Capitolo 39

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Eravamo tutti e tre in camera che ci stavamo preparando, ma era l'inferno! Tutti i vestiti erano per terra i letti erano sfatti e correvamo da per tutto per non fare tardi alla prenotazione del ristorante. "Diana devo andare in bagno!" Bussava alla porta Tom "Tom aquí me callo y aguanto! (Tom Ora ci sono io zitto e trattienila)" è il mio tipico, quando sono nervosa o arrabbiata parlo un misto di lingue,italiano, spagnolo, inglese, non mi capisco neanche io "non ti capisco se parli spagnolo!" "TOM ASPIET E STATT ZITT (aspetta e stai zitto)" urlo in Napoletano "neanche se parli italiano!". Alla fine abbiamo pranzato e siamo andati a fare una passeggiata, la Spagna è davvero bella..fantastica, le persone qui sono come in unica famiglia, tra i quartieri Spagnoli si ballo e si canta e stasera abbiamo intenzione di andare ad una di quelle festicciole. Torniamo in hotel per prepararci e per l'occasione caccio fuori il mio vestito con bretelle sottili, blu con tanti brillantini, dopo che Tom mi aveva fatto la "ramanzina" per non avere abbastanza vestiti così sono andata a comprarne alcuni. Mi vesto e mi trucco, poi penso ai capelli boccolosi che lascio sciolti. Esco dal bagno e appena Tom mi vede spalanca la bocca, "wow...sei assolutamente...wow!" Esclama, rido e gli rubo un bacio veloce, Leo si gira verso di noi con la cravatta sciolta vicino al collo, "zio, puoi aiutarmi?" Tom ride e gli fa il nodo alla cravatta.
Entriamo in macchina e come sempre il controllo della musica è il mio, e ovviamente metto la mia canzone preferita ovvero only love can hurts like this, amo questa canzone è ovviamente mi metto a cantarla a squarciagola "I tell myself you don't mean a thing and what we got, got no hold on me, but when you're not there I just crumble I tell myself I don't care that much but I feel like I die 'till I feel you touch, only love, only love can hurts like this, only love can hurts like this, must've been a deadly kiss only love can hurts like this!" Abbasso tutti i finestrini facendo sentire il vento sulla nostra pelle che ci provocava dei brividi, Tom ride quando mi rubo i suoi occhiali da soli mettendoli e facendo finta di essere su un palco scenico.
Arriviamo nei soliti quartieri Spagnoli, e videochiamo Marcus, "hey, ma dove sei?" "A fare festa!" Urlo per sovrastare le voci delle presone che cantano "wow ma è bellissimo" "te lo prometto Marcus un giorno ti porterò io in Spagna!".


Diana era andata a ballare in mezzo alla piazza mentre io e Leo seduti su delle sedie di plastica la guardavamo felici, un sacco di bambini si avvicinarono a lei cominciando a ballare con lei,  un vecchio signore le prese la mano e la fece girare su se stessa, mentre lei rideva, iniziò a parlare con quel signore mentre i bambini la tiravano, ridendo abbandonò l'anziano salutandolo e si divertì con i bambini, Dio mio se si stava scatenando. Mentre Leo stava giocando un bambino italiano che mi ha detto Leo fosse venuto qui per quattro giorni, io mi avvicinai a Diana, lei iniziò a muovere sensualmente i fianchi, mise le braccia attorno al mio collo e io le mie mani sui suoi fianchi, iniziammo a scatenarci e a divertirci mentre ogni tanto distoglievo lo sguardo da lei per controllare Leo.
Inutile dire che Diana era ubriaca fradicia, la tenevo in braccio mentre dissi a Leo di aprire lui la porta con la chiave, entrammo in stanza e la poggiai sul letto, Leo andò in bagno e io iniziai a spogliare Diana, le misi il pigiama mentre lei dormiva. Mi stavo mettendo il pigiama pure io quando Diana mugolò qualcosa, sembrava abbastanza in uno stato di panico, muoveva il braccio tremante per tutte le lenzuola "T-Tom? D-dove sei?" Mi avvicinai a lei delicatamente baciandogli la fronte, "sono qui" si tranquillizzò. Misi Leo sotto le coperte visto che Diana ormai era svenuta nel letto per farlo, mi misi sul letto anche io e mi addormentai immediatamente.

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