Stelle in polvere

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Eccomi per la primissima recensione ( a tempi record direi!)
Ps: non abituatevi perché in questo momento ho molto tempo, tra qualche giorno sicuramente no.
Ma veniamo a noi, cara Zaffiro__

Prima di tutto una breve sintesi di quello che è il tuo racconto:
Stelle in polvere racconta la storia d'amore tra due giovani cantanti di successo: Carrie e Mauro.
I due sono divisi tra due fuochi: quello per la loro carriera in ascesa, e l'intensa passione che li tiene legati.
La loro storia si dipana tra il tempo presente, e continui flashback della loro relazione passata, che purtroppo non è riuscita a decollare.

Parto con la parte RAZIONALE della mia recensione.
Iniziamo con il primo elemento che salta all'occhio di una storia, ancora prima di iniziare a leggerla: la copertina.
In primo piano spicca un microfono, simbolo della vita dei due protagonisti: la carriera musicale.
Lo sfondo è un cielo stellato in linea con il titolo.
Unico elemento che cozza un po' per mio gusto personale è la scelta dell'immagine circolare. Mi fa venire in mente l'oblò di una nave (ma questi probabilmente sono solo miei flash mentali).

Sinossi: Molto ricca. Forse troppo.
A mio parere le sinossi devono essere brevi e coinvolgenti. Devono dire, ma non dire mai troppo.
Sintetiche, ma al tempo stesso capaci di attrarre la curiosità del lettore senza dirgli troppo, per spronarlo a iniziare la storia.
Se l'autore già spoilera tutto, che gusto ha immergersi nella lettura?
Per farti un esempio: io sono arrivata a leggere fino al decimo capitolo (come concordato) e ancora non sono venuta a conoscenza del passato torbido di Carrie.
Invece leggendo la tua sinossi ho avuto quest'informazione ancora prima di  averla potuta apprendere tra le tue pagine.
Io terminerei con "quello che ancora non sanno è che i loro problemi sono solo all'inizio....".
Lascia quel velo di mistero capace di stuzzicare chi si imbatte nella tua storia.
Le citazioni di alcune frasi chiave del tuo racconto non mi dispiacciono, anzi danno una sorta di "assaggio" di quello che può essere il tuo stile.

Grammatica e lessico: Qui ho da farti qualche appunto.
Alcuni già li conosci, visto che ti ho lasciato commenti qua e là.
Sono errori banali come varie ripetizioni nella stessa frase (che puoi sostituire tranquillamente trovando dei sinonimi o semplificando la frase stessa), dorso al posto di torso, o "gli disse" al posto di "le disse" e viceversa, oppure strane espressioni come "mi vuoi uccidere?" al posto di "vuoi eliminarmi dalla tua vita?".
Anche se la perfezione non esiste, rischiano di incrinare un po' la fluidità della lettura, perché il lettore si distrae scovando i tuoi errori e si allontana dall'atmosfera del racconto.

Ciò su cui devi lavorare tanto, tanto, tanto, è la punteggiatura.
Il ritmo delle frasi è quasi sempre sbagliato perché spesso salti le virgole e i due punti. Le frasi sono molto lunghe, e varie volte mi sono ritrovata a doverle rileggere da capo per dargli un senso.
Fai frasi brevi e concise con meno incisi (non è semplice, incappo anche io in questo errore, ma è fondamentale affinché le persone capiscano ciò che vuoi dire).

Altra cosa che ho notato è che sovente non usi frasi impersonali ma ti rivolgi in prima persona come: "da quello sguardo intenso da cui resti solo incantato ma vorresti solo distoglierti"  oppure "meglio lasciare  che chi ti odia si gongoli", quando invece la tua narrazione è in terza persona e va usato uno stile sempre impersonale, eccezion fatta per i dialoghi e i pensieri riportati.

Ho invece apprezzato molto l'uso che fai della terminologia tecnica riguardante la produzione musicale, il palco, il backstage.
Ho avuto l'impressione che tu te ne intenda di musica, e il fatto che l'autore sia vicino ai temi trattati è sempre un punto a suo favore!

Altra cosa che stilisticamente a mio parere va cambiata è il font delle canzoni citate.
Capisco che non puoi scriverle in corsivo perché con quello stile rappresenti i momenti passati, però ho trovato un po' "disturbante" vedere queste scritte in maiuscolo che troncano la narrazione.
Non fraintendermi io sono assolutamente a favore dell'inserimento delle canzoni nei testi (l'ho fatto anche io in una delle mie opere), ma cambierei appunto lo stile con cui le inserisci.
Inoltre una domanda: sono canzoni reali? Testi che il lettore può cercare? Se la riposta è sì, sarebbe carino che mettessi la citazione magari a fine capitolo, così che chi si è incuriosito leggendo il testo, può ritrovare la canzone da cui hai preso spunto.

