capitolo 7 - ecstasy.

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Quella mattina Harry decise di andare a correre, così quando la sveglia suonò alle 6:30 am aprì gli occhi e riluttante si alzò lentamente cercando di non svegliare il ragazzo che dormiva beatamente accanto al suo letto.

Si fermò un attimo a guardarlo mentre dormiva.

Era a pancia in giù sopra le lenzuola, la schiena abbronzata formava delle curve perfette nei punti dove i muscoli erano tonici, portava dei boxer blu e la forma che li riempiva era una delle più belle che Harry avesse mai visto. Aveva un accenno di sorriso sulle labbra e il ciuffo castano gli ricadeva sugli occhi delicatamente chiusi.

Si accorse di essere stato li a guardarlo per dieci minuti interi, un tempo troppo prolungato per Harry.

La porta chiusa alle sue spalle rivelò un'aria estiva e rilassante così il ragazzo scese le scale e uscì dalla porta per iniziare la sua corsa mattutina.

Il sole oltrepassava le foglie creando luci caleidoscopiche tra gli alberi e i cinguettii degli uccellini rendevano tutto più piacevole. Poche persone camminavano per il vialetto permettendo a Harry di correre liberatamente e senza pensieri, anche se un pensiero c'era sempre: Louis.

'Hei'

Urlò una voce, una di quelle che non si scordano facilmente.

Il riccio si girò e diminuì la corsa quando vide la ragazza.

'Charlotte'

Disse sorridendo alla ragazza, un po seccato.

'Sei sparito tesoro, non ti ho più visto in giro'

Disse avvicinandosi senza problemi a lui. Harry cercò di scansarsi ma la ragazza se ne accorse e piegò la testa.

'Beh, che ti succede?'

Chiese la bionda mentre continuava a flirtare con Harry e a giocare con i boccoli biondi.

'No niente, lo studio mi da alla testa'

Disse, mentendo.

'Ma ancora le lezioni non sono iniziate Harry'

Disse Charlotte con un tono aspro e distaccato.

'Ho fatto qualcosa che avrebbe potuto feriti?'

Chiese mettendosi la mano sul petto e mostrandosi preoccupata.

'No è che ho certi pensieri' esitò 'scusa devo andare'

Disse, senza neanche farla parlare e continuò a correre. Poteva sentire la ragazza ancora ferma nel punto in cui si erano incontrati, era a bocca aperta.

Non capiva cosa gli prendeva ma Charlotte non gli faceva più effetto, i pantaloni non gli si stringevano più davanti a quella bionda da urlo, ma infondo non era poi così tanto da urlo, pensò Harry, c'era di meglio, continuò.

Quando rientrò nella stanza un'ondata di profumo di erba e deodorante gli entrò nelle narici e gli si impresse in testa, non sarebbe mai più uscito dalla sua mente.

Si accorse che Louis stava ancora dormendo e togliendosi i vestiti decise di andare a farsi una doccia.

Il vapore mischiato all'acqua portava Harry in uno stato di estasi e lo faceva stare sotto la doccia per un tempo infinito, concedendo all'acqua bollente di scorrergli addosso, accarezzando la sua pelle marchiata di tatuaggi.

Finì per stare un'ora intera sotto la doccia.

Quando uscì dal bagno, portandosi dietro una nube di vapore, il ragazzo era ancora nella stessa posizione di due ore prima, inerme e tranquillo.

Fece lentamente tutti i gesti, per non svegliarlo, aprì il piccolo armadio di legno all'angolo della stanza, proprio vicino alla finestra e cercò i suoi pantaloni neri preferiti.

Dopo che prese anche una maglietta bianca da mettersi insieme ai pantaloni al posto dell'asciugamano stretto in vita, si girò e i suoi occhi verdi come lo smeraldo si incrociarono con quelli color ghiaccio del ragazzo che lo stava guardando in silenzio.

'Hei, buongiorno'

Disse harry non sapendo spiegarsi il perché lo stesse guardando.

'Buongiorno anche a te riccio'

Disse Louis facendogli l'occhiolino e una sensazione istantanea segnò il corpo di Harry partendo dalla schiena e arrivando fino alla punta dei suoi piedi.

Sorrise, era l'unica cosa che riusciva a fare in quel momento.

'Beh, da quanto sei sveglio a guardarmi?'

Disse Harry sicuro di sè.

'Cosa ti potrebbe far pensare che sto guardando proprio te?'

Disse Louis con un atteggiamento di superbia innocente.

'Dal fatto che stai continuando a squadrarmi ancora'

Disse abbassando lo sguardo.

'E anche se fosse, non posso guardare i tuoi tatuaggi insensati?'

'Non sono insensati'

Disse Harry arrabbiandosi come potrebbe farlo un bimbo.

'Beh, mi piacciono comunque'

Sì alzò dal letto e avvicinandosi a Harry allungò la mano per poterli toccare uno ad uno, passò dal polso seguendo i contorni dell'ancora e salendo su fino alla nave, si fermò guardando negli occhi di harry come se chiedesse il suo permesso. Le mani di Louis si posarono sulle due rondini alle estremità del petto di Harry scontornandole con gesti lenti.

Harry iniziò ad avere i brividi dal tocco leggero del ragazzo sulla sua pelle, le piccole mani che seguivano il suo corpo ancora bagnato lo facevano fremere e quando arrivò alle foglie d'alloro sul suo bacino voleva fermarlo ma il tocco paradisiaco del ragazzo non glielo permetteva, quella sensazione era più forte di lui.

Louis alzò lo sguardo avvicinandosi pericolosamente alla bocca di Harry ci soffiò sopra facendogliela aprire lentamente per poi allontanarsi da essa senza neanche effettivamente toccarla, si avvicinò all'orecchio e sussurrò.

'Oh Harry'

Il ragazzo non riusciva a parlare, oltre al vapore e all'acqua della doccia c'erano anche le mani del piccolo ragazzo di fronte a lui a farlo paralizzare.

Il tocco di Louis per Harry era piacevole e delicato, come una boccata d'aria fresca, come il primo giorno di primavera dopo una vita di giorni d'autunno.

'Cosa ti farei adesso'

Affermò sorridendo al riccio che ormai aveva gli occhi spalancati sia dal fatto che aveva smesso di toccarlo, ma soprattutto per quella confessione che non si sarebbe mai aspettato che uscisse dalla bocca di quel ragazzo.

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