Capitolo3

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Lunedì mattina, il momento peggiore della settimana, dopo quello che è successo voglio solo sprofondare nel mio lettuccio caldo e dormire ma aimè devo alzarmi, mi lavo, mi cambio con le prime cose che trovo nell'armadio e scendo in cucina pronta per sentire la ramanzina di mia madre per il comportamento che ho avuto con il suo pseudo fidanzato.
Entro e la trovo seduta sulla sedia con una rivista di gossip in mano e con un piede che tamburella ansiosamente sul pavimento.
"Buongiorno" dico con fare innocente e lei mi fulmina con lo sguardo.
"Non mi è piaciuto per niente il comportamento che hai avuto con Patrick" inizia per poi sbuffare "tesoro capisco che ti manca papà, manca anche a me ma..." continua con voce più dolce
"No a te non manca" la interrompo bruscamente
"Jennette, io voglio rifarmi una vita capisci? Non voglio vivere nell'ombra di tuo padre che ci ha abbandonato" dice mia madre con la voce spezzata.
"Lo so che ci ha abbandonato cazzo, non me lo devi ripetere ogni santo giorno e sono infuriata con lui e delusa ma è sempre mio padre, forse dovrei odiarlo per quello che ha fatto ma non ci riesco, non ci riesco" dico tutto d'un fiato con gli occhi lucidi, mi precipito alla porta ed esco il più in fretta possibile anche se mia mamma cerca di fermarmi.
Arrivo a scuola con 15 minuti di anticipo e mi fiondo subito in classe per evitare di incontrare l'ochetta e il suo fidanzato, in classe trovo Luke che sta parlando con alcuni compagni di classe, mentre di Selena non c'è traccia, strano perché non aveva mai fatto un giorno di assenza fino ad oggi, ma meglio così, dopo la chiamata di ieri e la conversazione non molto tranquilla con mia madre non sarei riuscita ad avere un confronto pure con lei.
Mi siedo al mio posto e aspetto il suono della campanella che segnala l'inizio della noiosissima lezione di inglese.
Finalmente arriva l'intervallo e mi dirigo alle macchinette per prendere qualcosa da mangiare, dopo aver preso il mio Kinder Bueno mi volto per ritornare in classe ma sbatto contro qualcosa o meglio... qualcuno.
Subito mi allontano per vedere di chi si tratta e rimango pietrificata alla vista del ricciolino.
"S-scusami non v-volevo" balbetto.
"Stai più attenta a dove metti i piedi, cazzo" ribatte senza nemmeno guardarmi, proseguendo per la sua strada; strano che non sia in giro con la sua Ariana... cos'è la cagnetta ha lasciato l'osso?

Michael's pov

"Stai più attenta a dove metti i piedi, cazzo" rispondo seccato evitando di incrociare il suo sguardo. Non riuscivo a sostenerlo, non dopo averle detto quella cosa, ma che cosa sto facendo, che cosa mi sta facendo? Sto impazzendo.
Torno in classe e mi fiondo sulle labbra di Ariana, non mi fanno dimenticare LEI ma almeno mi distraggono... ecco cosa mi serve, distrarmi, devo togliermela dalla testa.
Suona la campanella e tutti gli studenti escono dalle aule, mi avvio verso l'uscita con Ariana ma l'occhio mi cade su di lei... ora che ci penso non conosco neanche il suo nome... sarà sicuramente un nome stupendo proprio come lei... cazzo no no Michael basta. Appiccicato a lei c'era un ragazzo alto e biondo, si stavano abbracciando e lei rideva... rimango a fissarli per un tempo che mi sembra infinito quando una voce stridula mi urla nell'orecchio
"Michael perché stai fissando quella sfigata?!"
"Ariana quando imparerai a tenere quella tua cazzo di bocca chiusa?" dico con voce irritata.
"Maa..." inizia Ariana ma la interrompo mettendole un dito sulle labbra e lei sgrana gli occhi sorpresa da qual gesto improvviso.
Appena mi volto per continuare a fissare la ragazza senza nome, noto che mi sta guardando e senza neanche pensarci bacio Ariana, un lungo bacio ma senza sentimenti da parte mia.
Appena mi stacco da Ariana vedo la ragazza bionda correre in lacrime verso l'uscita. Perché l'ho fatto? Per vedere una reazione da parte sua? Questo cosa significa? Ho troppe domande a cui dare una risposta. In questo momento ho solo la bionda in testa... l'ho fatta piangere... sono un coglione.

Jennette's pov

Ha baciato Ariana. Lo so è una cosa normale visto che sono fidanzati ma non sono riuscita a stare li a fissarli un secondo di più... non so cosa mi sta succedendo ma la sola vista di lui che bacia un'altra mi infastidisce.
Corro più veloce che posso verso casa, voglio solo stare da sola nel posto che amo più al mondo... sotto le coperte del letto e ascoltare una delle poche voci che mi tranquillizza, che mi fa entrare in un mondo tutto mio, un mondo senza problemi e preoccupazioni: Ed.
Luke ha provato a inseguirmi lungo il tragitto ma la distanza che ci divideva era troppa e anche con le sue lunghe gambe non è riuscito a raggiungermi.
Arrivata a casa mando velocemente un messaggio a Luke per dirgli che sto bene... non mi piace mentire al mio migliore amico ma in questo momento voglio solo stare da sola.
Bevo un bicchiere di succo,mi lancio sul letto e mi addormento sulle note di thinking out loud.

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