Capitolo 4: Cronaca Nera e Cielo in Tempesta

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Il Refettorio era riempito da luci, suoni, odori, colori, nel pieno dell'atmosfera tipica dei dopo partita.

Il campionato scolastico di Pallavversa era finalmente ricominciato e, quel pomeriggio, forti delle loro nuove reclute, la squadra dei Fattucchieri e quella dei Duellanti si erano sfidate sul campo di gioco.

Come di consueto, la cena dopo la primissima partita veniva sempre offerta dai campioni in carica anche se, come quella sera, non erano rientrati a casa vincitori.

Il nuovo capitano dei Fattucchieri, Romolino Terzio, non si era fatto scoraggiare e anzi, continuava a bere frizza-sfizia e a chiacchierare allegro, rincuorando la sua squadra, certo che la loro sconfitta fosse dovuta solo al fatto che il cambio di capitano, e conseguentemente di portiere, aveva semplicemente destabilizzato un po' il loro gioco.

«A Delia, che l'anno scorso ci ha portato alla vittoria con la sua guida e le sue parate» decretò Romolino alzando un bicchiere stracolmo di frizza-sfizia in onore del loro ex-capitano.

Tutta la squadra brindò solennemente, nominando anche i loro vecchi compagni pallaversisti ormai diplomatisi.

La squadra dei Duellanti invece si era sparpagliata per la stanza con l'avanzare della cena, tutti volevano chiacchierare con i vincitori, tutti volevano fare domande e molti giocatori si sentivano sicuri di loro e sfruttavano quella sensazione per socializzare con persone nuove o fare colpo su chi gli interessava.

Porzia si avvicinò al lungo tavolo di legno dove era rimasta una parte della squadra insieme ai loro amici, anche di altre Classi, e dopo aver cercato per un po' con lo sguardo si avvicinò ad Ardesia Pensi.

«Scusate l'interruzione» disse Porzia con un sorriso.

Ardesia si voltò prontamente.

«Ho notato che Augusto e Zeno erano seduti qui fino a poco fa, li avete visti?»

Ardesia allungò il collo per guardare oltre la tavolata: «Erano andati a parlare con Malik, lui è seduto insieme alla squadra degli Incantatori, ora non li vedo ma devono essersi seduti lì anche loro»

Porzia rimase interdetta e non seppe cosa rispondere, non sapeva nemmeno che Augusto fosse amico di Malik o che Zeno avesse mai parlato con lui a dire il vero.

Ovviamente avevano degli amici che lei non frequentava o con cui non parlava spesso, era naturale, ma questo la faceva sentire ancora più sola.

«Se vuoi puoi sederti» Selma Terrarossa agitò lentamente una mano, come per strappare Porzia dai suoi pensieri.

«Sì, infatti, non stavamo parlando di Pallavversa te lo assicuro!» continuò Ardesia.

Porzia non conosceva bene nessuna delle due e in passato era stata anche sgradevole con Selma, ma non voleva restare seduta da sola in un angolino quindi accettò e si sedette.

«E di cosa parlavate?»

«Delle lezioni di Madama Selenio» rispose Clori Montevello, seduta dall'altra parte del tavolo insieme alla sorella gemella Dafne.

Porzia annuì: «Devono essere molto dure»

Selma sbuffò pesantemente: «Troppo direi, Madama Selenio è super pretenziosa e la materia non è per niente agevole»

«È una materia molto interessante, ma richiede uno sforzo di memoria notevole e quindi tante ore di studio» spiegò Dafne.

Porzia ascoltò interessata.

«Soprattutto tante ore di studio» Ardesia rise.

«Il Diritto Magico ha molte leggi» osservò Porzia.

Aeternam II: Il Mistero della CongregaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora