ti sta da dio

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<Buongiorno!> dico a Vieri.
E lui mi sorride, con un sorriso sincero e genuino. <come stai?> chiedo.
<beh..> mi dice con sospensione. La mia faccia diventa dubbiosa, con tipo una nuvoletta sulla testa che non riusciva a capire quello che dovesse dire. <..mi dimettono..oggi> dice alzandosi in piedi per vestirsi.
Faccio salti di gioia, appena fini la frase.

<sono felicissima> dico baciandolo sulla guancia.

Usciti dall'ospedale ci dirigiamo a casa, per riposare almeno ancora un po'.

<quando cazzo mi sei mancata..> dice girandosi verso di me, nel letto, mettendomi una mano attorno il fianco che scorre verso la schiena. <tanto, anche a me> dico sorridendo.

<quel corpo, che si muoveva sopra e sotto di me,nudo> dice in un sussurro, <quella risata, e la tua bellezza> finisce.

Mi limito a sorridere e baciarlo sulle labbra.

<ma ora sono qui..> dico sussurrando anche io.
<dobbiamo fare ciò che non abbiamo potuto fare questa settimana, no?> dice facendomi montare su di lui.
<ma..non sei stanco? Non vuoi riposarti ancora un po'..?> dico. <non sono mai stanco per scopare con te..> dice baciandomi.

<allora..dove andiamo?> mi chiede.
<al centro commerciale?> dico io.
<hm ok, però prima dobbiamo passare in farmacia> mi dice alzando lo sguardo.
<per cosa?> chiedo piegandomi per allacciare le scarpe. <quell'oggetto che va devo indossare per mettertelo nel culo, mami> dice venendomi di dietro e spingendo il bacino verso il mio sedere. <coglione!> dico alzandomi immediatamente dandogli uno schiaffo per scherzo dietro la testa.

<merda, Giulia> mi dice guardandomi indossare, un vestito color bianco col collo alto.
<..cosa c'è?> chiedo. <ti sta da dio, cazzo> dice leccandosi il labbro superiore.
<vorrei così tanto strappartelo da dosso> dice alzandosi, facendomi scivolare le sue mani sulle curve del seno e per i fianchi.

Mi strappa un gemito, e mi bacia.

niente da dirtiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora