𝘡𝘩𝘰𝘯𝘨𝘭𝘪 𝘹 𝘌𝘪

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Requested by: _G-Gine

«Interessante...» commentò Zhongli quando ricevette la lettera.
Portò la mano al mento, socchiuse leggermente gli occhi, pensieroso.
«Così il signor Ayato mi attende a Inazuma in occasione del festival... ebbene, non lo deluderò... inoltre, ho anche un'altra questione lì di cui occuparmi»

La busta che era ora sul tavolo, aperta, conteneva la lettera formale -scritta a mano dal signor Kamisato in persona- e l'invito da presentare appena sbarcati sull'isola.

Così, in cinque giorni, Morax era su una barca, trasportato dalle onde e dalla brezza marina, mentre sorseggiava sul ponte un buon calice di vino rosso.
Sbarcato a Inazuma, Aether lo accolse e lo accompagnò dal signor Ayato.
Dopo aver discusso di questioni pratiche, Zhongli fu lasciato libero di girare per l'isola come ospite d'onore.

La prima cosa che fece fu recarsi da una persona a lui molto più che cara.
Ma non fece in tempo a raggiungere la sua residenza che la sua figura apparse proprio davanti a lui.
La donna, dai capelli lunghi, viola, avvolti sempre nella solita acconciatura, stendeva proprio davanti a Morax, fissandolo negli occhi.
C'era un'iniziale freddezza tra i due, anche perché non si vedevano da chissà quanti anni.

Dopo che Ei mandò via le guardie, la coppia si sciolse lentamente.
I due, silenziosamente, si presero per mano, intrecciando le loro dita.
Si guardavano dolcemente negli occhi, ma non proferivano parola.
«Da quanto tempo, Ei» iniziò lui, dopo aver sistemato una ciocca dei capelli di lei dietro l'orecchio.
Lei chiuse gli occhi, godendosi quella piccola carezza, per poi riaprirli subito.
«Mi sei mancato, Morax» rispose lei.

I due decisero di camminare per le strade di Inazuma, dove si teneva il festival, per goderselo come se fossero una normale coppia, passeggiando mano per mano, scambiandosi sguardi dolci.

Raggiunsero così un piccolo chioschetto. Era decorato appositamente per il festival, ed era inebriato dall'odore dello zucchero filato che vendeva.

«Che cosa è?» chiese Ei, indicando la nuvola che si stava creando sul bastoncino.
«Non hai mai provato lo zucchero filato?» Zhongli la guardò stupito.

«Vieni con me» aggiunse lui poi.
La tirò vicino allo stand e ordinò una di quelle nuvole viola.
Pagò tranquillamente e offrì il bastoncino alla sua amata.
Lei ne prese un pezzettino e lo portò alla bocca.
Spalancò gli occhi per la sorpresa e fece un'espressione felice.
«Che buono! È così dolce!» esclamò, prendendone un altro poco.
«Ti piace?» chiese lui.
«Si!» Ei sorrideva come una bambina.

Era così graziosa che Morax non resistette dal darle un bacio.
Improvvisamente, le loro labbra si unirono in un gesto dolce proprio come lo zucchero.
«Ho sentito così tanto la tua mancanza, Ei» sorrise l'archon, allontanandosi di poco dal suo viso, per poi lasciare un altro veloce bacio sulla punta del naso di lei.
Ei arrossì un poco, e sorrise anche lei, per poi continuare di nuovo a mangiare quello stecco di zucchero filato.

Ormai era il tramonto, e i due passeggiavano sulla spiaggia dell'isola, godendosi il rosso tepore degli ultimi raggi di sole della giornata.
Si tenevano mano per mano, e silenziosamente passeggiavano uno accanto all'altra.

Stanchi, decisero di sedersi e godersi quegli ultimi minuti di luce prima che le stelle spuntino in cielo.

Era proprio quello il loro momento preferito, proprio quando il sole, dopo una stancante giornata, lascia posto alle piccole luci e alla bianca luna.

