Alex
«Ma chi sono i gattini più belli del mondo? Ma siete voi ovviamente!»
Arrivo in cucina con delle ciotole piene di croccantini e i miei gatti che si strusciano contro le mie gambe per avere il loro cibo.
In casa, ci sono più animali che persone, ma credo che questo sia il bello degli Albon: la generosità.
Se vediamo un gattino indifeso e abbandonato sul ciglio della strada non possiamo fare altro che prenderlo con noi; e così funziona anche per ogni singolo altro animale.
Casa è praticamente diventata una fattoria e sono ben felice di coccolare tutti i miei animali quando torno a Londra.
La vita del pilota è dura e ultimamente mi destreggio tra il principato e Londra e quando sono in quest'ultima, mi piacerebbe passare del tempo con la mia famiglia, ma questo accade di rado.
Mia madre lavora e così anche le mie sorelle; per non parlare poi di mio fratello che studia in un'altra città.
Mi cucina invece, Sofia, è sempre a scorrazzare in giro con neanche so io chi, o forse lo so, ma non mi interrogo troppo sulla questione.
Fatto sta che oggi, per l'ennesima volta da quando sono tornato, sono in casa da solo con i miei gatti a farmi compagnia.
Non posso neanche dire di sentirmi in vacanza perché è un anno che lo sono: come quasi ogni pilota ormai, ho preso anche io il mio anno sabbatico dalle corse, non per volere mio ovviamente; ma si sa, non si può avere tutto dalla vita e sono comunque grato della mia posizione che mi permette di essere in contatto con molti team al di fuori della Red Bull.
Devo ammetterlo, sono stato associato a parecchi team durante il corso di questo anno, alcuni dei quali anche molto prestigiosi, ma di fatto nulla di concreto.
Tranne che con uno.
Nessuno praticamente sa ancora che l'anno prossimo ci sarò eccome in griglia e faro parte di un team che nell'ultimo periodo non ha brillato, un po' per mancanza di fondi, un po' per la scarsa organizzazione all'interno di esso. Ma questa volta mi hanno giurato che ce la faranno, ce la faremo insieme e che io diventerei il centro di un progetto ambizioso; non si concretizzerà subito, ma sono sicuro che in un paio di anni il team tornerà ad essere competitivo.
Alla fine se lo meritano, il fondatore ha fatto cosi tanti sacrifici per poter essere un team degno di nota all'interno della categoria e non vedo l'ora di aiutarlo in questo.
Mentre i gattini si spazzolano tutti i croccantini che ho preparato per loro, è quasi ora di pranzo e come ogni giorno proprio a ora di pranzo, accendo la televisione per guardarmi il mio programma preferito.
Giuro che è stupendo, passerei le mie intere giornate a guardare documentari suoi felini; se non si fosse capito, amo gli animali.
Mentre però sono intento a capire quali siano le gerarchie all'interno di un branco di leoni, il campanello suona facendomi quasi fare un salto sul divano per tanto che ero imbambolato davanti alla televisione.
Questo mi sorprende principalmente per il fatto che non aspettavo nessuno. Che sia proprio mia cugina ad essere tornata dalla sua "passeggiata"?
Così mi alzo e mi dirigo verso la porta per scoprire chi osa disturbarmi nel momento più bello della mia giornata.
«Sofi, non ti aspettavo...»
Pronuncio quelle parole prima ancora di svelare il volto della persona al di la della porta, quando però mi accorgo che non è affatto mia cugina.
«Ciao Alex! Devo incontrarmi con Sofia e mi ha detto di passare di qui. Lei dov'è?»
È Arianna, una delle amiche più strette di Sofia.
Rimango un po' spiazzato nel vederla, proprio non me lo aspettavo, ma mi aspettavo ancora meno che cercasse mia cugina.
Mi sono per caso perso qualcosa?
«Ehm...Sofia non c'è, è uscita...»
Arianna si acciglia e increspa le labbra, in quanto anche lei non sta afferrando del tutto la situazione.
O mia cugina è stupida oppure...
Improvvisamente mi si accende nel cervello una lampadina. Ma certo! Sofia ha organizzato tutto e se non le volessi un bene dell'anima di certo avrei già cambiato la serratura della porta di casa.
«Oh...allora non ho nulla da fare qui. Ci vediamo, Alex.»
Un po' affranta, Arianna fa per andarsene.
Ora o mai più, Alex. Ora o mai più. Sicuramente Sofia se la prenderebbe se non agissi in questo preciso istante.
«Vorresti rimanere per pranzo? Sono solo in casa.»
La mia lingua e le mie labbra si muovono da sole e pronunciano un invito a rimanere a pranzo rivolto proprio ad Arianna, la quale, sorpresa, si volta nuovamente nella mia direzione e sorride.
In quel preciso istante sento il mio stomaco fare una capriola. È un sì?
«Volentieri! Non ho nulla da fare comunque a casa.»
Così Arianna torna sui suoi passi e scostandomi la lascio entrare in casa.
«Beh, sistemati come meglio credi...»
Ma quando mi volto verso di lei, la vedo già intenta a giocare con i gattini di casa Albon.
Non pensavo che anche lei fosse una amante degli animali.
Gioca proprio con tutti, principalmente perché tutti le chiedono di poter essere coccolati; tutti tranne Prada, lei ha una vera e propria avversione verso il mondo esterno e ogni volta che ci penso mi viene molto da ridere.
Vedo Arianna cercare di attirare la sua attenzione, ma Prada proprio non ne vuole sapere di ricevere delle coccole.
«A mali estremi, estremi rimedi!»
Arianna prende di peso Prada e se la porta al petto per farle i grattini sulla pancia.
Rido a questa scena perché non avevo mai visto nessuno così tanto testardo da costringere la mia gatta a fare le coccole.
Quindi, mentre Arianna cerca di farsi amare da Prada (sono sicuro di averla sentita fare le fusa), inizio a prendere le stoviglie e i piatti che ci serviranno per pranzare.
«Cosa vorresti per pranzo?»
Arianna posa Prada e si avvicina a me in cucina per dare un'occhiata a quello che sto facendo.
«Quello che c'è. Mi adatto non ti preoccupare.»
Ecco qui un'altra ragazza che non vuole scegliere! Sta diventando sempre più simile a mia cugina.
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•Paddock Girls• 🆄🅽🆃🅾🅻🅳
Fanfiction✨CONSIGLIATA LA LETTURA DI •Instagram• Paddock Girls PRIMA DI INIZIARE LA LETTURA DI QUESTA✨ Ve le ricordate quelle ragazze pazze che amavano scorrazzare per il paddock e creare guai? Ve le ricordate le nostre Paddock Girls? Se la risposta è sì, pe...