17. Non può essere tutto e subito

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-cosa ci fai qui?
Mi guarda stupito.
-Jimin hai ricevuto i miei cioccolatini?
-Li ho offerti ai miei colleghi, non mangio più cioccolata fa ingrassare.
-ma ti piaceva... Te la compravo apposta tutta per te.
-ora no la evito... Come hai fatto a sapere che lavoro qui?
-Me l'ha detto Jin...
-Jin?
-si, sta da Tae adesso sono tornati insieme.
-non è possibile.
-ti dico di sì, ieri ho chiamato alle 20.00 cercavo Tae per proporgli una birra in un pub, ma a risposto Jin... Sono sorpreso quanto te sapevo delle intenzioni di Tae ma non credevo avrebbe agito tanto presto ... Tae ancora non era tornato dal lavoro... Jin lo stava aspettando. Da una settimana vivono insieme. Forse non volevano ancora dire nulla.
-beh il loro era vero amore non mi sorprende se sono tornati insieme.
Commenta Jimin pensieroso.
-non credo sia per questo ma sono affari loro. Cosa fai per pranzo?
-tutto tranne pranzare con te.
Mi risponde ridendo.
-hai detto che siamo amici... Gli amici pranzano e cenano insieme.
-e se facciamo un cinema stasera? È tanto che non vedo un bel film.
-oook scelgo io però.

.......
Tae e Jin

-cosa stai facendo?
-sto chiudendo... Aspetto che escano gli ultimi clienti.
-passo a prenderti, così non prendi l'autobus.
-non serve Tae... Sono abituato a muovermi con i mezzi.
-passo io fatti trovare all'angolo dove c'è il negozio della Madison, mi è facile sostare lì.
-ok come vuoi tu.
-l'hai detto come voglio io.

Lo sto aspettando davanti al negozio che mi ha indicato.
È stato uno shock per me ritrovarmi Tae davanti dopo tanti anni e ancora più scioccante la situazione in cui mi ha obbligato lui ora.
È una strana sensazione non essere padroni di se stessi.
Ne ho passate tante da quando l'ho lasciato lui non ne ha idea.
Spero che Tae non voglia farmi del male perché ne ho già subito troppo e sarebbe insopportabile per me se fosse lui a farmene.
Dalla seconda notte che ho passato a casa sua, Tae si infila puntuale nel mio letto abbracciandomi e dormendo con me. Non ha provato a farmi nulla... Meglio perché capirebbe che ormai sono un guscio vuoto senz'anima.
Inizia a piovere accidenti... Mi bagnero' tutto dove mi ha detto di attendere non c'è un riparo... Non oso muovermi. Resto lì a prendermela tutta la pioggia.
Nei confronti di Tae mi sento come avessi una colpa da espiare.
Lo vedo arrivare accosta con la sua BMW nera, salgo in auto.
-cazzo sei zuppo... Ma non avevi un ombrello?
-ha iniziato a piovere che ero già qui... Scusa ti bagno I sedili...
Mi guarda come avessi detto un eresia, si toglie la giacca porgendomela
-copriti ora alzo il riscaldamento.
Inizia a frizionarmi, per scaldarmi mentre batto i denti.
Non se ne accorge è talmente vicino che sento il suo profumo.
Quando alza il viso gli occhi verdi di Tae incontrano i miei.
Silenzio.... Si sente solo il rumore della pioggia...e dei nostri respiri... Lui che tenta di baciarmi e io che dico no.
-no... Ti prego... No.
La mia è una supplica.
Mi lascia andare subito stringendo il volante nervosissimo e partendo bruscamente... Sento lo stridio dei pneumatici sull'asfalto che mi fa accapponare la pelle.
-nel prezzo c'è anche questo e prima o poi lo dovrai saldare.
Mi dice cattivo.

Più tardi mentre mi faccio una doccia prima di cena, ripenso a quella gentilezza nel coprirmi, nel riscaldarmi e a quanto contrasta con quella brutta frase sul prezzo.
Asciugandomi guardo il lato destro del mio petto... Quei segni che non andranno più via... Quel disprezzo... Quello spregio usato sul mio corpo... Non voglio che Tae lo veda... Non voglio che lo sappia.

Non dovevo innamorarmi di teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora