Capitolo 66

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Per l'ennesima volta mi ritrovo accasciata per terra a vomitare mentre Tom mi teneva a i capelli. Mi asciuga la bocca e io rimango lì per terra senza aprire bocca "stai bene?" "Si" mi alzo da terra e mi metto sul letto. "Sei sicura?" "Tom, sto bene, è normale vomitare" "io credo dovremmo andare dal medico" "di nuovo? Ci ha già detto almeno duecento volte che sto bene, e che è tutto nella norma" "io lo chiamo" prende il suo telefono e lo mette all'orecchio ma io glielo tiro via, lo lancio sul letto e gli prendo le guance con una mano strizzandogliele "guardami..sono incinta, ok? Sai che vuol dire? Che vomiterò tutti i sacro santo giorni, che avrò sbalzi d'umore ogni due e tre e che avrò un mal dischi da tremendo tutte le sere..ma è estremamente normale" mi guarda annuendo "ripeti dopo di me: è normale" ripetiamo insieme "bene, ci siamo chiariti?" "Si" sussurra "ottimo" mi rimetto sul letto a pancia in su, dopo alcuni secondi mi alzai e andai verso il bagno per vomitare sussurrando "ok ancora non è finito".
Eravamo tutti e tre sul letto, io, Tom e Leo, che parlavamo del bambino "e sarà maschio o femmina?" Chiede Leo in mezzo a noi "non lo sappiamo ancora, dobbiamo aspettare quattro mesi ancora per saperlo, sei mesi prima di ricevere qualche calcetto, e nove mesi alla nascita" gli spiego "nove mesi?! Ma io voglio vederlo ora" io e Tom ridiamo "dovrai aspettare, come tutti noi"specifico, "ora vado, devo andare a comprare qualcosa per mangiare" mi alzo dal letto ma il mio ragazzo mi ferma "ferma, non devi affaticarti, vado io a fare la spesa, e cucino io, tu riposati ok? Ti amo, e se vomiti chiamami" Mi mette a letto e mi bacia la fronte, mi volto verso di Leo "cosa è successo?" Gli chiedo ironica "non lo so, è successo tutto così in fretta" ride.
Vado al piano di sotto dove c'era Tom che cucinava, "che ci fai qui? Dovresti stare a letto a riposarti" "Tom, sono solo al primo mese di gravidanza, oltre agli sbalzi d'umore e alla nausea non ho nulla" "sei comunque incinta" "o Dio mio" alzo il volto al cielo "di questo passo andrò a vivere dai tuoi genitori" rido, lui mi prende il viso tra le mani e io le mani sui suoi fianchi "voglio che sia tutto perfetto, per questo sono così..protettivo" "ma è già tutto perfetto, Thomas, sono la tua ragazza, viviamo insieme, ho un nipote fantastico, e stiamo aspettando un bambino, non potrei chiedere di più" lui sorride con gli occhi lucidi "ora hai anche tu gli sbalzi d'umore?" Rido "no, solo...anche io non potrei chiedere di più" "ok ma ora basta" mi sventolo le mani da vanti alla faccia "altrimenti piango" lui ride e mi abbraccia.

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