«CAPITOLO DI PASSAGGIO!»
Le critiche sono come le lame dei rasoi. Affilate e taglienti.
La gente critica senza conoscere la verità. Le persone amano criticare, amano uccidere gli altri con le parole. Perché diciamocelo, le parole spesso distruggono.
Bisognerebbe avere la volontà e il coraggio di difendersi, crearsi uno scudo e proteggersi da quelle lingue taglienti pronte a stritolarti e non lasciarti via di fuga.
La mia mente, in questo periodo, sviluppa solo pensieri negativi. Pensieri pieni di odio, rabbia, disperazione e dolore.
Dicono che le menti dei ragazzi a quest'età dovrebbero sviluppare solo pensieri positivi, pensieri vivi.Ma io sono diversa. Io richiamo solo il buio, la solitudine. Io richiamo il dolore. La mia anima è nera, buia. Sporca.
Una maschera. Ecco cosa sono io, una fottuta maschera che cambia le proprie emozioni e i propri sorrisi a seconda della situazione.
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Ti sei mai distesa nel tuo letto a piangere? Perché pensi di essere brutta, perché non sei abbastanza buona per essere nessuno.
Hai contato tutti i tuoi difetti dalla testa ai piedi facendoti sentire peggio.
Hai pianto a causa di tutti i commenti che la gente spiffera. Fanno davvero male no?!
Hai pianto perché la tua famiglia è disfunzionale e non ti capisce mai.
Loro ri dicono di smetterla di complessarti, che sei bellissima. Anche se non capiscono neanche la tua vita.Non vuoi sentirti come una in cerca di attenzioni, quindi lasci perdere tutto. Attorno agli amici e alla famiglia hai creato questo finto sorriso e le persone ri credono.
Ma dopo, la sera, quando sei tutta sola nel tuo letto, la ragazza che tutti pensano sia sempre stata felice sta piangendo a dirotto.
Ma questo nessuno lo sa, nessuno lo saprà mai.
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Le mani sporche di sangue hanno cominciato a tremare, le lacrime scendono copiose dai miei occhi ambrati.
Il suo sguardo. Uno sguardo preoccupato e spaventato allo stesso tempo.
Apro la bocca per dire qualcosa, per spiegare l'accaduto, ma l'unica cosa che esce da essa sono dei singhiozzi e delle frasi sconnesse coperte dai singhiozzi.
Mia zia velocemente si fionda sul mio piccolo e tremante corpo.
Prende la lametta e la getta lontano e poi mi stringe. Mi stringe forte a sé.
Il suo cuore batte forte, fortissimo. Anche il mio batte forte. Le lacrime continuano a scendere, come il sangue dal mio polso. La camicia preferita di mia zia sta cominciando a dipingersi di un rosso acceso, ma a lei non importa.
Mi passa lentamente una mano tra i capelli per cercare di tranquillizzarmi.
Il polso mi brucia, tanto.
-Z-zia... S-scusa- sussurro io tra i singhiozzi.
-Shh Coco. Andrà tutto bene»
"No... Non andrà bene. Niente andrà bene"
Lentamente mia zia si alta. Apra l'alta dell'armadio e prende del cotone, delle garze e il disinfettante.
Mi aiuta ad alzarmi e mi porta in camera mia, dove successivamente mi medica i tagli appena fatti.
Nessuno dice nulla. Ce silenzio. Ma va bene così, a me piace il silenzio.
-Ecco fatto- Annuncia la zia quando ha finito di mettere le bende.
Riporta tutto il materiale utilizzato in bagno. Io continuo a guardare il pavimento. Ho paura ad incontrare il suo sguardo.
Due dita si poggiano sotto il mio mento e io strizzo gli occhi per paura di scoppiare a piangere nuovamente.
-Avanti piccola. Non fare così- La sua voce è calma come sempre.
Apro lentamente gli occhi e incrocio subito dopo i suoi. Ha un leggero sorriso. I suoi occhi sono stanchi, si vede.
So che verrobbe chiedermi il perché del mio gesto, ma non lo fa.
-È meglio se ti riposi un po' Coco. Io torno quando ti sei svegliata e ti preparo un bel tè caldo. Ti va?»
Faccio un piccolo cenno con la testa per acconsentire. Lei mi sorride, mi accarezza la testa, si alza e se ne và chiudendosi la porta alle spalle.
Io mi lascio cadere nel letto stremata e sospiro. Chiudo gli occhi e in un secondo mi tornano alla mente le immagini di Alex che mi dice che si deve trasferire, che mi abbandonerà. Ho ancora impresso in testa la sua faccia, il suo sguardo triste. Le sue labbra, il suo profumo, le sue mani, i suoi occhi.
Una lacrima ribelle riga la mia guancia destra e va a mescolarsi con il tessuto del cuscino.
In poso tempo le lacrime tornano prepotenti ad allargare i miei occhi e i singhiozzi si liberano per la camera.
"Ti rivoglio con me Alex"
Penso prima di addormentarmi con le lacrime agli occhi.
#SPAZIO AUTRICE
......
Chiedo umilmente perdono per avervi fatto aspettare due mesi il capitolo.
Come avrete letto in alto (spero) questo è un capitolo di passaggio. Scusate la schifezza che è venuta fuori ma non avevo davvero idee hehe.
Comunque... Non so quanto aggiornerò, spero di riuscire a farlo presto. La scuola è quasi finita e io sono piena di verificare e interrogazioni yeee.
Bene! Mi dileguo che è meglio.
Ah! Ultima cosa. Ho scritto una nuova storia, si chiama:
~Questo è per te~
Se volete darci un occhiata mi farebbe davvero piacere. Grazie a tutti di cuore. Al prossimo capitolo :)
GiorgiaRin
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Storia Di Una Ragazza Sbagliata
Teen FictionUna ragazza in lotta con la sua stessa vita. Autolesionista. Depressa. Vittima di bullismo. Riuscirà ad uscire da tutto questo? Oppure il peso che si porta dentro la inghiottirà senza pietà? //La maggior parte delle scene descritte in questo raccont...