Capitolo 1: Ritrovarsi

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La radura assolata continuava a riempirsi di scintille scoppiettanti, giovani maghi e streghe si materializzavano in ogni dove. Alcuni manici di scopa erano parcheggiati a mezz'aria e qualche vettura incantata arrivava lasciandosi dietro una nuvoletta di fumo argentato o dorato dal tubo di scappamento.

Una fila abbastanza lunga di giovanotti armati di bagagli, corvi, piccioni, gatti e salamandre seguiva una ragazza in salopette, con i capelli biondi dalle radici verdoline raccolti sulla testa.

«Signorina Ilaria, ma dov'è la scuola?» chiese un ragazzino vestito di giallo.

«Elisa, mi chiamo Elisa. E la scuola è a pochi passi da noi, non preoccuparti»

Un'altra ragazza agitava il braccio al centro della radura, richiamando l'attenzione della compagna in salopette. Attorno a lei erano raccolti molti genitori che tenevano per mano i loro pargoletti, in trepidante attesa.

«Come vi dicevo, ecco la mia compagna, Elisa Notori, saremo noi a scortare i ragazzi fino alla scuola»

«Mi sembrate molto giovani, entrambe» osservò un uomo che teneva per mano sua figlia.

«Vede siamo tutte e due studentesse del quarto anno, ma prometto che siamo anche molto responsabili!» rispose lei.

L'uomo non sembrò convinto: «Sei una Fattucchiera della Foresta?»

«Sì e anche la mia compagna Elisa lo è, siamo state scelte come R.A.N.A. sa» la ragazza aveva un'evidente punta d'orgoglio nella voce.

«Bè, in questo caso dovreste essere di certo degne di fiducia. Come hai detto di chiamarti?»

«Lara, Lara Coleotteri»

«Coleotteri?» l'uomo si illuminò: «Hai un fratello vero? Gioca nella squadra dei Fattucchieri con l'altro mio figlio, Tito!»

Lara forzò un sorriso: «Ho un fratello, esatto. Pare che tutti i Pallaversisti abbiano deciso di incontrarsi al limitare del Bosco Sacro»

«Sì, dicevano che li avrebbe aspettati Nasso, o così raccontava mio figlio»

Lara guardò la ragazzina che l'uomo teneva per mano: «E tu? sei pronta?»

Lei fece di sì con la testa.

Elisa Notori si avvicinò seguita dalla fila di studenti del primo anno, erano arrivati tutti con mezzi non magici alla stazione più vicina e lei li aveva aspettati e guidati fino alla radura.

«Avete camminato molto?» chiese Lara.

«Non troppo in realtà, e poi sono tutti emozionati quindi non sentono la stanchezza» rispose divertita Elisa.

«Vi siete messe d'accordo?» disse una signora con una risatina, indicando i capelli in parte verdi di Elisa e la chioma blu scura di Lara che scintillava ai raggi del sole.

Lara aggrottò le sopracciglia e fece per rispondere ma venne interrotta.

«Direi che è solo un caso fortuito signora, stamattina mi andava di avere i capelli colorati» disse sarcastica Elisa, alludendo alle sue doti di Camaleontide.

Lara voltò la testa dall'altra parte e fece cenno ai presenti di avvicinarsi, era ora di andare.

Tutti si radunarono attorno alle due giovani R.A.N.A. osservandole con aria di attesa ed emozione, quasi tutti gli studenti erano accompagnati da almeno un genitore, erano solo del primo e secondo anno. Elisa propose a Lara di fare l'appello.

Un uomo e una donna dall'aria spaesata ascoltavano con attenzione le parole di una ragazzina con degli occhiali spessi che era evidentemente loro figlia.

Aeternam II: Il Mistero della CongregaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora