Capitolo 32

288 12 3
                                    

Tom aveva invitato me e Leo a dormire da lui, così preparammo tutto e andammo a casa sua. "Zio!" Leo gli salta addosso abbracciandolo "hey piccolino, stasera per cena ti ho fatto le patatine, le tue preferite" Leo esulta andando in cucina, rido alla vista di Leo così felice, "hey" mi bacia e prende la valigia, "il colore preferito di Leo è il blu, vero?" "E il rosso, si" confermo "i suoi preferiti perché sono i colori della tuta di spider-man" ride Tom, "bene, perché ho trasformato la camera degli ospiti nella camera di Leo, ho appeso post degli Avengers ovunque, e ho messo delle lenzuola con spider-man sopra" "potrei cominciare ad essere gelosa di mio nipote" scherzo, mette due dita sotto il mento e me lo solleva, "ti amo" "anche io" facciamo combaciare le nostre labbra, "allora, hai cucinato patatine e?" "Cotolette, con anche un pò di insalata" "mh buono" rubo una patatina dalla scodella, "piccolo ho una sorpresa per te" lo prende sulle spalle, reggendo le caviglie, saliamo le scale per fa arrivare alla così detta camera di Leo. "Pronto?" Coprivo gli occhi a Leo mentre Tom teneva la maniglia della porta, "3...2...1" contò, aprì la porta e io tolsi le mani dai suoi occhi, Leo sussultò guardandosi intorno e anche io, era bellissima, proprio come l'aveva descritta Tom,  sul comodino affianco al letto c'era una cornice, raffigurava tutti e tre, Leo che aveva le sue braccia attorno ai nostri colli, che rideva come non mai, e noi che gli facevamo il solletico. Si mette le mani da vanti alla bocca, Tom lo mette per terra permettendogli di andare in giro, sfiora col le dita il materasso guardando spider-man raffigurato sopra, non dice una parola è come se fosse paralizzato, rido a questa scena, "Leo,tutto ok?" Chiede Tom preoccupato per la sua reazione, Leo urla e gli salta addosso, "grazie,grazie,grazie,grazie!" Urla tra le braccia di Tom, "ti piace? Questa è la tua camera ora" "se mi piace? La adoro!" Tom ride soddisfatto della sua creazione, "aspetta vado a prendere il mio pupazzo ci starà benissimo sul letto affianco a me" corre per tutte le scale, rischiando più volte di cadere, "attento" gli
Urlo ridendo, mi giro verso il mio ragazzo fiero, gli metto le braccia attorno al collo, "sei stato davvero dolce, grazie" "farei di tutto per il mio nipotino" mi bacia dolcemente "il nostro nipotino" sorrido.
Ci siamo alzati da tavola alle nove, e alle nove e mezza ho messo Leo a letto, emozionato di dormire nella sua stanza. Ritorno in salotto, trovando Tom sul divano intento a trovare un film da vedere, mi siedo accanto a lui portando le ginocchia al petto e mettendo la testa sulla sua spalla mentre giocava con una ciocca dei miei capelli, "Tom.." lo chiamo, si gira verso di me "si?" "Tu mi hai promesso che non mi farai mai del male vero?" "Mai" conferma, "se io volessi mandare all'aria le mie paure..tu mi aiuteresti?" "Sempre, ma solo se lo vuoi davvero"
Lo voglio davvero
allora faccio proprio quello che ho detto, butto all'aria le mie paure, salgo a  cavalcioni su di lui prendendogli il viso tra le mani, mette le sue sul mio sedere stringendolo, ci stavamo praticamente staccando via le labbra, quasi completamente rosse, si alza mentre io ho le mie gambe allacciate alla sua vita, sale attentamente le scale cercando di non cadere. Arriviamo in camera sua, mi stende sul letto, si reggeva ai lati della mia testa per evitare di cadere su di me e farmi male, in mezzo alle mie gambe c'era il suo bacino, stavo per togliergli la maglietta, "aspetta" mi ferma "sei sicura di volerlo fare? Al 100%?" "Si...si lo voglio fare..." ricomincia a baciarmi.
(Se non volete leggere questa parte saltate fino al prossimo annuncio)
Gli tolgo la maglia facendolo restare in pantaloni, mi alzo un pochettino reggendosi al suo collo, iniziai a baciarlo facendo passare la lingua e mordendo quella pelle morbida e profumata, scesi sempre di più, finché  non ribaltai la situazione, ero io quella al comando ora, mi tolse la maglia facendomi restare in reggiseno, mi tolsi i jeans, e anche quelli di Tom fecero la fine dei miei. Gli baciai i pettorali scendendo sempre di più, feci strofinare le nostre parti intime e lui soffocò un gemito, lo rifeci per un paio di volte ancora, si poteva sentire il suo membro pulsare sotto il mio. Tom ribaltò la situazione, ero di nuovo io quella sotto comando, ed a essere sincera a me non dispiaceva. Con la mano vaga sotto tutta la mia schiena cercando il gancetto del reggiseno che finalmente trova, lo slaccia, si avvina ad esso iniziando a baciarlo, inarcai la schiena facilitandoli il lavoro. Passava la lingua mordendo la mia pelle calda. Dopo qualche minuto allontanò le labbra guardando le mie mutande in pizzo, lanciandomi uno sguardo malizioso, le abbassa, buttandole da qualche parte della stanza indefinita, mi apre le gambe baciandomi l'interno coscia, mentre io stringevo il tessuto delle lenzuola tra le mani. Sentì improvvisamente due dita dentro di me entrare dolcemente, lui iniziò a fare su e giù e io iniziai a gemere. Alzai lo sguardo al cielo chiudendo gli occhi, beandomi delle attenzioni ricevute. Andava veloce e toccava i punti giusti.
Quando cacciò le dita un liquido uscì sporcando le lenzuola. Mi alzai sedendomi sul letto ancora stordita per poi riprendere il bacio appassionato, la posizione cambia, di nuovo, mentre lo baciavo vagavo con le mani su tutto il corpo, lanciai da qualche parte i boxer, mi abbassai lentamente guardandolo con uno sguardo malizioso che ricambiava. Lo presi in mano, gemeva quando iniziai ad andare più veloce.
(Finita la parte)
Potevano essere le due di notte, e stavamo nel letto abbracciati, con la testa sul petto di Tom, e potevo sentire il suo battito regolare che mi rilassava, Tom giocava con i miei capelli.
"È da tanto che volevo fare l'amore con te" confessa, senza alcuna vergogna, "anche io..ma avevo troppa paura.." "con me non devi averne..non ti farò mai del male.."

Qualunque cosa accada...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora