Dragon Ball - Saiyan Revenge™

Gorth, il Primo Mago

«Alex, figliolo, noi dobbiamo sentirci fortunati per essere riusciti a possedere e a controllare l'Arte del Ki»
Affermò l'uomo dai capelli rossi che, inginocchiato al pavimento, teneva in una salda presa le piccole e morbide mani di un bambino dai capelli biondi che poteva avere al massimo 11 anni.

«Arte del Ki?»
Chiese il ragazzino, che guardava il padre con i suoi dolci occhioni neri ricolmi di curiosità.

«Gli Tsukin sono autentici maestri del Ki. L'hanno affinato, controllato e studiato così bene da averne posseduto uno nuovo, oltre a quello che si ha dalla nascita.»
Il piccolo rimase in silenzio, aprendo e chiudendo le palpebre con velocità e abbassando il sopracciglio. Aspettava che l'uomo di fronte a lui continuasse a parlare di questo misterioso Ki.

«Sono stati scoperti, fino ad adesso, solamente due tipi di...»

50 anni dopo...

Il pensiero di un ricordo stampato nella mente di Gorth fu interrotto dal rumore improvviso di una porta di legno sbattuta sulla parete.
L'uomo anziano dai capelli bianchi guardò i nuovi arrivati con estrema calma e sicurezza, non era sorpreso di ricevere queste particolari visite, soprattutto considerando la brutta tempesta nella quale stava finendo l'intero pianeta.

«So già di cosa mi parlerete...»

I presenti rimasero in silenzio, mentre guardarono Gorth alzarsi dalla tavola rotonda. Oltre alla dozzina di gente che erano all'ingresso di quella stanza ricca di ornamenti e trofei dorati di ogni tipo, vi erano altre sei persone sedute lì, al cospetto di quella meravigliosa tavola di legno.
Al centro dei sette uomini, si faceva spazio la figura maestosa di Gorth, che, in quel momento, stava provando eterno dolore per quello che stava succedendo al di fuori del Palazzo Reale. Ma lui, agli occhi degli altri sembrava impassibile. Aveva uno sguardo freddo, glaciale. Per interrompere un silenzio che ormai durava da una decina di secondi, una figura seduta accanto a Gorth dai lunghi capelli marroni, si alzò dalla sua sedia, posando prepotentemente le sue mani sul tavolo.

«Il Saiyan venuto dal pianeta Vegeta sta combinando un bel pasticcio. Due nazioni sono state rase completamente al suolo in soli tre giorni. Le nostre Guardie non sono state abbastanza, è arrivato il momento di intervenire.»

«Sí esatto! Fate fuori questo farabutto!»
«So ho perso mia moglie! Fate qualcosa!»
«Distruggerà altre città e nazioni, cosa aspettate?!»

La folla all'entrata della stanza cominciò a fare un grande chiasso, che risultò assordante e carico di pressioni e responsabilità per i Seven Wizards (1). Non si erano mai trovati di fronte ad una minaccia così grande in vita loro. Conoscevano i Saiyan e trattarono con il Re Vegeta anni e anni addietro per ottenere La Pace dei Cento Anni, nella quale si intensificarono i rapporti commerciali tra i due pianeti assicurandosi un grande periodo di assenza di guerre. Stranamente il Re Vegeta, invece di sterminare per poi rivendere a caro prezzo, decise di farsi buono il popolo Tsukiano. Tsuki era un pianeta senza tecnologie molto avanzate - infatti non esistevano neanche le macchine - e non si capiva per quale motivo lui decise di aggraziarseli. Gli Tsukiani decisero di accettare poiché non avevano molta scelta. Gorth ricordava ancora quando Re Vegeta si mostró per la prima volta. Una potenza disarmante, in grado di far gelare il sangue anche ad una persona così fredda e distaccata come lui.

«Siamo arrivati solo al Ventitreesimo anno di pace, questo è contro le regole!»
Esclamò uno dei sette maghi somigliante a Gorth da bambino, alzandosi successivamente dalla sedia, che a differenza del Primo Mago indossava una tunica rossa, invece che verde.

«Questo avvenimento non è colpa di Vegeta, ne sono sicuro»
Affermò un altro ragazzo sulla ventina, stavolta dai capelli blu elettrici. I Sette Maghi continuarono a discutere di chi fosse la colpa del terribile disastro che stava ancora continuando in quel momento, mentre Gorth rimaneva in silenzio. Ad un certo punto però, mentre le Guardie Reali dei Sette Maghi (2) cacciarono via la folla inferocita dal Palazzo Reale, Gorth si alzò dalla sedia e camminò lentamente verso l'uscita.