-Kurt io ho capito che non voglio avere più paura-
-di cosa?-
-del giudizio di mio padre, ho deciso di raccontarti tutta la storia-Wow avevo veramente intenzione di farlo, volevo veramente dirgli tutto,non l'avevo mai fatto, solo Finn sapeva che non sentivo mio padre da un po', ma tutta la storia solo io la conoscevo, l'avevo lasciata a marcire in piccolo angolo della mia testa e ora dovevo riportarla alla luce, ne sarei stato in grado? Sarei crollato?
-avevo fatto coming out da poco nella mia scuola e presto ci sarebbe stato il ballo, così decisi di andarci con l'unico altro gay dichiarato, avevo scelto un bel vestito nero, indossavo uno dei miei papillon preferiti e mi ero ingellato i capelli come sempre, poi ero andato a prendere il mio accompagnatore a casa sua e siamo andati all'evento, prima ancora di entrare due bulli ci sbatterono contro gli armadietti, ci pestarono a sangue e ci lasciarono la, immobili, ebbi la forza di chiamare l'ambulanza, ma appena attaccato svenni, mi risvegliai in un letto di ospedale, con mia madre vicino, non capivo nulla, ero stordito, avevo un gran mal di testa e un ago sul braccio che era collegato ad un tubo che portava ad una sacca di plastica con dentro un liquido trasparente.
Dopo alcune ore arrivò mio padre, fece uscire mia madre dalla stanza e si sedette al suo posto
"ho dovuto farlo"Quelle furono le prime parole che gli uscirono di bocca, non un normale <come stai>infondo suo figlio era solo ricoverato in ospedale dopo essere stato quasi ammazzato di botte, ma nella sue frase c'era un che di colpevole
"dovevo farti capire che ciò che sei non va bene, la tua è una malattia e si può curare ma non volevi capire così, li ho dovuti chiamare e gli ho fatto fare ciò che ti ha ridotto così-Ero sbalordito, mi odiava al punto da farmi quasi uccidere, odiava me, ciò che ero, e ciò che volevo essere, mi odiava perché ero FIERO di me stesso
Quando mia madre lo seppe lo cacciò di casa,pensavo fosse una donna forte, ma quando mio padre si ripresentò davanti alla porta, lei lo fece entrare, cercavo di non incrociarlo, mangiavamo in orari diversi, uscivo prima che lui si svegliasse e tornavo prima di lui, sicché un giorno mi ha aspettato e mi ha detto
"Senti Blaine ho capito il mio errore, sono tuo padre e se sei felice di essere ciò che sei allora lo sono anche io"
Sapevo di non potermi fidare, mi portò in garage ad aggiustare la macchina, dopo un po mi disse
"Non dirlo alla mamma ma ti faccio vedere le foto che stanno sul mio cellulare"
Scorreva le immagini sapevo che c'era qualcosa di losco in tutto quello, ne scelse una e me la mostrò, raffigurava una ragazza mezza nuda con delle sottili mutande con non le coprivano i glutei e due piccoli rettangolo che non le coprivano quasi affatto il seno
" Guarda che donna, queste si che sono quelle che piacciono ai veri uomini"
Sapevo che cercava di *guarirmi* ma sporcandomi le mani di un po' di grasso e guardando le foto di ragazze l'eterosessualità non sarebbe apparsa magicamente in me
"Papà so che mi odi ma non serve che me lo mostri in maniera così spudorata, amo quello che sono e non voglio cambiare ne tu ne nessuno mi farete cambiare"
Me ne andai correndo, avevo diciotto anni, feci le valige e me ne andai via di casa.Sai Kurt mi sbagliavo, mio padre poteva benissimo cambiarmi, mi mandò messaggi in cui diceva che ero un errore della natura che ero una delusione e così per paura del giudizio degli altri misi una maschera e finsi di essere quelle che non ero, e questa messa in scena poteva anche continuare benissimo se non fossi arrivato tu a stravolgere la mia vita, sappi che ho ancora paura e non so cosa fare, ma penso proprio di voler vincere la paura con te-
Non dissi nient'altro mi girai e andai in camera, più che altro correndo, lasciandolo solo nella cucina e rifugiandomi nella mia stanza, avevo le lacrime agli occhi, rimasi fermo immobile raggomitolato sul letto, non potevo credere a ciò che avevo fatto, avevo raccontato tutto, mi ero tolto quel peso, e ora sarei stato capace di reggere.
Mi addormentai in quella posizioni con i ricci appoggiati sulla federa bagnata.P.O.V KURT
Mi aveva raccontato tutto, lo aveva fatto sul serio, perché? Ci conoscevamo da poco tempo, anche se mi aveva obbligato a rimanere a casa sua, non doveva raccontarmi per forza tutto, forse lo aveva fatto per farmi capire il messaggio che avevo letto, sì era così, se non lo avessi visto non me lo avrebbe detto, non avrebbe rischiato di aprirsi così con me.
Ero molto scosso, le sue parole mi avevano fatto ripensare all'outing con mio padre.
Mi aveva visto ballare con due mie amiche sulle note di single lady, con addosso una tutina nera aderente è un guanto sulla mano, per aiutarmi una delle due ragazze disse che facevo parte della squadra di football, cavolo per fortuna che conoscevo il quaterback, che mi face entrare in squadra come kiker, dopo la mia prima partita ero sfinito, avevamo vinto ma non potevo più mentire a mio padre così gli dissi tutto, e lui si limitò a rispondere "lo so", lui lo sapeva da quando avevo cinque anni, mi ha sempre sostenuto e per questo lo ringrazio, non posso capire come si sia sentito Blaine, cosa abbia provato, cosa lo abbia veramente spinto a nascondersi, perché noi gay siamo più forti degli omofobi, incassiamo colpi, e diventiamo più forti, Blaine non c'è riuscito.Ripensai alla conversazione con lui alla fine aveva detto di voler superare la paura, e di questo ne ero felice, ma voleva il mio aiuto per farlo, decisi di darglielo, ma come amico, almeno fin quando non avessi capito cosa volesse in realtà da me.
Andai in camera, lo trovai raggomitolato sopra il letto, la testa poggiava sul materasso e il cuscino era stretto tra le sue braccia.
Mi sdraiai accanto a lui, mi misi su un fianco in modo da poterlo vedere e gli accarezzai la testa, non aveva il gel e i suo ricci erano morbidi al tatto, mi addormentai anche io, abbracciandogli la schiena e infilando la testa nell'incavo del suo collo.___________________________________
P.O.V. ME STESSA
OK HO FINITO ANCHE QUESTO CAPITOLO, ABBIAMO SCOPERTO LA STORIA DI BLAINE E DI KURT, QUANTI DI VOI ODIANO IL PADRE DEL NOSTRO AMICO RICCIOLUTO? ✋ io
COMUNQUE COMMENTATE DITEMI CHE NE PENSATE E ANCHE A CHE PUNTO STATE CON LA COPERTINA DELLA STORIA, AVETE TEMPO QUATTRO GIORNI, DOPODICHÉ LA SCEGLIERÒ
SCUSATE PER I TERMINI DI FOOTBALL SBAGLIATI NON SO COME SI SCRIVONO😁
VI ADORO COME SEMPRE GRAZIE PER IL SOSTEGNO BACI🚣P.S. ho deciso che metterò ⬆️ questa faccina alla fine della storia per farvi capire che il capitolo è completo.
STAI LEGGENDO
You upset my life -Klaine
FanfictionKurt stravolgerà la vita di Blaine quando Sarà costretto a passare un mese nella sua casa. Kurt: omosessuale, timido, studioso e romantico Blaine: etero, estroverso, sfacciato rubacuori, ma con un gran segreto