E ora veniamo alla parte EMOTIVA.
Parto con le note dolenti per poi lasciarci con la bocca meno amara alla fine, che dici?
Descrizioni: abbastanza ben fatte quelle ambientali (anche se io sono un po' di parte in tal senso).
Mi spiego: le descrizioni ambientali mi interessano sempre fino ad un certo punto. Le trovo utili ma se sono accompagnate da ALTRE descrizioni che io trovo più importanti in un racconto: quelle emotive e di caratterizzazione dei personaggi.
Non me ne faccio niente di sapere come è arredata la casa di pincopanco se poi non riesco nemmeno a capire CHI È pincopanco.
Quindi purtroppo devo dirti che sebbene le descrizioni ambientali vadano bene, le altre sono quasi de tutto assenti.
Se dovessi dirti che ho capito come sono i due protagonisti non saprei dirtelo.
Ho solo capito che lei è molto bella (mora, riccia mi sembra?) e che lui sia un bel tipo. Ma le descrizioni fisiche mi mancano totalmente.
E per descrizioni fisica non intento un identikit, ma anche solo la descrizione di un particolare: un modo di gesticolare, di sorridere, di guardare.
Allo stesso modo non so chi siano emotivamente e psicologicamente.
Io non li ho capiti. Non sono riuscita minimamente a comprendere le loro personalità e questo a mio avviso è un limite per chi legge, perché i tuoi personaggi devono apparire UNICI, sfaccettati, diversi da tutti quelli che il lettore lèggerà nelle mille mila storie su wattpad. Gli devono restare dentro come se li conoscesse.

Altra nota dolente: i personaggi secondari, che tu descrivi o troppo tardi o per nulla.
Sono dovuta arrivare al capitolo 7 (mi pare?) per capire chi è Andrea.
Questo nome era sempre associato a Carrie ma non si capiva chi fosse.
Difatti mi manca anche una descrizione delle carriere dei due: si intuisce solo alla fine che lei appartenga a un duo (con Andrea per appunto) e che lui sia un solista.
Ma Andrea chi è? Che fa? Canta con lei? Suona? Non si sa.
Ad un certo punto esce fuori il personaggio di Angela (quando vanno alla casa al mare). Ma non si fa minimamente riferimento a chi sia questa Angela... suppongo un'inserviente? Tanto è che inizialmente pensavo fosse Anna (che invece è l'assistente citata nei capitoli precedenti... ma no,non è lei XD).
Altra cosa: citi spesso che Mauro abbia trovato Carrie con un certo John. Che però non si sa chi sia, né se sia stato una delle cause dell'allontanamento. Ogni tanto viene tirato fuori questo nome ma senza contestualizzarlo.

Ora veniamo ai salti temporali.
E qui sono sincera: ho avuto il mal di testa.
Perché ok che inserisci le date, però già portare avanti una narrazione tra passato e presente non è facile, se poi non segui una linea temporale nemmeno negli eventi passati è la fine.
Vediamo prima quando la loro storia si fa importante (quando lui le chiede di andare a convivere), poi dopo vari capitoli, passiamo invece al ricordo del loro primo appuntamento.
Io mi sono sentita disorientata sono sincera.
Al tempo stesso anche il loro prendersi e lasciarsi è caotico.
Si rivedono due volte casualmente per poi passare la notte insieme ma senza cercarsi più in entrambi i casi. Li ho trovati un po' schizofrenici, non so, o comunque le motivazioni reali e i loro stati d'animo non sono stati descritti a dovere.

Veniamo a ciò che mi è piaciuto e che mi lascia l'amaro in bocca: PERCHÉ QUESTA È UNA STORIA CON POTENZIALE CAVOLO. NON È BANALE!
Hai creato dei bei momenti tra i due personaggi: come il ricordo del Natale passato insieme e il regalo del tavolino su cui fare colazione (mi sono sciolta), il momento della danza di lei davanti a lui che la spoglia e la vuole vedere ballare quasi nuda solo per lui (bello, molto intenso... una metafora di come gli occhi dell'uomo che ami possano spogliarti e vederti fino all'anima senza che tu ti senta in imbarazzo), oppure il primo bacio sul ponte di Rialto. Anche se in questo ultimo caso ti devo fare un appunto: avrei voluto una maggiore descrizione di quel momento, maggiore lentezza e maggiore descrizione delle emozioni provate dai due (invece è tutto troppo veloce).
Ho trovato intelligente anche le motivazioni che probabilmente stanno alla base dell'allontanamento tra i due: le loro carriere. Entrambi non possono permettersi di apparire innamorati e impegnati, in particolare lui essendo l'idolo delle ragazzine. Credo che questo sia uno spaccato molto reale e convincente.

In sintesi posso dirti che la tua storia ha un' anima e una sua originalità (non mi era mai capitato di imbattermi in storie che raccontano la vita di due cantanti, ad esempio), però devi strutturarla meglio.
Forse nella tua testa è tutto molto chiaro, ma questa chiarezza devi riportarla anche al lettore per prenderlo per mano e accompagnarlo nella tua storia, anzi che lasciarlo in balia della confusione.

Spero di non averti offesa in alcun modo e di poterti essere stata utile.
Grazie per esserti iscritta al mio servizio.
Se avrai voglia di dare un parere su a una delle mie storie sai dove trovarle.

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