Incomprensioni

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Kyle porse la bandana a Bardack.

«Ho provato a rendergli onore» esordí il ragazzo. «So quanto vale per te».

Bardack accennó un sorriso.

Nel mentre, Lara preparava la siringa da iniettare nella mano sinistra di Radish.

«Se me l'avessi detto prima... Adesso la tua mano sarà viola per sempre!»

«Cosa?!» Radish divenne viola anche in volto. «Non c'è un modo per farla andare via?!»

Lara fece di no con la testa. Radish sbuffó. «Se solo l'avessi detto prima...» borbottò. Quando vide l'ago chiuse gli occhi mentre la coda si nascose tra le gambe.

Lara si fermó. «Non farà male»
Radish annuí ancora con gli occhi chiusi. «Sbrigati!» esclamò poi.

Vegeta, d'altra parte, si rifiutó di farsi medicare e rimase appollaiato sul lettino dove prima vi era Bardack.

Ci avrebbe pensato lui a mettersi delle banali bende e cerotti qua e là per il viso, come se bastassero per le ustioni che aveva preso.

Lara spiegó ai due bambini che l'infezione si formava solo nel caso in cui l'attacco li toccava in maniera diretta.

Per sua fortuna, quando Vegeta protesse Kyle dall'attacco diretto di Nahum aveva le mani dietro quelle di Radish.

Heisenberg si avvicinó all'altro lettino per verificare le condizioni di Zuk.
Il saiyan gli rispose facendo "ok" con la mano.

Poi consegnó le due buste piene di boccette al maestro Lee.

«Era impossibile prenderle tutte. C'erano camion interi di questa roba!» puntualizzò Heisenberg.

Lee rimase impassibile. Il suo sguardo, dietro gli occhiali dalla lente scurissima, risultò impossibile da decifrare.

«Ottimo lavoro» replicò. «Devo ammettere che avete fatto una scoperta importante. Non avevamo mai sentito parlare di quei mostri bollenti».

Dei sorrisi si palesarono sui volti dei quattro che erano andati in missione.

Vegeta e Radish ghignarono soddisfatti mentre ad Heisenberg e Kyle fecero un sorriso più forzato.

Nella stanza rimbombó il tipico suono del vetro rotto, assieme ad una puzza che non passò di certo indifferente ai nasi dei presenti.

«Ma queste...sono inutili.»

Il parquet si era sporcato di bianco.

A Kyle mancó il respiro.

Digrignò i denti. Strinse i pugni.

Si avventò contro il maestro Lee.

«Brutto bastardo!»

Il ragazzo incroció le dita con quelle del maestro, cercando di spingerlo con forza.

«Delle persone hanno perso la vita!»

Spinse, spinse e spinse ma l'uomo non si mosse di un centimetro.

«Mi hai costretto ad uccidere!»

Delle lacrime sbucarono fuori dagli occhi del saiyan.

«Tu... Tu... Dí qualcosa! Perché l'hai fatto?!»

Il ragazzo si guardò attorno.

Un silenzio tombale aveva avvolto l'intero cottage.

«Perché vi comportate in questo modo? Perché per voi la vita delle persone non conta nulla?»

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