Nuova lista, nuova corsa.
Come potete notare questa storia non è la prima nella lista delle iscrizioni, non ho quindi seguito l'ordine, come ho sempre fatto, per un semplice motivo: perché ho voluto "premiare" l'autrice fantAsilena per aver da subito letto e commentato una delle mie storie (tra l'altro ancora prima che cambiassi il regolamento).
Molti di voi stanno leggendo, altri non hanno risposto al mio invito e quindi mi dispiace ma non saranno recensiti.
Ho una recensione pronta ma che non ho ancora pubblicato perché l'autrice ha iniziato a leggere ma non ha ancora terminato.
Ecco, io vengo incontro a tutti ci mancherebbe, ma vi ho avvisato con laaargo anticipo, ho anche stabilito solo un minimo di 5 capitoli da leggere e valutare e non per forza 10, quindi vi pregherei di essere corretti, dal momento che io impiego parte del mio tempo per leggere, commentare segnalando gli errori e stilare la mia recensione.
Quindi mi auguro che il mio "lavoro" non vada sprecato, tutto qua.
Scusate per il preambolo e veniamo a noi fantAsilena .Breve sunto della storia: Livia è un'adolescente di Torino, particolarmente sola. Il suo mondo è rappresentato dai suoi genitori e dalla scuola, luogo però in cui non riesce a interagire con nessuno e in cui viene sempre ignorata e isolata.
Tutto cambia quando nella sua classe arriva un nuovo compagno proveniente dalla Francia: Yoann.
Sembra essere un outsider come lei e Livia riesce a istaurare con lui quel rapporto di amicizia che aveva desiderato fin da sempre.
Al tempo stesso mentre il ragazzo sembra celare dei segreti, Livia si accorge via via di eventi "strani" che la riguardano, di particolari capacità che nel tempo sembrano essere sempre meno delle coincidenze.
Chi è Yoann? E soprattutto... chi è Livia?RECENSIONE PARTE RAZIONALE
Copertina: Essenziale ma ben fatta.
Sembra la copertina di qualche saga fantasy che potrei trovare nello scaffale di una libreria.
Complimenti per aver trovato un simbolo rappresentativo della stirpe di Livia (sbaglio?) che hai giustamente usato anche nella copertina.
Mi piace tantissimo il titolo: Cerebrum, la figlia dell'inganno, trovo che sia dannatamente accattivante!
Bella anche la citazione che riporti, forse ti consiglierei solo di metterla sotto il titolo stesso, così da avere in primo piano il titolo, poi la citazione e infine il tuo nome correttamente sul fondo della pagina.Sinossi: Fatta bene. Mi piace la citazione. Forse per mio gusto personale rimarrei un po' più sul vago, non svelando la stirpe a cui appartiene Livia. Anche perché, per farti un esempio, una persona che come me ha letto solo 10 capitoli ancora non conosce questo retroscena.
Quindi rimarrei più sul vago, facendo intendere che Livia è una ragazza che scopre di essere molto più speciale di quanto abbia mai pensato.Grammatica e lessico: lo sai ci sono un po' di imprecisioni.
Credo tu sia molto giovane e quindi c'è ampio margine di miglioramento perché non scrivi male.
Però mi raccomando:
_attenta con i tempi verbali (certe volte ti perdi il congiuntivo è il condizionale)
_ attenta alle ripetizioni (basta trovare sinonimi appropriati)
_ attenta alla d eufonica e all'uso delle virgole.E soprattutto fai attenzione a non perderti in incisi che appesantiscono la storia e non aggiungono dettagli importanti.
Esempio:Qui tutto questo inciso non serve a nulla. Basta che tu dica:
"Si guardò intorno per cercare il telefono e chiamare papà che quel giorno si era trattenuto al lavoro"
Molto più breve, semplice e concisa.
Spesso, come hai visto, ti ho suggerito di eliminare gli incisi perché a mio parere troppe informazioni limitano il ritmo e la fluidità della lettura.
Sta a te dosare e comprendere ciò che è importante che il lettore sappia rispetto a ciò che è ininfluente ai fini della storia. Anzi, ad essere importanti sono proprio i piccoli dettagli, che spesso sembrano inutili, ma che poi si rilevano cruciali andando avanti nel racconto.Attenta anche all'uso del colloquiale. Lo so che spesso si tende a creare dialoghi molto simili al parlato per renderli più reali, ma è comunque un racconto, una narrazione e quindi va rispettata una certa formalità, che a tratti può essere condita (io stessa ho anche inserito delle parolacce nei dialoghi dei miei personaggi).
Descrizioni: Allora partiamo da quelle ambientali: non ce ne sono granché devo essere onesta, anche perché la maggior parte del racconto, per quello che ho potuto leggere io, è ambientato solo in due luoghi: ovvero la scuola e casa di Livia.
Ecco, forse mi è mancata un po' di varietà nelle location utilizzate: mi sarebbe piaciuto vedere i personaggi anche in altri contesti, un bar, una biblioteca, un lunapark, anzi che una sfilza di giornate passate sui banchi di scuola.Le descrizioni fisiche dei personaggi sono un po' "infantili" permettimi il termine. Alto, cicciotto, scuretto, pantaloni alla moda ecc.
A volte, è più importante descrivere un gesto o un modo di fare piuttosto che stilare un identikit fisico.Le descrizioni emotive sono relative solo al personaggio di Livia, almeno per ora, e devo dire che sono riuscita a empatizzare con lei. Ho sentito il suo disagio di sentirsi sola, esclusa, incompresa, spesso fuori da contesto anche nella sua stessa famiglia, anche se i suoi genitori l'adorano.
RECENSIONE PARTE EMOTIVA
Ho apprezzato tanto, tanto, tanto una cosa: la genuinità dei personaggi.
Mi spiego: avresti potuto inserire il personaggio di Yoann come il classico bad boy che arriva all'improvviso nella classe della protagonista ed è bello, misterioso e pericoloso.
Una cosa vista, rivista e stravista.
Per fortuna non hai scelto questa strada perché Yoann nasconde sicuramente qualcosa, ma è un ragazzo divertente, sorridente che riesce ad abbattere il muro di diffidenza di Livia e a entrare in confidenza con lei.
Parlano la "loro lingua" che è una bella metafora di ciò che accade effettivamente tra due persone che entrano in sintonia: è come se il mondo sparisse e rimanessero solo loro con la loro capacità di comunicare nel loro linguaggio segreto.Altra cosa che mi è piaciuta è la descrizione della famiglia di Livia.
Livia non vive con due genitori assenti che ignorano i suoi problemi, ma con due complici, con i quali può parlare, aprirsi e sfogarsi.Mi sono piaciute le contraddizioni di questa ragazzina che pian piano capisce di essere non solo diversa, ma speciale: capisce di poter fare delle cose che gli altri non possono.
È attratta da queste sue capacità, ma al tempo stesso ne è spaventata, sentendosi un mostro (come accade nell'episodio di Barbara).
Sei stata brava a raccontare gli stati d'animo di questa protagonista e sono sicura che avrà un bello sviluppo nel proseguo della storia.Grazie di esserti iscritta al servizio, di aver subito "ricambiato" il mio favore e di aver sempre accettato le "critiche" in modo costruttivo ed educato perché non è da tutti.
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Recensioni razionalmente emotive (CHIUSO)
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