Sentii il telefono vibrare, era Niki che mi chiamava
"Niki si sto arrivando" risposi direttamente
"Si bhe pensavo ti fossi perso" rise un pò nervosamente, quindi pensai che Lisa fosse già li
"Infatti mi ero perso" diedi conferma al suo dubbio
"Sei impossibile" rise dall'altra parte del telefono
"noi siamo tutti qui" disse enfatizzando sul tutti. Sapevo che mi stava avvisando della presenza di Jungwon.
"Io sono alla porta" mi girai e vidi Niki che mi faceva segni con la mano alzata Davanti a lui c'era Lisa affiancata da Jay e Jisoo
- giustamente non poteva mancare lui- Mi lamentai mentalmente, vicino a lui sedeva annoiato il principe dell'università.
A stento lo riconobbi, si era tinto i capelli di nero e probabilmente si era messo le extentions perché erano più lunghi di come mi ricordassi, aveva un dolcevita nero aderente e dei jeans bianchi con degli strappi. Persi un battito. Era splendido. Ebbi l'istinto di scappare e tornare a casa, ma lo sguardo di tutti era su di me, ormai era tardi per cambiare idea"Sun ce ne hai messo di tempo" mi prese le spalle mentre mi sedevo vicino a lui
Poggiai il gomito sul tavolo ed il mendo alla mano
"Prima o poi mi abituerò a queste strade" sospirai. Sentivo lo sguardo di Jungwon su di me, ma non volevo guardarlo.
"Niki diceva che probabilmente non hai mai bevuto il soju" disse Lisa
"No mai" confermai e Jungwon fece un sorriso enorme
-cazzo ridi?-
iniziai ad alterarmi, ma feci un respiro profondo e mi autoimposi di calmarmi
"Allora devi provarlo" lo guardai e feci il sorriso più finto che io abbia mai fatto
"Però" pensai ad alta voce "già non so se ritroverei la via di casa così, figurati se bevo"
Niki mi scosse "io abito qui vicino, se volete possiamo continuare da me dopo, oggi ho casa libera"
"Io devo tornare a casa dopo, ma voi divertitevi" rispose Jay. La gioia che mi procurarono quelle parole era indescrivibile. Scrissi a mia madre per avvisarla e poi iniziai a bere. Dopo la quarta bottiglia iniziai a perdere la concezione di quello che avevo intorno.
Feci per aprire la quinta, ma qualcuno me la prese di mano. "Basta, hai bevuto troppo e non sei abituato al soju" era da tanto, troppo che la voce di Jungwon non mi ordinava qualcosa
"Jungwon." lo guardai finalmente, anche se ero un po' intorpidito "ridammela" mi sporsi dall'altra parte del tavolo, praticamente buttandomi addosso a lui che rimase sorpreso. Riuscì a riprenderla ed iniziai a ridere, lui teneva il suo sguardo duro su di me.
"Non guardarmi così" continuai a ridere
"fammi un sorriso che sei così carino oggi"
poi guardai Niki "anche tu sei bello oggi Niki, ma Jungwon di più"
"Sunoo forse è il caso di smettere di bere" mi disse il mio amico Giapponese, anche lui un po' goffo nei movimenti "No" risposi stringendo la bottiglia "ho pensato così tanto in questi giorni... e adesso è tutto vuoto nella mia testa" mi resi conto che gli studenti di informatica mi guardavano un po' stupiti e risi nuovamente
"Sunoo" disse duro Jungwon
"dammi la bottiglia" Sbuffai "stai sempre ad ordinare cose a tuttiiii" mi avvicinai al suo volto che ora non mi faceva più paura grazie all'alcol "che modo orrendo di usare quelle bellissime labbra" dissi puntando il dito contro le sue labbra per poi toccarle e spingerle leggermente indietro facendogliele schiudere per lo stupore
- cosa cazzo ho appena detto??- Avvicinai nuovamente la bottiglia alle mie labbra e continuai a bere
"Io direi che è il caso di andare a casa di Niki" rise Jay Mi girai verso di lui
"ma tu..." lo indicai
"come cazzo è che ridi sempre?" Lui rise di nuovo e sta volta lo seguii a ruota.Iniziò a girarmi tutto intorno e non capii bene come mi ritrovai appoggiato alla spalla di Jungwon mentre andavamo da Niki
"Dov'è Niki?" Chiesi girando la testa per cercarlo
"È sulle spalle di Jay, non lo vedi?" Mi rispose Jungwon. La sua voce non era dura , gli sorrisi un pò stupidamente. "Puoi portarmi anche tu sulle spalle?" Chiesi avvicinando il mio viso al suo. Si girò ed i nostri sguardi si incrociarono.
"Potrei ma non voglio" sorrise lui "Uffaaa sei un principe cattivo" dissi poggiando un dito sulla sua guancia Lui fece un sorriso con i denti e guardò le proprie scarpe.