𝙲𝚊𝚙𝚒𝚝𝚘𝚕𝚘 12

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Lee know era stupito dalle parole di Han, aveva intenzione di vivere con lui però non sapeva se stava chiedendo una proposta oppure voleva esprimere i sentimenti che provava per quel ragazzo.

Felix: wow! Ma che bella proposta d'amore che stai facendo al tuo ragazzo. Disse con un tono ironico

Lee know: ci penserò su

Han: Sai dire solo questo? "Ci penserò su" tutto qua? Wow! Congratulazioni, non me l'aspettavo da te. Speravo che ci stavi anche tu in questa relazione.
A quanto pare, mangio ciò che ho detto pochi secondi fa.
Non mi meriti e io non ti merito,
Ciò che provo per te...non ti- lascia stare e troppo complicato parlare con te, non riesci a capire una persona innamorata di te.

Han si alzò dal tavolo andando verso l'uscita della biblioteca.

Felix: Ma come osi trattare così mio fratello! Citrullo che non sei altro!

Felix si alzò dal tavolo andando verso l'uscita della biblioteca, provando a cercare Han che ormai era già uscito.

Banchan: Lee know, potevi dire un sì? Se volessi stare con lui allora perché l'hai risposto in questo modo.
È molto maleducato Eh-

Lee know: sono rimasto senza parole, non sapevo cosa rispondere eh- lo lasciato andare come un tonto, anzi come una testa di rapa.

Banchan: non giustificarti, se lo ami veramente potevi avere una confidenza senza perdere il limite.

Lee know: hai ragione...

Il giorno dopo, Han, si alzò dal suo letto sentendosi depresso e infelice.

Andò in cucina, dove Felix stava sul tavolo mangiando la colazione.

Han: oggi non mi sento ok... potrei non andare a scuola

Felix: sono per caso tua madre?

Han: Ma- chiedevo a te

Felix: lo dicevi a mamma

Han: ma se non ci sono mai a casa... sono sempre al lavoro- ci hai fatto caso?

Felix: Se ti senti ancora depresso per quel caso umano, allora non facci caso- cioè non ti merita e non hai bisogno di lui

Han: tu? Gentile da quando? E poi da quando sei diventato la mia psicologa personale?

Felix: sono sempre stato la tua psicologia personale... allora Han, dimmi di tutto come hai passato queste giornate, con chi sei stato? Che cosa hai fatto? Dove sei stato? Che cosa hai mangiato? Raccontami tutto.

Han: sei disposto a sentire le mie lamentele? Serio?

Felix: aishh, accomodati.

A casa di Lee know...
*nella testa di Lee know.

Come mai ho risposto in quel modo, non è da me cioè io sono sempre stato educato.
Ma non è quello il punto della storia, è stato diretto a raccontare tutto senza preoccupazioni.
Io, invece, non trovando le parole giuste e concrete... non sarei mai ma proprio mai disposto a raccontare del mio amore per lui.
Se potessi ricominciare a conoscerlo meglio e ad averlo sempre accanto a me, Hannie, il mio Hannie...
Non c'è più...

Alla scuola liceale, tutti i studenti erano seduti nelle loro classi a sentire le spiegazioni dei professori.

Al suono della Campanella, gli amici andarono insieme in mensa.

I.n: sono così stanco che potrei anche morire in un momento o l'altro.

Seugmin: smettila dire delle scemenze

Hyunjin: invece di pensare al "morire" potresti mangiare il tuo buon ramen che hai ordinato.

I.n: Non hai torto...

Dopo meno di 10 secondi arrivo Lee know, sedendosi accanto a banchan ed avendo davanti Han.

Lee know: Hyung, scusa per il ritardo

Banchan: fa niente

Felix: Oh! Quarda chi abbiamo qua...

Han: Felix... possiamo cambiare tavolo- sussurro Han

Hyunjin: tesoro, mi passi il sale?

Felix: Certo, cucciolo.

Han: Felix... sussurro Han

Felix: No, voglio stare qua con il mio ragazzo. Sussurro Felix

Changbin: Han, che ne dici di essere il mio ragazzo?

Han: Co-cosa?

Lee know: Changbin, che cosa stai-

Seugmin: Allora io prendo i.n

I.n: Eh?

Seugmin: No niente, mangia pure

Changbin: Scusa, vado in bagno

Han: ok...

È successo così in fretta dalle parole che sputo Changbin, Han stava riflettendo.

Lee know: Hannie- cioè-

Han: Come osi chiamarmi così

Lee know: No, aspetta!

Han si alzò dal tavolo, lasciando ancora i ragazzi confusi.

Hyunjin: ah- avete litigato, per caso?

Felix: Buongiorno, amore!

Tornati a casa, Han si butto sul suo letto stanco e addolorato.
A casa di Han non c'era nessuno, i suoi genitori sono andati al lavoro, Mina è andata far shopping con le amiche mentre Felix è uscito con il suo ragazzo.

Han: Bene, Han Jisung, sei rimasto da solo nel mondo... nessuno ti vuole- e nessuno ti desidera... ti sprezzano...

Suonò il campanello, non aspettava nessun visite e poi alcuni suoi parenti abitano fuori città.

Chi sarà?

Sto personalmente cambiando lo stile del libro, quindi se vi piace leggete, se non vi piace non leggete.

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