I due sedevano su una roccia, coccolandosi, quando Zhongli decise di prendere parola.
«Ei...» sussurrò lui, facendosi serio.
Lei lo guardò negli occhi, e, capendo il tono di voce, si incupì un poco.
«Qualcosa non va, Zhongli?» chiese poi.
«Senti... ho cercato di evitare la faccenda per tutto il giorno, per goderci lietamente il nostro appuntamento, ma...»

Ei sentì un nodo alla gola.
«Cosa c'è?»
«Ei, non penso di voler continuare la nostra relazione»
Delle lacrime cominciarono ad apparire sul volto della donna.
«Morax, cosa intendi dire con questo..?» chiese.

«Prima di tutto, riporto alla tua mente il fatto che gli archon non possono avere relazioni sentimentali... sei stata l'unica donna per cui non ho rispettato un contratto, per me sarai sempre speciale, mia dolce Ei...» iniziò lui.
«E allora... perché vuoi lasciarmi?!» urlò Ei, questa volta con le lacrime che correvano sulle sue rosee guance.

Zhongli rimase in silenzio, guardando il cielo.
«Rispondi!» urlò più forte lei, avvicinandosi al suo volto.
«Non riesco a perdonarti la Vision Hunt Decree... Ei, quello è stato la goccia che ha fatto traboccare il vaso...» sospirò lui.
Era come se si fosse tolto un peso dal cuore.
Non riusciva ad abituarsi che, per colpa della sua amata, tantissime persone abbiano dovuto soffrire e vedersi togliere le loro Visioni, per le quali dovrebbero essere orgogliosi.
Quegli anni sono stati come un'inferno per quei cittadini, che semplicemente sono dovuti sfuggire alle guardie dello Stato solo per non perdere qualcosa di importante per loro.
«Ti sei chiusa nel tuo piccolo mondo... e hai continuato questo tuo progetto di eternità per così tanti anni...» continuò Zhongli.

Ei era in lacrime.
Ormai si pentiva così tanto di quel suo grosso errore, e farlo diventare la causa della rottura del rapporto più importante per sé era un dolore che sapeva non sarebbe riuscita a sopportare.
Si aggrappò alla manica del vestito del suo Morax.
«Amore, ti prego...» disse supplicandolo «Grazie ad Aether ho capito i miei sbagli, ho capito che il mio progetto di eternità era inconcepibile ed assurdo, per questo ti prego di perdonarmi...»

Zhongli si alzò di scatto in piedi.
«Dovevi capirlo da sola, e tempo fa, se davvero tenevi a me... ora il tempo corre, e io devo andare. Le nostre strade si separano qui. Ti auguro di vivere una bella vita, Ei.»
Disse tutto ciò con il suo solito tono di voce, inflessibile, mentre teneva le braccia conserte.
Dopo iniziò a fare leggeri, ma veloci passi, dando le spalle alla sua amata, la quale piangeva, piangeva tutte le sue lacrime, rimanendo senza parole.
Lei continuava a singhiozzare, mentre gli occhi e la punta del naso iniziavano ad arrossarsi per il pianto.

Zhongli voltò l'angolo, ed iniziò a correre.
Corse il più velocemente possibile, via, mentre le lacrime iniziavano a solcargli le guance.
Inciampò su un sasso e cadde, finendo sdraiato a terra in posizione prona.
Era riuscito a proteggersi il viso mettendo le braccia avanti, come per istinto, nella caduta.
Ma non riusciva a rialzarsi.

«Cosa ho fatto...» sussurrò, prima di scoppiare a piangere anche lui, singhiozzando e stringendosi su se stesso.
Si mise di lato, coprendosi gli occhi, con l'illusione che se tutto sparisse dalla sua vista, allora sarebbe sparito anche lui.
E rimase così, finché la luna non fu alta nel cielo, finché lui non si addormentò stanco con i segni delle lacrime sulle sue gote.

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Allor...
probabilmente questa è stata la one shot più difficile da scrivere, spero piaccia :)...
Ricordo che le richieste sono aperte, quindi se avete qualche idea, sono ben dispostx ad accettarla...
Enjoy the reading~

[ITA] Genshin Impact ~ One Shot [aperte le richieste]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora