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Mentre quella ragazza si presentava alla classa continuava a guardarmi con uno sguardo assassino. Se gli sguardi potessero uccidere io sarei già morta.

-Bene signorina Lancaster, può sedersi li in fondo vicino alla finestra in quel banco libero- Detto questo la ragazza, ma perché chiamarla "ragazza" ha uno nome usiamolo, anzi Laurel Laya si incamminò verso il suo posto che fortunatamente era molto lontano dal mio.

Durante tutta la lezione potevo sentire lo sguardo di Laurel fissarmi intensamente. Mi da quasi fastidio, solo perché mi aveva vista mentre mi tagliavo non può uccidermi con lo sguardo.

La lezione finì molto velocemente, presi tutti i miei libri e apettai, come sempre, che uscissero tutti dalla classe.

Quando mi stavo per uscire dalla porta qualcosa o per meglio dire qualcuno mi bloccò il polso, proprio quello dove poche ora prima mi ero tagliata. A quel contatto feci una smorfia di dolore e un piccolo gemito uscì dalle mie labbra.

Mi girai di scatto e mi trovai davanti Laurel che mi guardava con gli occhi ridotti a una fessura.

-M-mi puoi lasciare il polso? Mi fai m-male- Dissi ballbettando per il bruciore che provavo in quel momento.

-Perché lo hai fatto?! È pericoloso!- Disse Laurel quasi urlando

-N-non sono affari tuoi! Ho dei problemi perciò non impicciarti!- E me ne andai senza degnarla di uno sguardo

Avevo gli occhi lucidi. Odiavo essere così fragile, piangevo per qualsiasi cosa. Mentre camminavo per i corridoi mi scontrati contro qualcuno. Indovinate un po' chi era?! La sfortuna era dalla mia parte.

-Guarda guarda chi si rivede! Non sai fare altro che piangere, è puttanella? Alex non lo devo nemmeno toccare capito?! Sennò ti ammazzo! Capito sguattera?!- Mi diede un pugno dritto sul naso, dal quale comunicò a uscire del sangue.

Mi accasciai a terra. La stesta cominciava a girare. Chissà perché quando si perdeva sangue da naso la testa girava. Sentì dei passi arrivare dal fondo del corridoio e vidi una chioma bionda con le punte azzurre correre verso quella puttana di Brittany.

Era Laurel! Tirò un pugno a Brittany che cadde a terra con uno zigomo rosso.

-Vattene via Brittany se non vuoi che ti picchi a dovere!- Detto questo Brittany se ne andò. Io intanto ero ancora accasciata a terra con il sangue che usciva dal naso.

-Oddio! Guarda come sei ridotta. Mi dispiace di non essere arrivata in tempo. Tini questo è premilo sul naso- Si inginocchiò alla mia altezza e mi porse un fazzoletto. Aveva l'odore della camomilla, me lo premetti sul naso per fermare il sangue.

Laurel mi aiutò ad alzarmi, la testa non girava più per fortuna. Non volevo crollare davanti a lei. La guardai un secondo, sembrava molto preoccupata.

-Ti accompagno fino a casa mia così posso medicare i tagli, sempre se ti va bene- Disse sorridendo. Aveva un bellissimo sorriso, e ai lati della bocca aveva due fossette, erano identiche a quelle di Alex.

-O-ok, grazie mille- Sorrisi cercando di essere il più naturale possibile. Il sangue si era fermato e ci avviammo all'uscita da scuola. Eravamo a piedi ma non ci mettemmo molto ad arrivare a casa di Laurel.

Quando fummo davanti casa sua la guardai attentamente. Era identica alla casa di Alex.

-Prego entra pure- Entrai in casa e in salotto, seduto sul divano, c'era Alex che appena mi vide ridotta in quello stato sbiancò

-C-Coco?! Ma così ti è successo!-

-Vi conoscete già? Coco, Alex è il mio fratellone- A quelle parole spalancai la bocca. Ecco perché quella incredibile somiglianza. Non credevo che Alex avesse una sorella

-È meglio se ti siedi così ti medico le ferite. Poi magari avvisi i tuoi genitori che rimani qui a mangiare- Una lacrima scese lungo la mia guancia destra, ma subito me la asciugai.

-I-io n-non ho più i-i g-genitori- Dissi con voce rotta. Stavo per piangere ma non volevo, non davanti a loro.

Laurel corse da me e mi abbracciò. Poggiai le testa nella sua splla e comincia a piangere.

-Shh, tranquilla Coco. Mi dispiace non volevo farti piangere, non lo sapevo. Perdonami- Mi accarezzò i capelli e dopo poco mi calmai.

Alex mi accompagnò i salotto dove mi fece sedere, mentre Laurel andò a prendere disinfettante e garze per i tagli e i lividi sul viso.

Quando tornò si inginocchiò davanti a me è cominciò a medicarmi. Era davvero molto brava, non ho sentito nulla.

-Prepararo qualcosa da mangiare- Ci disse Alex dirigendosi in cucina.

Mentre Alex era impegnato in cucina io e Laurel parlammo un po'. Non mi aveva più chiesto il perché mi sono tagliata, bhe meglio così.

-Posso sapere perché lo fai? Mi riferisco ai tagli- Disse indicando le mie braccia.

Non ero sicura di volerglelo dire. Magari mi avrebbe presa in giro, perciò le dissi:

-Non mi va di parlarne... Almeno non ora, scusa- Abbassai lo sguardo

-Certo tranquilla, ti posso capire. Non è un argomento facile, ma quando vuoi parlarne io ci sarò sempre. Perché ora siamo amiche- Disse e mi fece un bellissimo sorriso.

Amiche. Non avevo mai avuto un' amica prima d'ora.

Da quel giorno sarei diventata una nuova persona, più forte e più sicura di sé.

#ME POV'S

Tango Argentino!

Come sempre vi ringrazio di cuore per le visualizzazioni e i commenti che lasciate. Un enorme abbraccio a tutti.

Al prossimo capitolo apette!

GiorgiaRin99

Storia Di Una Ragazza SbagliataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora