la festa 8 capitolo

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Ciro pov's
<quel patto quel fottutissimo patto,quello sarà il mio biglietto per tenermela accanto,domani glielo dirò o almeno spero di trovare il coraggio per dirglielo;si lo so vi potrà sembrare strano uno che guarda in faccia la morte che abbia paura di parlare con una ragazza,però lei È QUELLA ragazza,la conosco da quando siamo piccoli penso che orami per lei sono come suo fratello e avrei paura a dire o fare qualcosa di sbagliato perché poi non avrei più la vecchia Chanel sarebbe strana,fredda,antipatica,asociale,menefreghista e tanto altro ma solo con me però perciò devo trovare il momento giusto per dirglielo.Mentre ero nel sonno stavo facendo un incubo ero legato su una sedia in una cantina e lei aspettava due gemelli figli a me,e Nazario quel figlio di puttana;aveva due pistole una al grembo dove c'erano i miei figli e l'altra alla tempia non riuscivo a reagire ero come paralizzato e poi un boato,mi svegliai e per fortuna mi accorsi che era solo un incubo orribile

Mi svegliai sudato e con l'affanno,la notai accanto a me con le braccia intorno al mio busto è una gamba sulla mia coscia,cercai di sposatemi il più lentamente possibile per non svegliarla,stava dormendo beata sembrava una bambina,mi scappo dalla bocca una frase detta in maniera impercettibile
-C:e bell pur quand dorm-
lei si coprì visto che erano le cinque e un quarto del mattino e faceva freschetto,mi ero messo una maglia sopra ai boxer e andai al muretto a rollarmi una canna,e pensai a come avrei potuto dirglielo,così chiamai di fretta e furia Lino.

-C:pss lí-minuti di silenzio,volli riprovare-C:oo all'anima i kitemuort vuò vení cà,t'agg i tgghia e pall moc a mammt-
-L:eh uh oh Ciro dimmi-
-C:dammi un telefono muovt-
-L:tò...è l'ultimo che mi è rimasto da quando me lo chiedi,ij vuliss sapè MA TU C SFACCIM C FA CHÈ TELEFON-
-C:allò vuò murí,allazza-andò via senza dire nulla.

Così tornai vicino alla finestra mentre il telefono si accendeva era un iphone 5 ma a me serviva solo per le chiamate e prima ancora che si aprisse misi subito il silenzioso,e non feci a meno di notare Chanel che si rigirò il cuscino dalla parte fresca perché ora le faceva caldo,s'erano fatte pure sempre le sei eh,mentre la fissavo notai il telefono squillare e mi accorsi che era mio padre
*Inizio telefonata *
C:pa ricm tutt
D.S:vir ca staser c'è na festa e chell e frat't
C:e quindi?
D.S:uà all'anima...allora te lo dico ora non mi ripeto più
C:ric ca sto ca ti sient
D.S:stasera c'è la festa e voi tu e chanel avete il permesso speciale per uscire alle nove verrà Lino a chiamarti miraccomando Ciro
C:nun t preoccupá papà
*Fine telefonata*
questa era la mia occasione e non la potevo sprecare non vedo l'ora che arrivi sta sera,passó velocemente un ora e lei si sveglio,era divina,spettacolare,il sole le rendeva la pelle perfetta e accentuava ancora di più il suo fisico e i suoi lineamenti perfetti,e quegli occhi madonna che occhi ragazzi
-C:Ciro-passo una mano davanti agli occhi-C:buongiorno cì prima sentivo che parlavi al telefono chi era-mi chiese-C:ah,uh,mh...era papà c'è la festa di Pietro e alle nove usciamo-corse in bagno si chiuse li e non la vidi uscire se non prima delle nove meno venti>
Chanel pov's
<mi sveglia tranquilla quasi come le altre mattine ma sentii degli occhi bruciarmi letteralmente i miei lineamenti fisici già era Ciro,quando lo vidi imbambolato a fissarmi subito cercai di uscire da quella bolla che si era creata;
-C:Ciro-gli passai una mano davanti agli occhi-C:buongiorno cì prima sentivo che parlavi al telefono chi era-gli chiesi-C:ah,uh,mh...era papà c'è la festa di Pietro e alle nove usciamo-corsi in bagno mi chiusi li e non mi vide uscire se non prima delle nove meno venti.
-C:il bagno è tutto tuo-sorrisi beffarda
-C:n'grazè e dij-ci mise venti minuti esatti a lavarsi e vestirsi,e mentre lui si preparava io preparavo il borsone,uscì dal bagno e quando lo fece,ero certa ne ero sicura fosse così che io non avevo mai smesso di amarlo.
-C:allora com staj-
-C:par a nu dij-sgranai le palpebre e la bocca aperta
-C:mi pare che quella innamorata sei tu e non io-
-C:ma chi ha parlato di innamorato-risi molto istericamente

Scendemmo giù salutammo tutti e fuori c'era la maccchina di Ciro una ferrari rosso fuoco,era bellissima,stupenda,salimmo sulla macchina e sfrecciammo per le vie della bella Napoli
Arrivammo con un po' di anticipo alla villa però era perché volevamo stare un po' con loro e io dovevo parlare a Rosa e molto urgentemente ;entrammo salutammo tutti e io salì subito da Rosa,le raccontai tutto e la sua reazione non fu altro che sgranare occhi e bocca e iniziare a cantare e saltare come una bambina.Le ore passavano in fretta mancava qualche minuto prima di uscire stavamo allacciando le scarpe almeno io lei stava ancora decidendo se mettere o no la giacca
-C:portala lasciala in macchina,così se fa freddo te la metti-lei annuì e sorrise ci scattano due foto e le pubblicammo.Arrivammo al locale dopo quindici minuti perché gli avevamo fatto perdere cinque minuti per le foto.Iniziammo a ballare e a divertirci quando Ciro mi prese dal braccio mi portó fuori,non mi diede tempo per capire che ci stavamo baciando,era un bacio che ci serviva mi staccai lo guardai e tornai a baciarlo
-C:quindi è un sì?-chiese timoroso
-C:Si Ciro-
-C:ti amo-

wii sono qui spero con tutto il cuore che vi piaccia,ditemi se lo volete più lungo o quante volte al giorno dovrei pubblicare così lo farò
buonanotte e grazie per tutte le letture e le stelle❤️⭐️

&quot;𝐶𝑜𝑙𝑝𝑖 𝐶𝑎𝑙𝑖𝑏𝑟𝑎𝑡𝑖&quot;-CIRO RICCIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora