(Eleven) teenage dream #2

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(Quarto giorno)
P.O.V. KURT

Cazzo mi ero veramente addormentato?
Se mi avesse trovato lì avrei solo che peggiorato la situazione, mi stavo facendo troppi film mentali, anche se beh...se si fossero avverati non sarebbe stato mica male.
Mentre andavo verso la cucina fui svegliato da quella pazza di Rachel, era infuriata e non so perché ma ovviamente sarà stato un motivo stupido come sempre, le dissi di calmarsi e di andarsi a sedere.
Mentre lei mi raccontava tutta la storia io preparavo la colazione, molto leggera solo una coppa di frutta per me e per lei.
A quanto pareva Finn si era scordato di andarla a riprendere dopo la sua lezione di canto, questo perché era andato ad allenarsi e l'allenatore l'aveva trattenuto più del solito ,ma lei non voleva sentirne e pensava che fosse comunque colpa di quel povero ragazzo, fatto sta che dopo aver parlato riuscii a farla ragionare e lei decise di scusarsi, non appena Finn si fosse svegliato.
Ero grato a Rachel perché in quel poco tempo mi aveva quasi fatto dimenticare le mie preoccupazioni ma non appena lei se ne andò ,queste riaffiorarono alla mia mente.
Mi accorsi che ero in ritardo per la lezione così mi lavai e mi vestii in fretta, ed insieme a Rachel andammo verso il college.
Quella giornata passò molto velocemente, forse troppo velocemente

Ultima ora, latino,non ne potevo più ero perso nei miei pensieri fantasticano sulla nuova coperta di Vogue, oppure ammirando con soddisfazione il mio outfit e soprattutto quella bellissima spilla a forma dì ippopotamo;
Mentre il professore scriveva sulla lavagna, vidi attraverso la parte trasparente della porta Blaine che mi fissava e ,appena ottenuta la mia attenzione, si mise a fare Boccacce.
Fortunatamente mancavano 10 minuti alla fine della lezione e non appena suonò la campanella tutti corsero fuori, il mio esile corpo veniva schiacciato nella folla che intasava l'uscita dell'aula, pensavo alle più brutte fini mentre mi spintonavano, capi di essere riuscito ad attraversare la porta solo quando vidi che la folla si stava diramando, feci due passi ma davanti a me si parò un esemplare di Blaine selvatico, che con i sui riccioli al vento,le scarpe rosse e il giubbotto di pelle sembrava molto attraente ( si, insomma, più del solito ).
-se il signor Kurt mi fa il Favore di seguirmi, sarei felice di scortarlo in un posto- le mie guance si colorarono di una sfumatura rossastra che non avevo mai visto prima e che stonava sia con la mia carnagione che con ciò che indossavo; decisi di seguirlo, camminammo molto, tanto che la mia fronte si imperlò di goccioline salate e calde che odiavo.
-eccoci arrivati a destinazione-
eravamo di fronte ad un negozio, non lo avevo mai notato prima e non capii che articoli trattasse finché, gentilmente, non fu il mio caro amico riccioluto a spiegarmelo
-è un negozio di spartiti e beh ti ho portato qui perchè ti ho sentito cantare e hai un dono, inoltre c'è una cosa che non ti ho mai detto, so suonare il piano, e siccome oggi non mi andava di andare a scuola sono uscito e ho comprato una pianola, e sono certo che tu conosca gli spartiti quindi ora tu entri li dentro e ne prendi quanti vuoi e quando arriviamo a casa ci mettiamo sotto e li proviamo.
Non sapevo che dire "promemoria, evitare di cantare troppo ad alta voce in doccia".
Ero così entusiasta che mi precipitai dentro e andai diretto verso la sezione musical, eccolo là, defying gravity, forse stavo osando scegliendo proprio quello, perché c'era una nota a cui difficilmente arrivavo, ma volevo provare, ovviamente ne scelsi anche un altro un po' più alla mia portata.

-cavolo, questa pasta ricotta e pancetta è proprio buona-
-grazie Blaine, ma non ti ingozzare lasciati uno spazietto per il soufflé, che è un miracolo che non mi si sia afflosciato.
Eravamo solo io e Blaine a casa, perché era l'anniversario di Finn e Rachel che erano andati a cena fuori.
Volevo ringraziare Blaine per avermi fatto passare un fantastico pomeriggio; avevamo cantato a squarciagola, io ero arrivato (dopo molteplici tentativi) alla nota più alta del pezzo, dopodiché, appena finito, sentii sul pianoforte le note di "all of me" e il mio amico cantare quella bellissima canzone, le sue dita sfioravamo il piano, è la sua voce mi arrivava come soffice...
Oddio gli stavo fissando le labbra, carnose, rosse, le stesse che avevo già assaggiato è da cui ero diventato dipendente, ne volevo ancora, volevo ancora il suo calore e, ok stavo del tutto svalvolando, per fortuna che lui era troppo occupato a mangiare per vedermi, avevo la tipica posa da ragazzina innamorata, in mento che appoggiava sulla mano e il gomito non troppo saldo sul tavolo, in fretta mi alzai, presi il mio piatto e il suo e li posai sul lavandino, per fortuna che il mio viso era poco illuminato, così le mie gote rubino gli erano poco visibili.

