svegliati

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Sono rimasta sola.

Dove sarà andato? Con chi?
Avrei voglia che lui fosse qui, a coccolarmi tra le sue braccia forti e velenose. Ma non è così.
Non so dove sia ora. E se è andato a coccolare un'altra? Non è possibile dai.

Cerco di chiamarlo, una, due, tre, senza risposta. Mi iniziai a preoccupare.

Mi butto sul letto, mentre affogo nell'oceano in tempesta. Una chiamata. La sua chiamata.

<che vuoi?> dice sbuffando quasi scocciato di me. <dove sei..?> dico quasi in un sussurro veloce. <aspetta..non mi ricordo chi sei.. ops non ci sei nella lista devo andare> dice chiudendo la chiamata, e sento infine delle risate.

Aspetta, non mi ricordo chi sei, ops non ci sei nella lista devo andare. Mi ha davvero detto quelle parole? Mi pizzico la guancia e scopro di non star dormendo.


Mi sveglio, con delle lacrime che mi hanno graffiata letteralmente. Vado in bagno e mi lavo il trucco sciolto. Quella frase mi gira nella testa e non si ferma. Mi gira e rigira.

Richiamo quel mio amico di università e mi risponde come se stesse aspettando proprio una mia chiamata.
<ehi, giulia!> mi dice.
<come stai?> dice, <bene..tu..?> faccio in un sussurro. <..sicura?> e rimango in silenzio.

<..si> dico infine.

Blingg,blingg canta il mio telefono.
Lui. Mi affretto a rispondere e sento una voce che purtroppo non è la sua: <ehi..Giulia, giusto?> mi dice la voce sconosciuta, <si> dico scattante <ok, ti cercavo nei suoi contatti..> <mi ha detto lui.. di chiamarti..> mi sussurra. <si, cosa succede, va al punto perfavore..>.
<Vieri è all'ospedale..puoi venir-..> non lo faccio finire che dico <aspettatemi lì!>.

Corro verso un dottore che mi da le indicazioni giuste per la sua stanza, e lì trovo forse una ventina di persone. <vi prego..posso passar-..>
dico infilandomi tra le persone e arrivo al suo letto, dove c'è lui, addormentato.

<Svegliati> dico scrollandolo, ma un suo amico interviene: <ferma!> dice prendendomi per i polsi. <cosa gli è..successo> dico mentre le lacrime mi rigano il volto.
<ha bevuto troppo..ieri sera..beh..> dice sospirando <e stava vendendo da te..in macchina..ma non ha visto il..palo> a quella risposta la mia vista si appanna, cado seduta a terra. <era il suo..quel messaggio..?> dico.
<si.. ma eravamo tutti ubriachi compreso..lui>.

Giorno e notte, aspettando si risvegli.

<svegliati, svegliati, svegliati> dicevo guardandolo un pomeriggio, ma lui nulla.

<ti amo..> sussurro al suo orecchio.

Dovetti andarmene.





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Spunto: fabbricante di lacrime!

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