Prologo:

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Eccomi qui, nuda di fronte a uno specchio. Mi guardo e mi sembra d'intravedere in quel riflesso una persona che non rappresenta ciò che sono veramente dentro. Un corpo, un volto, seppur diversi da altri, normali. O meglio, normali non significa niente, ma esteticamente sono sempre stata definita una ragazza non diversa dalle altre: né eccezionalmente bella, ma neanche brutta. A prima vista appaio come tutte, una comune diciassettenne, ma dentro ho un mondo tutt'altro che simile a quello dei miei coetanei. Le persone mi definiscono come anonima e credo che questo sia l'aggettivo meno adatto a me. Credono di conoscermi, ma forse l'unica persona che mi conosce veramente è Kevin. Mi sono sempre distinta dalla massa, fin dalle elementari. Pensano che io sia asociale, timida e menefreghista perché non mi espongo facilmente e non mi comporto come loro. Preferisco starmene in disparte a riflettere, io non sono una ragazza arrabbiata con il mondo come pensano i professori o depressa come pensano i miei compagni di classe. Io sono solo nata nell'epoca sbagliata, tutto qui. Sono serena, non provo invidia per nessuno e allo stesso tempo preferisco sempre stare per le mie. Credo che sia anche per questo che non ho mai avuto un ragazzo. Mai nessuno mi è piaciuto così tanto da poter immaginare l'inizio di una relazione. E ciò perché mai nessuno è riuscito ad andare oltre la mia diversità e scoprire cosa si potesse nascondere dietro. Credo che il ragazzo giusto per me sarà quello che avrà il coraggio di spingersi oltre, entrare dentro il mio mondo e conoscerlo, rompere quel misterioso involucro che mi imprigiona e farmi aprire.

Oltre la diversitàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora