Bad Boy, Good Lips.

28 dicembre 2013.

il vento soffiava forte quella sera facendo alzare la neve che andava a finire in aria o chissà dove.

"una bufera di neve" diceva la tv e,a quanto pareva, aveva azzeccato questa volta.

fuori non c'era nulla,solo uno strato di fitta neve che ostacolava il passaggio delle auto. gli spazzaneve si davano da fare mentre un odore di cioccolato si allargava nella casa Mills vuota come sempre.  solo una ragazza dai lunghi capelli neri e occhi color miele si destreggiava ai fornelli muovendosi a tempo della sua canzone preferita trasmessa in tv.

i signori Mills non erano mai a casa, ed essendo una famiglia molto ricca e potente, andavano spesso nelle spa o, nel loro tempo libero,si sedevano su un divano a leggere qualche libro.  tutto questo darsi alla pazza gioia pur restando normali persone,aveva ostacolato la crescita di Carter che a causa dei suoi genitori, era costretta a studiare molto e a non uscire di casa per raggiungere l'obbiettivo di diventare avvocato.

certo,poteva ritenersi fortunata per i suoi soldi e per i voti alti che prendeva a scuola, ma gli amici non si compravano mica:era sola. nessuno la capiva e certamente non aveva tempo da perdere con gente che non faceva altro che sparlare senza sosta di altre persone. ma,dopotutto, ce l'aveva fatta anche solo con un'amica:Ajka.

oggi sarebbe dovuta andare da lei poiché avesse una cosa importante da dirle. salì in camera e si fondò sull'armadio aprendolo e,facendosi spazio tra i vestiti, trovò quello che trovava:il suo vestito preferito. era a linee grosse verdi acqua e bianche e arrivava fin sotto le ginocchia.

sopra ci abbinò un cardigan color panna e,per confezionare il tutto,un paio di ballerine anch'esse panna. non voleva dare molto nell'occhio e per questo motivo si vestiva particolarmente elegante e,d'altronde, adorava curare se stessa.

i capelli erano ordinati in una coda alta mentre faceva cadere un riccio accanto al viso dando quel tocco di eleganza.

-"finito"-sussultò con tono sommesso. questa era davvero una cosa importante? o solo una scusa che aveva escogitato Ajka per non andare a casa sua? durante il tragitto tenne le braccia incrociate guardando in basso e notanto ogni piccola crepa in quell'asfalto così grande. in fondo,era così che si sentiva:piccola. i suoi genitori la trattavano come una bambina e tutto quello che voleva era la libertà proibita che la affascinava parecchio.

ciao ragazze! questa è la mia prima FanFiction su Harry. prima in assoluto! mai scritte prima d'ora..comunque, spero che l'introduzione vi piaccia e commentate dicendomi cosa pensate di Carter. vabbe,vi lascio così! alla prossima!