Stanza 453.pt.2

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Carter's POV.

il vialetto d'entrata era pieno di gente e in quella mischia qualche sbronzo riusciva sicuramente a gridare le sue ultime parole prima di vomitare anche le viscere.
La ragazza scese dalla moto prima del suo "cavaliere oscuro" se così si poteva definire e voltandosi fece un passo.
-"signorina, dove vai?"-sempre la solita voce torbida la fermava sul più bello.
-"sono venuta qui per divertirmi e ballare o per starti dietro come un cane?"-forse aveva esagerato un po', ma la sua reazione non fu quella che tutti si aspettavo: restò calmo e fece un respiro.
-"devi starmi accanto."
le sue parole quasi risuonarono nella testa della ragazza. Avrebbe voluto divertirsi, avrebbe voluto ballare.
-"no, non ti starò accanto."
-"andiamo, tigre. Se prendessero te, mi renderebbero debole."
Debole, come se fosse il suo punto di forza, come se fosse colei che lo stava cambiano. Pensò che fosse tutto frutto della sua immaginazione, che stesse dicendo parole stupide; il ragazzo se ne accorse fin troppo presto e facendo un mezzo sospiro, poggiò la sua mano sulla sua schiena spingendola verso l'interno del locale.
Le luci li accecarono e socchiusero gli occhi mentre si allargavo a forza di gomitate nella folla. Carter si voltò vedendo Harry che cominciava a squadrare la folla cercando non si sa chi. Le sue pupille cominciavano ad allargarsi nel buio più totale. Voltarsi e non sentire più le sua mano a sfiorare la sua schiena le sembrò strano. Lo vide allontanarsi tra il rumore più totale e la sua testa non fece altro che perdersi tra quella musica strana, elettronica; prese il ragazzo per mano e lo fece voltare.
-"dove vai?"- urlò tentando di sovrastare la musica-"mi avevi detto di starti accanto!"
il riccio si voltò sorridendole con dolcezza
-"non volevi divertirti?"
Carter non fece nulla, sorrise con disprezzo e cominciò ad 'integrarsi'.
Cominciò a camminare a passo svelto cercando di raggiungere la porta, ma un ragazzo la fermò.
Era basso, quasi più basso di lei e la guardava con un sorrisino stampato in mezzo alla faccia.
-"dove vai?"-imperterrito il ragazzo cominciò con la solita domanda da stalker.-"vuoi qualcosa? dai, ci divertiamo un po' io e te."- rise. rise forte. la musica quasi si interruppe dinnanzi a quella risata squallida, pesante.
Carter non si mosse, restò impietrita.
il ragazzo la afferrò con violenza strattonandola fuori dal locale.
-"cosa fai?! lasciami in pace!"- le urla non destarono alcun timore nel ragazzo che continuava spedito.
-"Harry! HARRY!!"-a queste parole il ragazzo si fermò, si voltò verso di lei e la guardò come fosse carne fresca.
-"nessuno ti sentirà qui, mia cara."- ancora quella risata, Dio.
Il ragazzo avvicinò Carter a se con furia, quasi rabbia. cominciò ad avvicinarsi di più, per sentire il suo profumo. Carter terrorizzata cercava di non guardare e di scappare. Perché Harry l'aveva abbandonata? perché l'aveva fatto? non era così brava a cavarsela da sola in queste situazioni.
Il ragazzo la prese per il polso interrompendo la sua camminata ormai andante.
-"e dai, piccola! Non sono così cattivo come credi"- la ragazza si pietrificato d'avanti a quelle parole che aveva, purtroppo, già sentito pronunciare.
-"Lasciala in pace, verme. Torna nei tuoi bassi fondi."- quella voce rauca riecheggiò nelle orecchie di Carter e sentì il corpo ammorbidirsi, rilassarsi;
-"Styles, come mai da queste parti? Non avevi mollato?"-
Mollato? Mollato cosa?
-"Era giusto un giro, adesso lasciala in pace."- alzò subito le mani e si perse nella folla.
-"Stai con me, non succederà più niente."- Carter fece cenno di sì con la testa e seguì il ragazzo.

***

Uscirono dalla discoteca con la testa che scoppiava, Harry afferrò le chiavi della moto prima riposte nella testa del suo giacchino di pelle. Mise in moto e riaccompagnò la ragazza al suo dormitorio.
Spense la moto all'arrivo e quel rombo assordante si placò immediatamente al girare delle chiavi.
-"Non è stata poi una così brutta serata, no?"- Carter non risposte e continuò a camminare fino al suo arrivo sull'uscio della porta.
-"Buonanotte, Harry."- sì voltò e cominciò a cercare le chiavi in borsa.
Harry le toccò un fianco e lentamente la girò avvicinandola a se.
-"Scusa, tigre, non avrei mai permesso a nessuno di farti del male."- Carter abbassò la testa pensando che forse era sincero, che non è così male come crede, infondo.
-"beh, io ne dubito..."
-"allora ti darò io qualcosa di certo."
Harry l'avvicinò ancora di più a se tenendo una mano ben salda sui fianchi mentre con l'altra sfiorava il viso angelico della ragazza. Le loro labbra si aprirono per far spazio ad un delicatissimo bacio che finì con uno schiocco.
Carter lo guardò e tentò di trattenere un sorriso fallendo.
-"Styles, cosa significa?"- il ragazzo si allontanò sorridendo e salì sulla moto, accendendola.
-"forse un giorno capirai. Buonanotte, tigre." Fece entrare la marcia e andò via, lasciandola da sola sull'uscio della stanza numero 453.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 11, 2019 ⏰

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