capitolo 8 - when blue eyes meet green eyes.

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'Cosa ti farei adesso'

L'unica cosa che riecheggiava nella mia testa da quando Louis l'aveva sussurrata due minuti fa.

Non riuscivo ad aprire bocca, non sapevo cosa dire e tantomeno cosa fare.

Louis era lì ad una spanna dal mio viso e l'unica cosa che potevo vedere erano i suoi occhi, quegli occhi che toglievano il fiato con un solo sguardo.

'Io...'

Sussurrai senza aria.

'Tu?'

Chiese Louis curioso con un accenno di malizia negli occhi.

'Pensavo che'

'Pensavi che?'

Chiese il più grande abbassando il volto verso il mio per poter incontrare i miei occhi precedentemente abbassati per l'imbarazzo.

'Scusa devo andare'

Presi la mia roba alla velocità della luce e mi chiusi la porta ritornando a respirare e sentendo un sorrisetto ovattato all'interno della stanza appena abbandonata.

Trovai un angolo, quello che bastava per potermi vestire ed uscire a riflettere sull'accaduto.

Come poteva essere successa una cosa simile? Succedono tutti i giorni, o quasi, ma il problema era che mi aveva fatto effetto quella vicinanza, essere vicino a Louis mi aveva scatenato qualcosa dentro che non sapevo spiegarmi.

Cosa ti sta succedendo styles?

Chiese il mio subconscio e una risposta c'era, quella che non volevo venisse fuori.

Uscii dall'angolo in cui mi ero nascosto e scesi giù arrivando alla porta della 'theta', feci per uscire ma una mano mi prese la spalla.

'Styles'

Quella voce. Dylan.

Mi girai lentamente e finsi un sorriso sulle labbra. L'oscurità dei suoi occhi era irritante e mi terrorizzava a morte.

'Come te la passi fratello?'

'Dylan, chi si rivede, hem, io sto bene, tu?

Sorrise come quando un serial killer ha appena ucciso una vittima.

'Bene così, bene così'

Disse sorridendo. Quel ragazzo era l'oscurità ma allo stesso tempo anche la lucentezza che potrebbe esserci in un essere umano, riusciva a cambiare sguardo in meno di un secondo facendoti confondere le idee di come potesse essere davvero.

'Senti'

Disse e in quel momento non sapevo cosa mi avrebbe potuto chiedere.

'Volevo sapere se avevi avuto più notizie di Jen, sai, magari hai il suo numero?'

Non era vero, non poteva avermi chiesto il numero della ragazza che lo aveva portato alla pazzia, per lei, lui era stato rinchiuso in manicomio, di lei non so più niente ma questo ragazzo ha qualcosa che ancora non va e che forse non andrà mai più.

'Scusa amico ma non so più niente di Jen, lei è stata cancellata dalla mia vita e dovresti farlo anche tu, ci sono così tante ragazze carine qua, perché non ci provi?'

Gli dissi ma l'oscurità nei suoi occhi era arrivata ad un punto massimo che potevo vedere il vuoto dentro di lui.

Perché non te ne stai fottutamente zitto? Disse il mio inconscio. Avevo paura, paura di quello che sarebbe potuto succedere, era imprevedibile e in quel momento potevo concedermi solo al destino, al caso di cosa sarebbe successo.

'Beh, in effetti hai ragione, me la dovrei togliere dalla testa, infondo se sono andato in manicomio un motivo c'era'

Disse tirandomi una pacca amichevole sulla spalla sorridendo. Se ne andò, senza dire nulla. Solo si mise le mani in tasca e voltandosi scomparse dietro ad un muro.

Questa giornata era veramente troppo strana e se non altro quando aprii la porta un tuono assordante riempì il cielo facendomi tornare dentro senza pensarci due volte.

Cosa potevo fare adesso se non tornare nella stanza e affrontare il ragazzo che mi faceva provare qualcosa che non dovevo provare?

Le scale erano più stancanti del solito, forse perché non volevo effettivamente attraversarle perché mi avrebbero portato da Louis.

Il legno del ciliegio della porta era veramente l'unica cosa a cui non dovevo pensare in quel momento, ero paralizzato, che cazzo era? Muoviti Harry, allunga questa cazzo di mano.

La porta si aprì, come se la mia voce interiore avesse il potere di farlo. Ma non ero io ad averla aperta.

Il ragazzo che mi si era presentato davanti era lui. Colui che pochi minuti fa mi aveva fatto venire i brividi con un solo tocco delle sue piccole dita affusolate, colui che aveva il corpo più bello di sempre, colui che con un sorriso mi faceva scatenare le farfalle nello stomaco, come quella che avevo tatuato, i suoi occhi erano indescrivibili, non era solo il colore, anche se quello aiutava molto, era il suo sguardo, quello sguardo profondo che quando parli ti guarda dritto negli occhi, dritto nell'anima e scopre tutto di te, questo è il motivo per il quale ogni volta che li incrocio non posso fare a meno di abbassare i miei verdi, contro i suoi color oceano, è qui, in questo momento, quando gli occhi azzurri incontrano quelli verdi, che io, Harry Styles, mi sono accorto che lui, Louis Tomlinson, sarebbe stato il ragazzo che mi avrebbe fatto perdere la testa, colui che mi avrebbe fatto impazzire.

O forse lo stava già facendo.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 26, 2015 ⏰

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