Era passata ormai una settimana da quando avevo conosciuto Laurel, e devo dire che è una ragazza davvero molto simpatica e dolce. Di Brittany nemmeno l'ombra, per fortuna.
Questa sera sarebbe cominciata la sagra. Non credo che ci sarei andata perché ci saranno sicuramente Brittany e le sue gallinelle e altri ragazzi che mi prendono in giro.
Adesso ero a casa seduta sul divano a vedere un po' di tv. Era sabato perciò non c'era scuola. Alla tv, come sempre, non c'era nulla di interessante così decisi di uscire un po'. Purtroppo Laurel era malata e Alex doveva studiare per la verifica di lunedì, perciò uscì da sola.
Mi alzai dal comodissimo divano e andai in camera per vestirmi. Ebbene sì, ero ancora in pigiama.
Indossai una maglia a maniche lunghe nera lunga fino a metà coscia, con uno smile enorme giallo sul centro. Degli skinny jeans neri, una felpa bianca con scritto in kanji "完璧は存在しません" (la perfezione non esiste).
Scesi, misi le scarpe, presi il telefono, le cuffiette e le chiavi e uscì di casa.
Sbloccai il telefono, misi le cuffiette e cliccai su riproduzione casuale. La prima canzone che partì era "DNA - Little Mix"
Alzai il volume al massimo e camminai per le strade.
Non avevo una meta precisa, ma alla fine optai per andare un po' al parco, almeno sarei stata da sola e potevo rilassarmi un po'. Entrai nel parco e mi sedetti su una panchina. Era molto fredda, ma dopo pochi secondi il freddo sparì.
Chiusi gli occhi per ascoltare meglio la musica, ad un tratto sentì una mano posarsi sulla mia spalla. Aprì gli occhi di colpo e mi tolsi le cuffiette.
Quando guardai la persona che avevo di fronte cominciai a tremare.
-Oh, guarda un po' chi si rivede. Le erbacce non muoiono mai- Disse sogghignando
-Che vuoi Brittany?- Chiesi io con tono duro
-Voglio solo divertirmi puttanella del cazzo-
Mi prede per la felpa e mi buttò a terra. Io mi alzai ma Brittany mi tirò un calcio nello stomaco che mi fece accasciare a terra dal dolore. Poi un altro calcio, un altro pugno e ancora calci e pugni.
-Sei patetica! Non sai nemmeno difenderti! Se tieni alla tua pelle ti conviene stare lontana da Alex capito?! E di alla tua amichetta del cuore che se ti difende ancora farò il culo anche a lei! Capito? Rispondi stronza!- Disse tirandomi un altro calcio. Stavo cominciando a piangere per via del dolore troppo forte
Detto questo Brittany se ne andò lasciandomi li dolorante e piena di lividi. Non potevo continuare così. Cercai di alzarmi con le poche forze che mi rimanevano e mi sedetti sulla panchina. Presi il cellulare e con le mani tremanti cercai il nome di Alex nella rubrica.
Dopo due squilli rispose...
-A-alex... S-sono Coco. P-potresti venire a prendermi al parco dell'Eternal Street?- Domandai con voce tremante a causa del dolore
-Certo Coco. Arrivo subito, ma cos'è successo?- Sembrava preoccupato, ma non avevo le forze di dirgli quello che era successo.
-B-Brittany- Riuscì a dire prima di scoppiare a piangere
-Cavolo! Arrivo subitissimo, stai fermata li- E riattaccò la chiamata.
Dopo circa 5 minuti Alex arrivò. Cercai di alzarmi ma il dolore allo stomaco me lo impedì.
-Coco eccomi qui, tranquilla ora ti porto a casa-
Mi prese a mo' di sposa, io mi accoccolai a lui e chiusi gli occhi. Dopo pochi secondi mi addormentai.
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Quando mi svegliai mi guardai attorno, riconoscevo questa stanza e anche l'odore. Era la stanza di Alex.
Non ricordo bene cosa era successo, però lo stomaco mi faceva ancora male.
Mi alzai dal letto e tenendomi lo stomaco con la mano sceci le scale cercando non rotolare giù.
Arrivata a terra trovai Alex che guardava la tv in salotto. Appena mi vide venne subito verso di me.
-Coco ma che ci fai in piedi, dovevi restare a letto. Vuoi qualcosa da mangiare?- Era molto premuroso nei miei confronti
-No grazie non ho fame- Non mangiavo da Venerdì mattina. Ma dovevo dimagrire, mi sentivo grassa
-Devi mangiare qualcosa sei molto pallida e anche debole-
-No davvero, non ho fame- Cercai di convincerlo, e ci riuscì perfettamente perché Alex sbuffò e annui.
-Questa sera c'è la sagra del paese, ti va di venire con me?
-N-non lo so... Non ci sono mai andata per paura della gente che mi prende in giro...- Dissi torturandomi e le mani
-Tranquilla ti proteggo io!- Disse battendo un pugno sul suo petto. A quel gesto mi misi a ridere leggermente
-Haha ce l'ho fatta! Ti ho fatto ridere. Sei davvero bellissima quando ridi, dovrei ridere sempre-
-G-grazie. Comunque mi hai convinto, questa sera verrò con te alla sagra. Ora vado a casa a prepararmi- Dissi ridendo e incamminandomi verso la porta
Devo ammettere che avevo una certa paura di uscire questa sera. Ma non ero sola, Alex mi avrebbe protetta.
#SPAZIO AUTRICE
2K visualizzazioni! Grazie di cuore a tutti!!!❤❤❤
Scusa l'enorme ritardo e anche l'ora. Il capitolo fa schifo lo so. Ma sono stanchissima. Il prossimo capitolo sarà più decente spero.
È che sono indietrissimo con i compiti quindi non ho molto tempo per aggiungere e sono anche preoccupata per l'esito dell'esame.
Ora vado a dormire. Grazie ancora per il sostegno che state dando e per il successo che sta avendo la mia storia. Non me lo aspettavo, e soprattutto non me lo merito.
Grazie infinite davvero! Mi avete reso felicissima! Spero che molte altre persone leggeranno la mia storia
Notte a tutti lettori!
GiorgiaRin99
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Storia Di Una Ragazza Sbagliata
Teen FictionUna ragazza in lotta con la sua stessa vita. Autolesionista. Depressa. Vittima di bullismo. Riuscirà ad uscire da tutto questo? Oppure il peso che si porta dentro la inghiottirà senza pietà? //La maggior parte delle scene descritte in questo raccont...