Giustiniano

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Dante e Beatrice sono arrivati nel secondo cielo.

Dante Narratore: Come in una peschiera i pesci accorrono verso...

Beatrice: Bene, vedo che siamo passati dagli uccelli alla fauna ittica! Non sia mai che tu utilizzi delle similitudini più appropriate, eh!

Dante: Ma come fai a sapere dei paragoni sui volatili? E perché non sono appropriate le analogie del me Narratore?

Beatrice: Io so tutto: risplendo della Grazia divina, ricordi? Ah, giusto: sei scemo! Ecco perché non capisci mai niente!

Dante Narratore: Si schiarisce platealmente la voce e ignora Beatrice. Stavo dicendo, come i pesci accorrono verso ciò che viene da fuori...

Beatrice: Ho detto niente pesci!

Dante Narratore: Ma ci piacciono i pesci: che ci posso fare? Realizza che la frase suona molto male. Va beh, tanto la cosa è risaputa in ogni caso.

Anime: Ecco chi accrescerà i nostri amori!

Giustiano: Ehi, coso, chiedice quello che te pare.

Dante ammutolisce a caso come sempre.

Beatrice: Si irrita. Eh parla!

Dante: Farfugliando. Chi sei?

Dante Narratore: Come il sole che si nasconde da se stesso per la luce troppo intensa, così quell'anima santa mi si nascose nel suo raggio per la gioia. Ti va bene questa o neppure il sole è appropriato?

Beatrice: Alza gli occhi all'Empireo. Il sole va benissimo.

Giustiniano: Aoh, so' stato Cesare e me chiamo Giustiniano, quello ch'ha riscritto belle ordinate 'e leggi dell'Impero. Dopo che Costantino vorse l'aquilotto...

Beatrice: Sbuffa. Eccolo che ricomincia!

Dante Narratore: Ricomincia cosa, scusa?

Beatrice: La filippica su quanto sia figo l'Impero Romano.

Dante Narratore: Ma l'Impero Romano era molto figo e andrebbe proprio rifondato!

Beatrice: Non ti ci mettere pure tu, che quando Giusty attacca non c'è angelo che lo sopporti, nemmeno Michy! Andiamo pure di corsa!

Giustiniano continua a decantare la gloria dell'Impero Romano.

Dante ascolta attentamente perché perde il filo del discorso ogni tre secondi e mezzo.

Dante Narratore: Ma non lo puoi interrompere?

Beatrice: Ovvio che no, altrimenti credi che avrei sopportato tutto questo?

Dante Narratore: E perché no? Tu non puoi fare tutto perché sei splendida, divina e tutte quelle altre cose celesti?

Beatrice: Perché questo sarà uno dei canti ideologici: se Giusty non parla, cosetto non potrà esprimere le sue idee politiche. Che non lo sapevi? Guarda fiera verso l'alto.

Dante Narratore: Infastidito. No.

Beatrice: Fa swish con i capelli. Infatti non potevi: io sono la Teologia, sono l'allegoria della conoscenza di Dio, mica una mortale come voi!

Dante Narratore: Sottovoce. Come facevamo ad andare dietro a questa mica lo so!

Giustiniano: E se er monno conoscesse 'a forza d'animo de Romeo, 'o loderebbe pure de più! Osanna, sanctus Deo sabaoth!

Beatrice: Finalmente è finita! Rendiamo grazie a Dio!

Dante Narratore: Hai capito qualcosa?

Dante: In realtà no, usava troppe perifrasi.

Dante Narratore: Allora chiedi a Beatrice, no? Sta qui per questo, altrimenti ci portavamo su Virgilio!

Dante: Che per caso ti manca?

Dante Narratore: Perché a te no?

Dante abbassa la testa perché gli manca Viriglio e si vergogna a chiedere spiegazioni a Beatrice.

Dante Narratore: Beatrice mi sopportò un po' in questa condizione.

Beatrice: No, io non lo sopporto proprio. E neanche te, se devo essere sincera. Forse non ci siamo capiti: io sono qui solo perché Maria santissima ha chiesto a Lucy di chiedermi di fare da scorta a quell'essere, sennò io restavo tranquillamente nella Candida Rosa a spettegolare con Michy e a dare fastidio a Gabry. Adesso diamoci una mossa che stiamo ancora al cielo di Mercurio e non voglio far aspettare Benny!

Dante: Ma si può sapere chi è tale Benny?

Beatrice: Riferito a Dante Narratore. Tu zitto che è una sorpresa!

Dante Narratore: E chi ha parlato?

Beatrice afferra violentemente Dante per un braccio.

Dante: Ti prego, non di nuovo!

Dante e Beatrice continuano la loro ascesa fulminea in Paradiso.

Le avventure di Dante sottone - ParadisoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora