è stata portata con urgenza in pronto soccorso per via di una febbre che la faceva delirare."
Giudice Miller:"Questo è gravissimo signora McLaren,lei si rende conto che ha quasi ucciso sua figlia utilizzando questo metodo barbarico? E pensare che mi sembrava pentita e decisa a prenderla in custodia. La giuria si riunisce per deliberare."
Tutti quanti uscirono dall'aula del tribunale, aspettando che il giudice con gli avvocati decidessero a chi andava la custodia di Anna.
Dopo mezz'ora vennero richiamati tutti dentro, e appena il giudice fece il suo ingresso,Anna sentì il cuore in gola.
Giudice Miller:"La giuria ha deciso che la custodia della minorenne Anna andrà alle signore Mirani. La corte si scioglie."
Anna non poteva crederci!! Avevano vinto la sentenza!!
Uscì dal banco dove era seduta e corse ad abbracciare le mamme e sua sorella che erano scoppiate a piangere dall'emozione di poterla riportare a casa!
Finalmente dopo tante tribolazioni questo incubo era finito!
La famiglia Mirani si avvicinò all'avvocato Hill per stringergli la mano e per ringraziarlo per aver parlato in modo che potessero ottenere la custodia totale di Anna.
Terence:"Ho fatto solo il mio dovere di avvocato, congratulazioni per la custodia.
Io adesso devo andare,arrivederci."
Spazioooooooooooo!!
Finalmente ho trovato il momento per riprendere la storia in mano,scusate se sono sparita per tanto tempo ma mi sono voluta prendere una pausa da Wattpad perché avevo bisogno di staccare la spina.
Allora che ve ne pare di questo capitolo??
Prossimo aggiornamento a 10 voti e 11 commenti.
Ciaooooooo!!!
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Le Orfane
FanfictionAnna e Sara sono due sorelle adolescenti anni, vivono in orfanotrofio da quando Anna aveva 6 anni. Nessuno le vuole ma se qualcuno le adottasse? Come cambierà la loro vita? Leggete per scoprirlo!