voglio te

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Come al solito oggi devo andare a lavoro, ma di sera, e quando dico di sera prendo per scontato che la gente capisca che faccio dalle diciotto alle tre di notte, e posso giurare che non è per niente bello. Persone ubriache che ci provano e vi lascio immaginare. Menomale c'è una mia collega, Francesca.

Mi inizio a preparare, metto dei semplici leggings per stare comoda per lavorare, e una maglia a maniche corte bianca della Nike, e sopra una felpa nera sempre della Nike.
Faccio una coda, con dei boccoli, e metto solo del mascara; Questo pomeriggio ho dormito per tutto il tempo, per rimanere attiva sta notte

Arrivata, poso le mie cose e vado per dare il cambio a Jessica, al bancone.

Iniziano ad arrivare i primi ragazzini, uno più grande dell'altro e chiedono birre e da mangiare. Vedo che arrivano persone, 'speciali', sono tutti dei rap, vedo che arrivano sferaebbasta,rondo,guè,shiva, e infine altre due persone che noto che uno di loro, è il ragazzo di ieri, ammetto che è traente da questa visione. L'altro credo non sia un rapper ma un suo amico.

Si avvicina al bancone, proprio come la prima volta e mi dice <ci becchiamo sempre qui> dice scuotendo la testa in modo stupido.
<non credevo facessi parte di quel gruppo> dico alzando la testa. <invece sì, visto?> dice ridendo maliziosamente.

<posso far mettere una canzone?> mi chiede, e ovviamente dico di sì. Mette la stessa di ieri rimane al bancone, e appena parte la parte dell'altro cantante, rialzo subito la testa e incrocio il suo sguardo, inizia a sorride.

<aspetta> dico aprendo gli occhi.
<sì> dice facendo di sì con la testa.

<ehm ti stanno chiamando> dico imbarazzata.
<non è vero> dice.
Prendo la birra, ed esco dal bancone, portandola al tavolo.

Mi volto per tornare al bancone, e me lo ritrovo davanti, con le mani dentro le tasche, sorridendo maliziosamente.

<ok, basta> faccio un sospiro e continuo <mi hai stufato> dico girando i tacchi e andandomene. So' di essere stata cattiva forse, ma è giusto così, mi perseguita.

Mentre aspetto al bancone un'ordine di qualche persona, si avvicina un ragazzo che mi dice <che puttana che sei!>, <troia direi!> urla un'altro suo amico da dietro.

<uscite da qui!> urlo e tutti si girano.

<silenzio> dice una persona dietro di me.
Lui.

<che cazzo fai!> dico mentre mi prende con forza, da dietro, per le braccia.

<voglio te> mi sussurra all'orecchio.

Non capisco cosa stia succedendo ma non mi piace. Credo sia tutta una messa in scena.

Dopodiché, silenzio.



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Spazio autrice; un po' di suspense, sì 🫶🏻

niente da dirtiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora