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Dopo quel giorno ci siamo visti parecchie volte, ma sempre in università e senza nessun rancore da parte di nessuno dei due. Ci siamo parlati un giorno, capendo che nessuno dei due era in cerca di una storia. Ci fumiamo spesso una sigaretta insieme, passando parecchio tempo in biblioteca o in aula studio.

Tra una cosa e l'atra, un weekend a casa ed uno in giro per il nord Italia, Febbraio è appena finito.

Si, ho appena finito di dare i miei primi esami e devo dire che nel complesso non posso lamentarmi. Certo non sono mai stata una cima a scuola, però questa è tutta un'altra avventura. Qui ognuno conta su se stesso e pensa solo a se stesso. Qui sono solo un numero di matricola. E, ad essere sincera, tutto questo mi piace.

È arrivato anche Marzo e con lui anche le graduatorie delle selezioni per gli Erasmus.

Si ho fatto domanda per la Thailandia e per la Tanzania. In molti mi hanno fatto notare che sono scelte abbastanza strane, ma visto che l'università offriva queste possibilità, ho deciso che dovevo scoprire anche quella parte del mondo.

Appena sveglia controllo le mail e ne trovo una dell'ufficio "relazioni internazionali".

"signorina Giorgia X,

siamo lieti di comunicarle che ha ottenuto il posto per il programma di intercambio in Thailandia. Entro 10 giorni deve confermare il posto.

Ancora tanti complimenti,

Sig. Ferrari"

Inizio a saltare per la casa e sveglio tutti. Per tutto il giorno rimango in uno stato come di trance. Non capisco niente, sono solo contenta di essere stata presa.

Thailandia. Natura e spettacolo. Zaino, scarpe e avventure. Questo era quello che la mia mente riusciva a pensare. Nient'altro.

<ho saputo la novità. Complimenti.>

Anche Alex è venuto a complimentarsi dopo averlo saputo. Ma da chi? Non lo so, ma sono davvero troppo felice per rendermi conto di niente.

<allora, si festeggia stasera?> mi chiede Andrea avvolgendomi le sue braccia alle mie spalle irrompendo nella "conversazione" tra me e Alex.

<ci puoi scommettere. Vieni anche tu con noi Alex. Si beve qualcosa insieme.>

<magari se non ti dispiace, vi raggiungo con i miei coinquilini..>

<ma certo, così facciamo più casino> risponde felice il mio coinquilino.

<allora a stasera>

No, non è come state pensando. Quella sera tra me e Alex non è successo niente.

Niente, come quello che è successo per tutto il tempo dopo. Fino all'ultima sera tutti insieme.

Si, dalla sera in cui abbiamo festeggiato per il mio intercambio, si è creato un gruppo molto affiatato. Certo, non siamo soliti uscire la sera tutti insieme. È più facile che ci si trovi per una partita a calcio o a beach volley, per una grigliata o per una scampagnata. Alle feste solitamente si va più in gruppetti separati.

Siamo circa in 15. Io, i miei coinquilini, Alex i suoi coinquilini, due ragazze compagne di Silvia ed altri tre amici di Paolo e Andrea.

Siamo diventati davvero buoni amici.

Perfino io, che diciamocelo sinceramente non mi è mai stato indifferente Alex, ho capito che è una persona meravigliosa e che non vorrei sprecare la possibilità di avere una persona così come amico. Sprecarla per cosa poi? Per una stupida cottarella. No. Ci tengo davvero a lui e la mia decisione l'ho presa: Amici.

Certo io la mia decisione l'avevo anche presa e rispettata per parecchio tempo, ma poi quella sera. Quella sera è stato lui a non rispettare la mia decisione. Non che lui ne fosse veramente a conoscenza, ma diciamo che comunque non mi è stato d'aiuto.

Era l'ultima sera. L'ultima sera prima che io tornassi a casa e che passassi tutta l'estate a lavorare in Spagna. Prima che Alex partisse per andare a lavorare in Germania per l'estate. Prima che tutti ci salutassimo dandoci appuntamento a Settembre per gli esami.

Era solo il 3 Luglio, si abbiamo finito gli esami abbastanza presto quest'anno. Mi hanno già avvisato di non abituarmici.

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