Arriccia subito il labbro superiore, rimango a petto nudo sopra di lui, mentre rispondo alla chiamata. <ehi!Ciao! Come stai giulia?> era un mio amico di università. Sento Vieri iniziare a fare dei gemiti, e mi tocca il seno.
Mi afferra il telefono, in una mossa veloce e dice: <scusa ma ora deve pensare a scopare, ti richiama lei> dice chiudendo la chiamata m, mandando con un lancio sul comodino, lì affianco a noi.<che egoista..> dico sorridendo maliziosamente, mettendo le mani sullo schienale del letto, e a quella vista lui sembrò incantato. <cazzo, però> dice fiondando il viso tra il mio seno.
<Ci sarà rimasta malo, secondo te?> domando andandomi a fare un bicchiere d'acqua.
<Nah, gli hai solo detto che eri impegnata a fare altro di più importante> dice lui soddisfatto. <..che ti ha fatto..godere> dice lui, allargando i lati della bocca. <cretino> dico dandogli per scherzo uno schiaffo sulla guancia. <Se, se> dice ridendo.Un'altro attacco di panico. Che mi fa star male.
Mi gira la testa. Ho bisogno di scappare.
Inizio a sudare come non mai.Mi stacco velocemente dalla presa di Vieri, che mi stava abbracciando sul divano.
Metto le mani nei capelli, sto scoppiando.
<ma che cazzo fai?> mi dice lui, staccandosi dallo schienale. Rimani immobile al centro del salone. Corro verso la cucina e prendo velocemente la bottiglia d'acqua dal frigorifero e bevo. Vieri arriva in cucina, vede la scena: stavo affogando la mia gola dall'acqua, posavo la bottiglia d'acqua e mi bagno velocemente la fronte e i polsi. Faccio per uscire dalla cucina per andare sul balcone, per prendere una boccata d'aria ma vengo bloccata sulla soglia della cucina da lui, che mi acchiappa per i polsi bagnati. <che..> dice calzandola e continuando a parlare fissando il pavimento <succede> dice portando le sue iridi sulle mie.
<non..> dico per poi riuscire a staccarmi e correre verso il balcone. <che cazzo succede, giulia!> dice Vieri seguendomi sia fisicamente che con gli occhi. Apre velocemente la porta del balcone e mi afferra per il collo. <dimmi che cosa succede> dice calzando ogni parola della sua frase. <ti prego..un'attimo..> dico iniziando a piangere. Mi guarda con le sopracciglia aggrottate e con gli occhi spalancati. <ma cosa!> mi urla. <se non me lo dici, giuro che..che..>.
<..ho un'attacco di panico, credo, cazzo!> dico mettendomi a terra, seduta.
Mi alza da terra e mi porta sul divano.
Mi fa sedere sulla sue gambe e mette le sue braccia intorno alla mia pancia.<tranquilla, ok?> mi dice accarezzandomi i capelli, ma si stare tranquilli non c'è proprio niente. Il mio respiro è sempre più vasto.
<non me lo avevi detto che..soffrivi di..> mi dice. <ti prego, resta con me> gli dico piangendo. <lo faccio già> dice per poi baciarmi sulle labbra.Mi risveglio a letto. <Vieri..?> dico urlando.
Sento dei passi correre verso di me ed è proprio lui. <che c'è?> mi dice vendendo verso di me, senza maglietta. <perché sei.. sei senza maglietta?> gli dico guardandolo con gli occhi rossi. Sembra che vi pensa e mi fissa negli occhi. <..avevo..caldo> mi dice accarezzandomi la gamba. <scusa di non averti detto niente ma.. non mi va di parlarne..> e lui mi sorride dicendomi che va tutto bene.Se ne va, lasciandomi un bacio sulla fronte.
Ma non so dove.
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