Capitolo12

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Jennette's pov

Entriamo e l'odore di fumo e alcool mi pervade le narici. Storcio il naso: odio l'odore del fumo.
Michael ci accompana in una stanza piena di tavolini e sedie. Perché una casa dovrebbe avere una stanza piena di tavoli? Boh.
Ci accomodiamo attorno al tavolo e viene ad accogliere il padrone di casa, un ragazzo alto e riccio con due occhioni verdi simili a degli smeraldi insieme ad un altro ragazzo alto e moro e una ragazza con i capelli corti biondi e occhi azzurri.
Michael saluta tutti e tre, pure la biondina, con un caloroso abbraccio. Mmmmh calma Jennette calma.
"Loro sono miei amici" dice Mike indicandoci ai tre.
"Ragazzi, loro sono Harry, il padrone di casa, Austin e Miley".
Dopo le presentazioni mi dirigo in cucina con Shailene a prendere qualcosa da bere e optiamo per un drink alla ciliegia di cui non so il nome. "A questa bellissima serata" urla Shai cercando di sovrastare la musica altissima.
"A questa bellissima serata" ripeto io facendo sfiorare i nostri bicchieri provocando un neanche udibile cin cin.
Mando giù in un sorso tutto il liquido nel bicchiere e subito la gola inizia a bruciare. Non mi ricordavo neanche più questa sensazione dal tanto tempo che non bevevo qualcosa di alcolico.
Shai mi trascina in una stanza piena di ragazzi ubriachi che ballano e si strusciano tra loro. Che schifo.
Iniziamo a ballare a ritmo di musica quando Austin ci interrompe.
"Scusate il disturbo signorine, Jennette ti potrei rubare Shailene per un ballo?" dice Austin guardando teneramente la mia amica.
Ma che cazzo?
"Si certo, andate pure" dico con un po' di timore sapendo di dover restare da sola in mezzo a questi ubriaconi.
"Jenn sei sicura di voler restare da sola?" mi chiede Shai preoccupata. Oh no.
"Certo tranquilla" dico con un finto sorriso e se ne vanno lasciandomi.
Benissimo, ora cosa faccio?
Decido di tornare in cucina a prendere un altro drink, così la serata passerà più velocemente.
Ordino lo stesso bevuto circa mezz'ora fa e cerco di rilassami anche se la cosa non è per niente facile.
"Hey bellezza" sento qualcuno dietro di me.
Mi giro e vedo due smeraldi osservarmi.
"Harry" dico.
"Si brava sai il mio nome" dice ridendo.
È ubriaco marcio. Ma come si fa ad essere ubriachi alle 22?!
"Harry sei ubriaco, vai a stenderti e riposarti" dico e ottengo in risposta una fragorosa risata.
Si ridi ridi che tra poco ti troverai steso per terra perché non ti reggerai più in piedi.
Non gli rispondo per evitare di insultarlo.
"Dai bellezza rilassati e vieni a ballare con me" dice pretendomi per un polso e trascinandomi in un'altra stanza piena di gente.
"Harry lasciami, non sai quello che fai" gli urlo contro.
"Dai jenn, stai zitta e vieni qui" dice avvolgendo le sue braccia dietro la mia schiena, facendo aderire il mio corpo al suo.
"Lasciami stare, mi fai schifo" urlo impaurita dimenandomi e cercando di non piangere.
"Zitta e vieni con me" dice mettendomi una mano sulla bocca per zittirmi e strattonandomi su per le scale.
Saliamo al primo piano e quello schifoso al mio fianco apre alcune porte per vedere se le stanze sono occupate.
Qualunque cosa voglia da me non la otterrà mai.
"Harry??" sento la voce di Mike dentro una delle stanze.
Michael.
L'unica persona che può salvarmi in questo momento. Con tutta la forza che ho mordo la mano di Harry e urlo con tutta l'aria che ho nei polmoni.
"Brutta puttana" urla dandomi uno schiaffo e facendomi cadere.
Un secondo dopo vedo Michael precipitasi fuori dalla porta e iniziare a sferrare pugni contro Harry.
"Brutto figlio di puttana, prova ancora a sfiorala con un dito e ti faccio perire di essere nato" gli urla contro mentre io sono rannicchiata alla parete con le lacrime agli occhi.
"Tranquillo amico non le stavo facendo niente" si giustifica il riccio.
"Togliti dalla mia vista" dice e Harry si alza velocemente e torna al piano di sotto.
Mike mi ha appena salvata, lo ha fatto veramente.

Michael's pov

Se non fossi arrivato in tempo quel coglione avrebbe approfittato di lei.
Non me lo sarei mai perdonato se fosse successo... e io che lo consideravo un grande amico.
Mi avvicino a Jennette e la abbraccio forte mentre continua a piangere sulla mia spalla bagnandomi la t-shirt.
"Tranquilla, ora ci sono io con te. Non ti toccherà mai più nemmeno un capello, non glielo permettero" le dico dolcemente.
"Grazie Mike, se non ci fossi stato tu non immagino neanche cosa sarebbe potuto accadere" dice facendo fatica a parlare a causa dei singhiozzi.
"Ti va di uscire a prendere una prendere una boccata d'aria?" le chiedo dolcemente.
"Non devi stare con la tua fidanzata?" mi chiede.
Non ha proprio capito che mi interessa solo lei.
"È nella stanza che sta dormendo. È ubriaca marcia e non penso si svegli fino a domani".
"Oh, allora ok" risponde con un debole sorriso.
La prendo a mo' di sposa e sobbalza a quel contatto.
"Tranquilla sono io" dico baciandole la fronte e rilassandosi.
Alla fine delle scale la metto giù e ci dirigiamo verso la porta finestra.
Incontriamo Luke, Selena e Jennifer che guardano Jennette preoccupati a causa del suo aspetto sciupato e lei mima loro un 'sto bene, dopo vi spiego'.
A bordo piscina ci sono tanti ragazzi, così sposto una delle tante sdraio nell'angolo più lontano alla piscina e faccio sedere Jenn sulle mie gambe.
Dopo qualche secondo o minuto di silenzio che sembra un'eternità interrompo il silenzio.
"Va meglio?" le chiedo massaggiandole la schiena.
"Si, grazie" dice guardandomi negli occhi e accennando un sorriso.
Siamo vicinissimi e ho la sua bocca ad un centimetro di distanza... calmo Mike, ragiona... come faccio a pensare lucidamente se ad un centimetro dalla mia bocca c'è quella della mia Jenn?! Sono fottuto.

Jennette's pov

Siamo vicinissimi, la tentazione di baciarlo è fortissima ma non posso. Lui non lo vuole, ama Ariana.
Si avvicina sempre di più fino a far sfiorare le sue labbra con le mie.
Ho il cuore che batte all'impazzata e migliaia di farfalle nello stomaco, annegate stronze.
Appena Michael prende le sue labbra contro le mie, qualcuno mi tira il braccio facendomi alzare e spingendomi forte.
Senza neanche capire quello che sta succedendo, mi ritrovo nella piscina cercando invano di stare a galla finché non vedo nient'altro che l'oscurità.

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