-Jimin... Ciao. Sono Tae ho bisogno di parlarti ci vediamo questa sera?
-ehilà ciao certo volentieri. Birretta in pub inglese vicino a me? Così non mi fai attraversare tutta la città?
-certo passo anche a prenderti mandami su WhatsApp l'indirizzo. Solo una cosa ancora... Voglio parlare di Jin. Prima che tu venga voglio che tu lo sappia.
-nessun problema ci sarò.
-grazie Jimin.
Quando chiudo la chiamata tiro un sospiro di sollievo. Jimin è sempre stato un caro ragazzo sono certo che mi dirà quanto voglio sapere.
-Gerald non vengo a casa. Avvisi Jin per cortesia ho un impegno importante e farò tardi.....
Driiiiinnn
-oh eccoti qui... Mi chiedevo che fine avevi fatto.... Tutto un giorno intero senza essere importunato da te.
-Jimin ti mancavo quindi.
-eh adesso non esagerare.
-posso venire da te stasera?
-assolutamente no... Ho un impegno galante. Con un giovane signore che mi porta a cena in un bel posto.
-chi cazzo è? Tu non esci con nessuno. Non dopo quello che mi hai fatto al cinema.
Jimin ride.
-eih non era mica impegnativo... eh... Ci siamo scambiati il favore mi sembra.
-Jimin smettila lo sai ormai la nostra storia è ricominciata.
-non è ricominciato un bel niente e stasera ho un appuntamento.
-non esiste...
-lo vedremo.
Puff...chiamata chiusa... Il piccoletto biondo tutto pepe mi ha chiuso il telefono in faccia da non credere.
Non finisce qui.Alle 21 sono sotto casa sua ed effettivamente lo vedo salire su un BMW nera fiammante, Tae ne ha una uguale il tipo con cui esce Jimin dev'essere pieno di soldi. La rabbia mi sale pensavo che dopo il cinema avremmo potuto riprendere un qualcosa fra noi ma mi sbagliavo. Li seguo... Purtroppo devo parcheggiare un po' più avanti perché non ci sono posti. Non li vedo scendere, quindi arrivo che sono già entrati. Mi siedo in un tavolo un po' distante l'uomo è di spalle, moro ben piazzato non ci vedo più dalla rabbia... Aspetto una ventina di minuti...ma poi... Non resisto soprattutto quando vedo Jimin che si sporge e l'abbraccia. È un attimo... mi avvicino, lo giro poggiandogli una mano su una spalla e... baam... gli mollo un pugno sul viso
È la frazione di un secondo quella in cui mi accorgo che l'uomo che ho colpito altri non è che il mio amico Tae.
Sento Jimin che mi urla e Tae a terra che mi guarda con la bocca sanguinante e mi dice semplicemente.
-sei un coglione.
I camerieri intervengono aiutando Tae e bloccando me.
-lasciatelo.... È un equivoco... Tranquilli... Pensava fossi un altro.
-col cazzo un equivoco... cosa ci facevi qui appartato con Jimin... Perché ti ha abbracciato eri mio amico Tae...
-te l'ha detto... Sei un coglione.. Siamo qui per parlare di Jin.
Dice Jimin arrabbiatissimo.
-JK non te l'ho detto altrimenti avresti voluto venire anche tu... Jimin sa tante cose su Jin... Che io non so. Ho bisogno di saperle per recuperare il nostro rapporto. Jimin mi stava aiutando.Guardo Jimin ha un tale broncio... Che me la farà scontare.
Chino la testa...
-scusate. Avete ragione sono un coglione.-quello che volevo sapere Jimin me l'ha detto, grazie caro. Sei stato gentile sei un vero amico per Jin... Mica come questo stronzo che mi prende a pugni.
-Tae... Dai... Perdonami... Ti chiedo scusa.
Ma Tae fa un gesto della mano e se ne va.
Jimin mi guarda incazzato nero e si alza.
-paga il conto ti aspetto fuori.
Ed esce.
Pago tutto scusandomi ancora per il casino che ho causato.
Quando esco Jimin si incammina subito verso casa sua, lo seguo restando un paio di passi più indietro l'ho fatta grossa.
Arrivati a casa sua mi indica di salire.
Mi aspetto un brutta discussione.
Mentre sta aprendo la porta, non so cosa mi prende... non ci vedo più lo spingo dentro schiacciandolo al muro, le nostre bocche unite in un bacio selvaggio mentre le nostre mani vagano liberandoci dagli odiosi vestiti...
-mmhhh si... Si...la porta... devi chiudere la porta.
Con una mano lo attiro a me stringendogli una natica e premendomi contro di lui... Mentre....
Baam... con un piede la chiudo non staccandomi da lui.
Lo metto seduto su un mobiletto dell'ingresso mentre continuo ad esplorare la sua bocca meravigliosa.
-sei geloso... Mi piace...
Catturo nuovamente la sua bocca.
Riesce a farmi un cenno verso una delle camere dove consumiamo un rapporto veloce pieno di voglia repressa.
Il suo corpo più magro rispetto a com'era si adatta come allora al mio. Nell'appartamento risuonano i suoi gemiti e i miei versi in cerca di soddisfazione. Anni senza di lui... Nessuna era come lui... Niente era come lui.
Mentre vengo sulla sua bocca gli dico
-perdonami. Ti amo.
Non parla ma le lacrime che bagnano le sue ciglia dicono tutto.
Mi stringe forte.
-non dovevo innamorarmi di te... non combinarne altre JK... Non in questa vita.
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Non dovevo innamorarmi di te
FanfictionIn una scuola importante arriva Jin un coreano d'origine che ha sempre vissuto in America, Jin è solare e piace subito a tutti tranne al suo compagno di stanza Taehyung un bel moro tenebroso che non potrà che sciogliersi di fronte alle lacrime di Ji...