P.O.V BLAINE

era stato così carino Kurt a cucinare, e siccome aveva già fatto tanto mi offrii per sparecchiare e lavare, ci fu una piccola discussione poi me la diede vinta e si sdraiò sul divano, per fortuna avevamo usato piatti e bicchieri di plastica.
Finii presto e mi andai a sistemare sul divano insieme a Kurt, aveva acceso la televisione ma mi pareva poco interessato a ciò che stava guardando, così presi il telecomando e andai sulla sezione cinema a controllare cosa trasmettevano, come previsto non c'era nulla, così decisi che sarebbe stato meglio spegnere la TV e andare a letto ma prima che potessi alzarmi Kurt disse che forse potevamo vedere un cartone animato, così giusto per ritornare bambini, accettai e iniziammo a vedere Dumbo.

Eravamo quasi alla fine del Film, mi girai ad osservare Kurt, stava dormendo, non era propriamente uno spettacolo, aveva la bocca semichiusa e la testa inclinata verso destra, non so come successe ma mi avvicinai sempre più a quel ragazzo finché le nostre gambe non si toccarono, a quanto pare quel contatto lo aveva portato in uno stato di dormiveglia e inconsciamente si rimise dritto e composto, la sua pelle era perfetta, la accarezzai, passai una mano sulla sua bocca, ma quel contatto non mi bastava, baciai la sua fronte, scesi sulla punta del naso e poi sulla sua bocca, quasi a sfiorarla con un tocco leggero, ma abbastanza pensante da svegliare il ragazzo, nonostante avesse gli occhi aperti le mie labbra restavano sulle sue, fino a quando quest'ultime non si dischiusero lasciandomi libero accesso, iniziammo a baciarci piano, poi sempre più forte finché le nostre lingue non si incrociarono, danzavano nelle nostre bocche, eravamo sul divano, ci alzammo e senza staccarci raggiungemmo la camera da letto, mi chiusi la porte alle spalle, a chiave per sicurezza, e feci stendere Kurt sul letto lo ammirai per qualche secondo, dopodiché mi sdraia sopra di lui, i nostri toraci si toccavano ma stavo attento a non buttarmi con tutto il peso sul suo esile corpo,
Infilai le mani sotto la sua maglietta, le trascinai sui suoi addominali e poi sui pettorali, sempre più in su in modo da togliergli la maglietta e dopo tolsi la mia, mi staccai da lui solo per togliergli i pantaloni, Kurt ribaltò le nostre posizioni così che mi ritrovai disteso sul letto e lui sopra di me, e continuò a baciarmi,
La domanda che mi stavo ponendo era: quanto in là ci stavamo spingendo? E dove saremmo arrivati? Le cancellai subito dalle mie mente e tornai a concentrarmi sul nostro bacio.eravamo una cosa così sbagliata ma allo stesso tempo così giusta, lui sapeva di miele, fiori e freschezza.
Sapevo cosa avevamo in mente di fare, ma per ciò a cui pensavo io così come ci trovavamo non andava bene così con un movimento repentino lo feci rotolare sul un fianco e mi ritrovai disteso su di lui, le mie mani scesero sui suoi fianchi fino ad arrivare all'orlo dei sui boxer, glieli tolsi... le mie mani indugiarono un attimo così come i nostri respiri, poi presi le sue intimità tra le mani, e dalla sua bocca uscì un gemito di sorpresa, continuavamo a baciarci e dalle nostre bocche uscivano suoni ambigui, tolsi le mani da là sotto e con la bocca andai a baciare il suo pube risalendo sempre più in su con le mani al lato della mia testa, Kurt respirava forte, quasi ansimava, le sue mani erano fosse sue miei capelli, baciai il suo ventre i suoi bicipiti e arrivai fino al collo dove lasciavo con la bocca piccoli segni bagnati, capivo che Kurt si stava eccitando, le mani sulle sue spalle, si avvicinarono al collo, le mie labbra si staccarono dalla sua pelle, mi alzai e mi misi a sedere, le mie dita ancore strette sembravano non mollare la presa, Kurt si stava agitando mentre io ripetevo
-sta per finire, TUTTO sta per finire.
Stava soffocando, poi all'improvviso si calmò i suoi occhi si spensero, lui si accasciò sul letto inerme e morto,
e mi svegliai.

Mi misi a sedere, ero ancora sul divano ma sia le luci che la TV erano spente e Kurt non c'era più, stavo sudando il collo era bagnato così come la mia schiena e il palmo delle mani, avevo la pelle d'oca stavo tremendo, ma non per il freddo per qualcos'altro, nella mia pancia qualcosa si stava agitando, così corsi in bagno feci in tempo ad alzare la tavoletta che vomitai, dopo aver aver finito mi accasciai sulle mattonelle fredde del bagno mi sentivo svuotato, non avevo più forze, ero pallido, aprii la finestra e il freddo mi arrivò in faccia come per darmi un pugno.
Andai in camera dove Kurt dormiva, non riuscii a sopportare la vista del suo viso e di lui che dormiva tranquillo senza che la gola non mi si riempisse di bile acida, tornai sul divano ma non riuscii a prendere sonno, e per tutta la notte fissai il soffitto senza un pensiero.

P.O.V. ME STESSA

OK HO FINALMENTE AGGIORNATO, NON CI SONO SCUSE, POTREI DIRVI CHE MI AVEVANO RAPITO GLI ALIENI O CHE AVEVO INCONTRATO JACE CHE MI HA DETTO CHE NON ERO UNA MONDANA E HO DOVUTO COMBATTERE DEMONI (chi non ha letto shadowhunters non potrà capire) MA SEMPLICEMENTE MI ERO PERSA NEL MONDO DEI LIBRI E DELL'ESTATE,
SONO GRATA A TUTTI COLORO CHE HANNO DECISO DI TENERE LA MIA STORIA IN LIBRERIA E CHE NON HANNO ABBANDONATO LE SPERANZE GRAZIE DAVVERO.❤️🚣🏻

You upset my life                             -KlaineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora