III

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"Tiskalka disse 'Qui costruiremo la porta. Essa sarà il nostro scudo. Solo le anime giuste potranno passare.' Tutti si misero all'opera."

Tratto da "Le Storie di Tiskalka"

L'oscuro nulla in cui si ritrovarono a vagare aveva un'aria densa ed uno sgradevole odore di stantio

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L'oscuro nulla in cui si ritrovarono a vagare aveva un'aria densa ed uno sgradevole odore di stantio. Nessun rumore proveniva da quel luogo, eccezion fatta per il suono dei passi dei due compagni e il respiro di Fen.

Orientarsi nello spazio anecoico risultò impossibile. La configurazione delle stelle ruotava continuamente non concedendo alcun punto di riferimento. Il robot provò più volte a determinare la loro posizione tramite astrolocalizzazione ma senza successo. Il segnale viaggiava e viaggiava nell'incommensurabile infinito senza mai far ritorno facendo sentire i due esploratori inermi dinnanzi a tanta sconfinata grandezza.

Camminarono per quelle che sembrarono ore. Sempre in avanti, ancora ed ancora. Come presto scoprirono la via per alcuni tratti procedeva in orizzontale, ed in altri invece continuava in un'impervia salita o in una terribile discesa. Non avendo alcuna protezione ai lati il sentiero di vetro richiedeva inoltre di mantenere un'alta concentrazione per evitare di cadere. Come se non bastasse, il ciclico orbitare della volta celeste provocava in Fen una forte perdita di equilibrio. Il robot più volte si era dovuto accostare alle gambe dell'uomo spingendolo leggermente in una direzione o nell'altra per riportarlo sulla retta via.

'Non comprendo questo luogo.' Disse l'automa 'E' come se la spiegazione stessa di ciò che è o ciò che non è si trovasse qui, davanti a me, ma per qualche ragione non sono in grado di coglierla.'

'E' una prova.' Replicò Fen.

'Una prova dice? Che genere di prova?' Domandò il robot.

'Ho letto qualcosa tempo fa nelle Cronache di Ann'Sam' Proseguì Fen. 'Ann'Sam fa riferimento ad uno spazio, anzi no, un intero universo, separato da quello in cui viviamo, progettato da un'antica stirpe.'

'I Precursori?' Chiese il robot.

'Ann non conferma ne smentisce.' Rispose Fen 'Sono pochi i testi di Ann'Sam giunti fino a noi, non mi stupisce che la tua memoria non li contenga. Nelle Cronache, Ann racconta del suo viaggio alla ricerca di potere nel lontano Sistema di Hundoom. Partito da Koratum giunse su Mardì nell'arco di sei sospensioni. Un sonno senza interruzioni lungo sei vite congelato in stasi, ammirevole persino per un Koratiano.'

'Non credo di aver mai incontrato uno di loro.' Disse il robot. 'Scrivono che il loro aspetto vari da Koratiano in Koratiano in base alle modifiche che hanno apportato al loro corpo, genetiche o meccaniche, e che siano i combattenti più temibili di tutto il Syderion.'

'È così.' Replicò Fen 'Koratum è un satellite artificiale dedito alla guerra, grande quanto una stella nana bianca, ed il capo di stato, chiamato "Principe", viene eletto ogni 50 anni in un torneo che mette alla prova la forza della stirpe.'

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